Recensione: Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto, di Franco Leoni Lautizi, a cura di Daniele Susini

Titolo:
Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto 
Autore: Franco Leoni Lautizi, Daniele Susini (a cura di)
Editore: De Agostini
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 12,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Franco Leoni è un bambino di cinque anni quando il 29 settembre 1944 sopravvive all'eccidio di Marzabotto, o più correttamente eccidio di Monte Sole, una strage di civili perpetrata dall'esercizio nazista durante la Seconda guerra mondiale. In questo libro autobiografico, Franco racconta la sua esperienza partendo dall'infanzia, un periodo felice nonostante la vita umile condotta con la sua numerosa famiglia. L'arrivo della guerra invece, porterà razionamenti e fame, e il 3 settembre 1943, l'armistizio di Cassibile getterà il Paese nel caos ponendo i civili in mezzo ad una nuova guerra: quella tra i partigiani e l'esercito tedesco, che da alleato diventerà nemico scomodo e feroce. E sarà proprio l'appoggio ai partigiani, che usavano rifornirsi di cibo nelle case dei contadini, e un destino bellico ormai segnato a scatenare l'ira dell'esercito tedesco, che si abbatterà sui civili dei villaggi dell'area di Monte Sole quel tragico 29 settembre 1944, giorno in cui perderanno la vita quasi ottocento persone. Tra di essi anche diversi parenti di Franco, in particolare l'amata mamma alla quale diversi anni dopo dedicherà una poesia. 


Ma il libro segue le vicende di Franco anche dopo la strage quando, sopravvissuto per miracolo a tre colpi d'arma da fuoco, sfuggirà nuovamente ad un'esecuzione (grazie all'intervento inaspettato di una giornalista), prima di essere curato dall'esercito tedesco e lasciato libero con il resto dei sopravvissuti di raggiungere l'esercito alleato. Seguiranno giorni difficili, segnati dal dolore e dalla fame, e nemmeno la fine della guerra coinciderà con l'epilogo delle peripezie di Franco, che dovrà sopportare l'odio della zia Adriana, incapace di accettare la salvezza del nipote, e poi, spedito all'orfanotrofio, la violenza delle suore. E solo l'intervento di una ricca nobildonna marchigiana, Pellegrina Lautizi, cambierà il corso della sua esistenza, che sarà segnata da grandi gioie ma anche lutti e momenti di difficoltà, e soprattutto dall'impegno costante della memoria.


Ti racconto Marzabotto, pubblicato dopo la morte di Franco avvenuta nel 2021, può essere considerato il suo testamento. Il libro, che si legge in poche ore, offre diversi spunti di riflessione non solo sulla tragedia, frutto dell'abominio umano, ma anche sulle sofferenze, i traumi e le ferite di chi è sopravvissuto, sull'importanza della giustizia e, soprattutto, del perdono come unica medicina per sconfiggere l'odio, un sentimento che ha condizionato - in male - buona parte della vita di Franco. Le sue memorie quindi, sono importanti per narrare ai più giovani quello che è stato, ma offrono un messaggio universale contro ogni guerra a favore della pace, del rispetto, della tolleranza, della comprensione, del dialogo. Inoltre, il libro fa emergere un contesto storico-sociale ben diverso dal nostro, lontano dal materialismo e dalle frammentazioni familiari odierni. Da segnalare anche un'interessante prefazione dell'ex presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, ironia della sorte figlio di un soldato della Wehrmacht, che racconta la sua commovente visita a Marzabotto e sottolinea il ruolo delle istituzioni e di tutti i cittadini europei nella tutela di quei valori democratici che rappresentano le fondamenta dell'Unione Europea.

Franco Leoni Lautizi (1939-2021)
Franco Leoni Lautizi
, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, perpetrata per mano delle SS contro le popolazioni civili dell’Appennino bolognese per sette giorni a partire dal 29 settembre 1944, nel corso degli anni ha lasciato centinaia di testimonianze nelle scuole di tutta Italia. Alla sua storia è ispirato il film di Giorgio Diritti L’uomo che verrà. È scomparso il 17 aprile 2021, ma la sua memoria continua nelle parole di questo libro, scritto a quattro mani con Daniele Susini.

Daniele Susini, storico ed esperto di didattica della Shoah, è direttore del Museo Linea Gotica orientale di Montescudo-Monte Colombo e collabora da 10 anni con il Memoriale della Shoah di Parigi. Fondatore del progetto “Storia per tutti”, da 20 anni organizza laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado sui temi della Shoah, della Resistenza, sul fascismo e sulla Costituzione.

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