L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO al Teatro Quirino (Roma) dal 25 febbraio al 16 marzo

Teatro Quirino Vittorio Gassman 
Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Lucia Poli 
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO
di Oscar Wilde
traduzione Masolino D’Amico
proiezione scenica Teresa Emanuele
costumi Adele Bargilli
musiche Matteo D’Amico
luci Luigi Ascione
spazio scenico e regia Geppy Gleijeses

"The importance of Being Earnest" debuttò al St. James's Theatre di Londra il 14 febbraio 1895 a cura dell'actor - manager. George Alexander, che vi sosteneva la parte di John Worthing. Allan Aynesworth era Algernon Moncrieff, Irene Vanbrugh era Gwendolen Fairfax e Evelyn Hilliard era Cecily Cardew. Malgrado lo strepitoso successo riportato alla prima - "in cinquantatrè anni di palcoscenico non ricordo un trionfo maggiore", avrebbe ricordato Allan Aynesworth molti anni dopo: "il pubblico si alzò tutto in piedi e non cessava di acclamare" - fu smontata dopo appena 6 repliche, come conseguenza dello scandalo in cui Wilde si era andato a cacciare querelando per diffamazione Lord Queensberry che lo aveva pubblicamente tacciato di sodomia.

Ultimo lavoro teatrale di Wilde e diversissimo dai precedenti, The importance ha provocato molte congetture sul corso che l'evoluzione del drammaturgo e di conseguenza forse, di tutto il teatro inglese avrebbe potuto prendere senza l'intervento della magistratura. L'eterea verbalità di The importance, dove tutti - non solo il cinico di turno - si esprimono mediante paradossi squisiti, si accompagna, non dimentichiamolo, a un senso visivo di teatralissima efficacia. Benché più rare che nei lavori precedenti, le didascalie sono molto suggestive dell'esecuzione ideale e l'apparizione di Jack Worthing in lutto stretto per la morte dell'immaginario fratello Ernest è un colpo di scena giustamente rimasto famoso. Dalle didascalie si capisce anche lo stile di recitazione che Wilde desiderava e che gli attori del primo allestimento, un po’ imbarazzati dalla novità, non raggiunsero che in parte: uno stile cioè assolutamente non farsesco e nemmeno, d'altro canto, realistico. I personaggi debbono cioè scambiarsi le battute con perfetta naturalezza, senza mostrare di ritenerle spiritose e senza tentare di giustificarle caratterizzandosi come eccentrici. Evidentemente The importance vive anche avulsa dal contesto storico che la produsse. Prendiamo il caso della formidabile Lady Bracknell, vittoriana quanto più non si potrebbe ma al contempo eterna e universale come Falstaff. Di lei osserviamo anche, en passant, l'ambivalenza mostrata dall'autore nei suoi confronti: Wilde appare affascinato dal mostro che ha evocato e, del resto, la sua stessa carriera mondana conferma come si adoperò per essere ricevuto e coccolato da quella società che sfidava. Dopo lo scandalo, esule a Parigi, soleva affermare con un sospiro che la Regina Vittoria restava la sola donna che avrebbe adorato sposare. The importance è stata definita "la più bella commedia di tutti i tempi". Masolino D'Amico

ORARI SPETTACOLI 
dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 27 febbraio, mercoledì 5 e 12 marzo ore 16.45
sabato 15 marzo ore 16.45 e ore 20.45
tutte le domeniche ore 16.45

INFO
botteghino 06.6794585
info 06.6783042
mail info@teatroquirino.it

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