Recensione: La gabbia dorata, di Camilla Läckberg

Titolo: La gabbia dorata
Autore: 
Camilla Läckberg
Editore: Marsilio
Pagine: 410
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 19,90 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Che 
Camilla Läckberg fosse un genio del giallo nordico lo sapevamo, che i suoi romanzi fossero sempre pieni di twist pure, ma non potevamo immaginare minimamente che una donna con una creatività del suo calibro potesse raggiungere l’apoteosi letteraria con il suo nuovo romanzo intitolato La gabbia dorata. Dimenticatevi di Fjällbacka, la cittadina che per i lettori della Lackberg è diventata quasi una seconda casa, e dimenticatevi i protagonisti che avete conosciuto finora e che quasi vi sentite di chiamare amici di carta. Tutto questo è solo un ricordo, una macchia oscura del passato di Faye, una donna spezzata che cerca di sfuggire ai suoi pensieri sposando Jack, un uomo d’affari spietato e materialista che trascina la protagonista
a Stoccolma, dove le costruisce intorno una gabbia dorata fatta di appartamenti lussuosi, griffe, e tutto ciò che i soldi possono comprare. 

Ma per quanto Faye si sente appagata, non sa che la sua psiche e la sua anima sono manipolate dal marito che la considera un mero oggetto pronto per essere sostituito alla prima occasione. Non a caso, un giorno dopo essere ritornata prima a casa, scopre Jack a letto con un’altra donna, più giovane, più magra, più attraente. Dei continui comparativi di maggioranza che risuonano nella testa di Faye fino a farla scoppiare e abbracciare un odio che per tanti anni ha sempre cercato di sopraffare. Si anima di una rabbia profonda che affonda le radici in un passato fatto di soprusi, fino a eleggersi portavoce di tutte le donne che nel tempo sono diventate succubi di uomini senza spina dorsale. Faye si lancia così in un crescendo di forza e dinamicità che la spingono a creare un solo vero obiettivo: la vendetta. Quella fredda, spietata e senza ritorno verso tutti quegli uomini che hanno tradito, aggredito, manipolato, sminuito e annichilito le donne.

Camilla Lackberg con maestria attraverso passato, presente e futuro racconta al lettore la scelte, le situazioni e le conseguenze che spingono la protagonista sull’orlo di un precipizio emotivo instabile. Con un linguaggio crudo e diretto e uno stile accattivante e quasi febbrile, l’autrice ci trasporta nei meandri più oscuri della mente di Faye, descrivendola dapprima come una donna in fuga e oppressa; poi come una moglie e madre abituata ad una vita fittizia e soffocante; ed infine come una vendicatrice ossessionata dall’idea di attuare un piano di punizione assoluto. La cosa che sorprende e che personalmente trovo davvero interessante, è il fatto che le azioni di Faye non si condannano e non si condividono. L’autrice con distacco propone una bilancia di pro e contro che spingono il lettore a riflettere sulla condizione della protagonista e magari a comprenderne meglio la psiche distrutta e tormentata della donna. Inoltre, non da meno sono le tematiche che fanno da cardine allo scritto: dalla condizione della donna nel XXI secolo ove subisce ancora schiavismo psicologico, soprusi e maltrattamenti; alla meschinità di uomini che credono di poter avere tutto; al grido, spesso muto, di donne che cercano di liberarsi da un rapporto padrone-servo; al coraggio di molte di liberarsi dalle gabbie dorate a costo della vita; a tutte quelle anime che vedono nella morte una libertà che da vive non le è concessa. A mio avviso, Camilla Lackberg attraverso il suo scritto lancia un messaggio forte e chiaro alle donne di tutto il mondo: non lasciatevi abbattere, non lasciatevi zittire o mettere da parte, non lasciatevi distruggere. Siate forti, siate fiere, dimostrate al mondo che la sfera femminile muove i fili internazionali e non dipendete da uomini che vi trattano senza rispetto. In conclusione la regina del giallo nordico, ancora una volta si conferma maestra del genere, superando qualsiasi aspettativa.

L'AUTRICE
Camilla Läckberg (1974) è l’autrice della serie poliziesca che ha per protagonisti Erica Falck e Patrik Hedström, tradotta in quarantadue lingue e pubblicata in sessanta paesi, con venti milioni di copie vendute nel mondo. Vive con i quattro figli a Stoccolma, dove continua a lavorare ai suoi libri, da cui è stata tratta anche una serie televisiva.

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