Recensione: PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA. STALKER di Arkadi e Boris Strugatzki

Titolo: Picnic sul ciglio della strada. Stalker
Autore:
Arkadi e Boris Strugatzki
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 10,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Picnic sul ciglio della strada. Stalker è il romanzo per eccellenza dei fratelli Arkadi e Boris Strugatzki. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1972, divenendo capolavoro della fantascienza russa e archetipo di molti degli odierni romanzi appartenenti alla stessa categoria. Il romanzo narra degli avvenimenti accaduti nella cittadina di Marmont. Oltre la periferia vi è un territorio definito la Zona, uno dei sei luoghi del mondo visitati dagli extraterrestri.

Un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, in cui si possono trovare da un lato oggetti straordinari, e dall’altro fenomeni strani e sconvolgenti. Nella cittadina, grazie a questa zona isolata e “contaminata” dal passaggio alieno, nasce un vero e proprio lavoro, lo “stalker”. Tutti gli individui che si definiscono tali, entrano nella Zona a caccia di oggetti estranei appartenuti agli extraterrestri e li rivendono al miglior offerente. Il più impavido tra i cercatori è Red Schouart, detto il Roscio, dell'Istituto delle civiltà extraterrestri. Determinato e forte si lancia nell’impresa senza paura dell’ignoto. Sfide su sfide, situazioni pericolose ed estreme, nulla può arrestare la sua ricerca. Ciò che cerca non è la gloria né la ricchezza, quanto piuttosto il brivido estremo della sfida. Fin dove si spingerà il Roscio?

L’ambientazione del romanzo è alquanto singolare. Da un lato troviamo Marmont, una cittadina apparentemente normale; dall’altro la Zona, paese delle meraviglie e della morte. I personaggi sono svariati ma non tutti ricoprono un ruolo cardine nella storia. Tra i perni intorno al quale ruota il romanzo troviamo il Roscio, repentino, impetuoso, inarrestabile, e tenace cercatore che più volte si ritrova al confine tra possibile e inimmaginabile; e il prof. Valentin Peelman, premio Nobel, che definisce la Zona come “un picnic sul ciglio della strada”, dove gli accampati alla partenza, lasciano un po' di tutto, da lattine vuote, a tovaglioli…stesso atteggiamento adottato dagli alieni.

Alla base del romanzo vi è una forte e chiara tematica, affrontata in modo impeccabile attraverso la storia dei cercatori: la reazione dell’umanità difronte all’ignoto. Dallo stupore, alla paura, allo sconvolgimento, al coraggio, ed infine al desiderio di lucrare su un avvenimento di portata mondiale. Lo stile è semplice, diretto e accattivante. Gli scrittori attraverso le parole riescono quasi ad incitare il lettore ad andare avanti, e a scoprire l’inesplorato insieme ai protagonisti.

Consiglio assolutamente questo libro, poiché si tratta di un must letterario imperdibile, da cui hanno tratto un film, Stalker, diretto da Andej Tarkovskij.

GLI AUTORI
Da quando, nel 1958, si sono affacciati sulla scena letteraria, i fratelli Arkadi e Boris Strugatzki sono i guru incontrastati della narrativa del fantastico russa. Insieme, questi due grandi stalker – spesso messi al bando dal Sistema – hanno ‘visto’ e descritto scenari del presente proiettandoli in un futuro prossimo e lontano. Nel 1972 ci hanno regalato un capolavoro, Picnic sul ciglio della strada; un romanzo epico, scritto in tono quasi fiabesco, in cui un ‘cercatore’ – lo stalker, appunto – viene posto di fronte a sfide assolute; Tarkovskij ne ha tratto un film meraviglioso, Stalker, ed è persino diventato un celebre videogioco (S.T.A.L.K.E.R., Shadow of Chernobyl). Anche da È difficile essere un dio, romanzo visionario, sempre pubblicato da Marcos y Marcos, sono stati tratti ben due film: nel 1989, da Peter Fleischmann (Scene di caccia in bassa Baviera) e nel 2013 da Aleksej German.


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