Recensione: STORIA D'INVERNO (2014). Nelle sale dal 13 febbraio

New York, 1916. Peter Lake (Colin Farrell), orfano e ladro di professione, è costretto a lasciare la città per sfuggire al suo ex capo, il demoniaco Pearly Soames (Russell Crowe). Aiutato da uno strano cavallo magico, Peter decide di compiere un ultimo colpo ma finisce per imbattersi nella bellissima Beverly Penn (Jessica Brown Findlay), ragazza malata di consunzione a cui resta poco tempo da vivere. Così, mettendo a rischio la sua stessa vita, Peter decide di rimanere al fianco di Beverly, mentre Pearly ricorre a tutto il suo potere per impedire al ragazzo di compiere il suo miracolo: sconfiggere la malattia della ragazza con l'amore. Ci riuscirà?

Storia d'inverno, tratto dall'omonimo romanzo di Mark Helprin, segna l'esordio alla regia dello sceneggiatore premio Oscar Akiva Goldsman, vincitore nel 2002 grazie al film A beautiful mind.

Il vero miracolo è l'amore. E' possibile racchiudere in queste poche parole il messaggio di Storia d'inverno, un mélo dai risvolti fantastici che visto il periodo, siamo a ridosso di San Valentino, esce nel momento più opportuno. Eppure, nonostante questa congiuntura favorevole, il film di Goldsman faticherà non poco a convincere gli spettatori. La sceneggiatura infatti fa acqua da tutte le parti e rivela il fallimento di voler condensare oltre 800 pagine di libro in 118 minuti scarsi; tanti - troppi - passaggi narrativi non vengono approfonditi a dovere e la superficialità regna sovrana, soprattutto nella gestione temporale della storia. Inoltre una certa approssimazione nella definizione dei personaggi rende difficile persino comprendere il senso di alcuni comportamenti, come l'eccessivo astio di Pearly nei confronti di Peter.

Anche a livello tecnico il film non ha grandi punti di forza, se escludiamo la colonna sonora del solito Hans Zimmer e una discreta fotografia, rovinata tuttavia da effetti speciali inverosimili che contribuiscono a minarne ulteriormente la credibilità. Anche se l'aspetto peggiore, dopo la sceneggiatura, risulta di gran lunga la recitazione; Russel Crowe si esibisce in una delle sue peggiori performance di sempre; Will Smith nel ruolo di Satana è decisamente più comico di Willy Smith nel principe di Bel-Air; Colin Farrell assume la stessa identica espressione dall'inizio alla fine, volendo tralasciare il taglio di capelli; e per finire lo sguardo irritante di Jessica Brown Findlay, studiato per tentare di commuovere il pubblico.

Un film stucchevole e melenso, privo di autenticità e incapace di coinvolgere emotivamente lo spettatore; un film in cui complessivamente si fa fatica a salvare qualcosa. Tranquillamente evitabile!

DATA USCITA: 13 febbraio 2014
GENERE: Drammatico, Fantasy, Sentimentale
ANNO: 2014
REGIA: Akiva Goldsman
SCENEGGIATURA: Akiva Goldsman
ATTORI: Colin Farrell, Jessica Brown Findlay, Russell Crowe, Will Smith, Matt Bomer, William Hurt, Eva Marie Saint, Jennifer Connelly, Kevin Durand, Kevin Corrigan, Lucy Griffiths, Graham Greene, Rob Campbell, Caitlin Dulany
FOTOGRAFIA: Caleb Deschanel
MONTAGGIO: Tim Squyres, Wayne Wahrman
MUSICHE: Hans Zimmer
PRODUZIONE: Warner Bros. Pictures
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: USA
DURATA: 118 Min

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