Titolo: Gli amici silenziosi
Autore: Laura Purcell
Editore: DeA Planeta Libri
Pagine: 382
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Finalmente sono riuscita a leggere Gli amici silenziosi di Laura Purcell. Tutto ha inizio nell’Inghilterra vittoriana, quando sulle città aleggiava quell’aria di goticismo e austerità, e quando l’opinione pubblica contava più di tutto. Elsie, una giovane donna è rinchiusa nell’ospedale psichiatrico di St Joseph dove le dicerie, disegnandola come pazza e omicida, hanno fatto si che fosse internata. Nessuno però conosce la vera storia, e nessuno immagina che la sua non è vera e propria pazzia ma una
conseguenza dell’esperienza che Elsie si è ritrovata a vivere nel 1865.
Autore: Laura Purcell
Editore: DeA Planeta Libri
Pagine: 382
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,00 €
Finalmente sono riuscita a leggere Gli amici silenziosi di Laura Purcell. Tutto ha inizio nell’Inghilterra vittoriana, quando sulle città aleggiava quell’aria di goticismo e austerità, e quando l’opinione pubblica contava più di tutto. Elsie, una giovane donna è rinchiusa nell’ospedale psichiatrico di St Joseph dove le dicerie, disegnandola come pazza e omicida, hanno fatto si che fosse internata. Nessuno però conosce la vera storia, e nessuno immagina che la sua non è vera e propria pazzia ma una
conseguenza dell’esperienza che Elsie si è ritrovata a vivere nel 1865.
In quell’anno, alla morte del marito, la giovane donna viene mandata in un angolo remoto della campagna inglese insieme a Sarah, cugina zitella del marito. A The Bridge però, Elsie più che riposare per l’imminente parto si ritrova ad affrontare situazioni strane: la tenuta è in un pessimo stato, la servitù ridotta al minimo, porte che cigolano, stanze che si aprono e chiudono a proprio piacimento e una soffitta chiusa a chiave. Le giornate poi, trascorrono nel tedio e nella noia e in quella grigia casa tutto sembra spento e morto da secoli. Un giorno durante la quotidiana apatia, Elsie e Sarah ritrovano un diario consunto appartenente ad Anna, una vecchia antenata del marito morta tragicamente più di duecento anni prima; e come se non bastasse, la porta del soffitto si apre rivelando delle figure di legno dipinte e davvero inquietanti che l’antenata usava per deliziare gli ospiti. Queste statuine, i cosiddetti “amici silenziosi” ben presto si riveleranno tutt’altro che deliziose, cominciando ad apparire e scomparire in diversi punti della dimora e lasciando dietro di loro una scia di terrore e paura.
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Lo stile dell’autrice è elegante e caratterizza un linguaggio arzigogolato e tipico di un‘epoca classica. A mio avviso, la particolarità di questo romanzo risiede sia nell’utilizzo da parte dell’autrice di statuine realmente esistite tra il 1700 e il 1800; sia di aver inserito un grand guignol orrorifico in un contesto classicista e dai sapori tradizionalistici. Il romanzo è davvero particolare e ci presenta un lato del 1800 che non viene rappresentato spesso: dalla condizione delle donne vedove, alle brutture di un’epoca oscura e avvolta nel mistero, alle critiche che le donne non sposate dovevano subire. Per quanto riguarda i personaggi invece, troviamo Elsie, una ragazza che da povera diventa ricca e per tutto il romanzo rimane attaccata alla nuova esistenza, cercando in tutti i modi di difendere la benestante realtà; e Sarah, una giovane donna nubile che deve affrontare i pregiudizi di una società gretta.
Gli amici silenziosi è un romanzo storico che mescola elementi terrificanti a elementi fantastici. Un libro da consigliare a tutti gli appassionati del mistery e dell’horror.
Gli amici silenziosi è un romanzo storico che mescola elementi terrificanti a elementi fantastici. Un libro da consigliare a tutti gli appassionati del mistery e dell’horror.
L'AUTRICE
Laura Purcell ha lavorato in una libreria prima di diventare una scrittrice a tempo pieno. Vive a Colchester, la più antica città dell’Inghilterra, con suo marito e le sue cavie da compagnia.