Titolo: L'eredità degli Sforza
Contemporaneamente, al Castello Visconteo di Pavia l'arrivo del re Carlo di Francia, scortato da Ludovico il Moro, reggente del Ducato di Milano per la visita al nipote Gian Galeazzo, malato da tempo, mette in allerta la marchesa Marianna Tomaino Zandemaria che fugge dal castello con una missione importante: incontrare un misterioso uomo che sembra avere le prove dell'avvelenamento di Gian Galeazzo. Infatti, sia la madre Bona di Savoia che la consorte Isabella d'Aragona sono convinte che dietro il malessere prolungato del figlio si celi Ludovico il Moro e sono disposte a tutto pur di dimostrarlo.
G.L. Barone, maestro del thriller storico, tesse una trama ricca e articolata che gira intorno alla misteriosa dipartita del duca Gian Galeazzo Maria Sforza e alla conseguente successione al ducato di Milano. Partendo da questo mistero, Barone intreccia le vite di diversi personaggi, alcuni storici altri frutto della sua fantasia, che si muovo freneticamente per scoprire la verità. Tra i personaggi storici figurano, oltre quelli già citati, anche Beatrice d'Este, consorte di Ludovico il Moro, e Leonardo da Vinci. Barone si rivela come sempre molto abile nel ricreare il contesto storico, l'Italia di fine Quattrocento in pieno fermento politico e culturale, e nel tratteggiare personaggi che lungi dall'essere perfetti agiscono spesso per interessi personali. L'eredità degli Sforza quindi mescola la Storia con le vicende umane di chi viene travolto da essa, tra intrighi politici, enigmi, omicidi, fughe rocambelesche e colpi di scena, tenendo il lettore incollato al libro fino all'epilogo, tutt'altro che scontato.
G.L. Barone è nato a Varese nel 1974 e si è laureato in Giurisprudenza. Con la Newton Compton ha pubblicato La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I manoscritti perduti degli Illuminati, la Codice Fenice saga, L’alchimista di Venezia, La pergamena dei segreti, Cospirazione Gonzaga e L’eredità degli Sforza. È anche autore del serial ebook Il tesoro perduto dei templari e dell’ebook Reichland. L’aquila delle dodici stelle. I suoi libri sono tradotti nei Paesi di lingua anglosassone, portoghese e spagnola. Per saperne di più: www.glbarone.it
Autore: G.L. Barone
Editore: Newton Compton
Pagine: 350
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 9,90 €
Editore: Newton Compton
Pagine: 350
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Autunno 1494. Il giovane Don Isacco viene nominato inaspettatamente curato della della parrocchia di San Sisto a Milano. Nel viaggio versa la sua nuova sedo però, rimane vittima di un grave incidente: l'esplosione della barca sui cui viaggiava, in cui perde la vita il precedente parroco Don Domenico Arcidiacono da Cremona. Salvato per miracolo da un risaiolo, il giovane curato viene interrogato qualche giorno dopo a Milano dal bargello Salvo Lecce, incaricato a sorpresa dal notaio del Maleficio del podestà, messer Luca Marcotti, di indagare su un incidente occorso fuori dalla città, in una zona di competenza del capitano di giustizia. Insospettito da questa situazione, il bargello Lecce intuisce che qualcosa di grosso si nasconde dietro quel bizzarro incidente, e la conferma arriva proprio dall'interrogatorio di Don Isacco da cui apprende dell'esistenza di un altro supersiste, fuggito subito dopo l'incendente. Di chi si tratta e perché?
Gian Galeazzo Sforza nelle vesti di San Sebastiano di Giovanni Ambrogio de Predis, 1483 |
Intanto Don Isacco, dopo il funerale del precedente parroco riceve in dono da una parrocchiana una copia di una Bibbia, che secondo la ragazza può uccidere chi la custodisce. Spaventato per questa rivelazione, il curato scopre che il testo contiene alcuni versi sottolineati e la data di un misterioso appuntamento. Poco prima di poterne sapere di più, alcuni uomini fanno irruzione nella sua nuova casa, e nella fuga è costretto ad abbandonare la Bibbia nelle mani di un domenicano, l'inquisitore Federigo da Sorrento. Ma perché l'inquisizione è interessata alla Bibbia? E cosa ha a che vedere tutto questo con la missione della marchesa Marianna?
Ludovico il Moro nella Pala Sforzesca, 1494-1495, Pinacoteca di Brera |