Recensione: Il ponte dei delitti di Venezia, di Matteo Strukul

Titolo:
Il ponte dei delitti di Venezia
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Venezia, 1729. Quattro anni dopo i fatti di sangue narrati nel romanzo "Il cimitero di Venezia", il diabolico Olaf Tuefel è tornato per vendicarsi di Canaletto e i suoi amici e per gettare nuovamente la città nel caos. La prima vittima, ritrovata vicino al Ponte delle Guglie con due fori sanguinolenti sul collo e un biglietto con su scritto "Canaletto", è Marco Grisoni, segretario della Cancelleria della Serenissima Repubblica di Venezia. Avvertito del macabro ritrovamento dal suo amico mercante d'arte Owen McSwiney, Canaletto decide di mettersi subito a disposizione del Signore di Notte al Criminal e del doge Alvise Sebastiano Mocenigo per trovare e fermare Olaf Tuefel. E per farlo decide di coinvolgere nell'indagine il medico ebreo Isaac Liebermann, l'unico in grado di scoprire chi o cosa possa aver ucciso la vittima. Così, mentre le indagini prendono una direzione ai confini della ragione, coinvolgendo anche la misteriosa baronessa Orsola Esterhazy, un'altra vittima illustre viene ritrovata vicino al ribattezzato "ponte dei delitti" e Colombina, la fidata collaboratrice della bella Charlotte von der Schulenburg, viene rapita dopo che la bottega di quest'ultima è stata messa a fuoco. In una corsa contro il tempo, Canaletto dovrà fermare Tuefel e scoprire dov'è stata nascosta Colombina prima che sia troppo tardi...

Riva degli Schiavoni, Canaletto

Nel secondo romanzo con protagonista Canaletto, ritroviamo tutti i personaggi del primo insieme al nuovo Signore di Notte al Criminal, il coraggioso Capitan Grando, e alla celebre pittrice Rosalba Carriera. E anche la trama non si discosta molto da quella del primo episodio, tra delitti, enigmi e cospirazioni per il potere. Strukul si rivela come sempre un ottimo narratore e il lettore dopo poche pagine si ritrova immerso nell'atmosfera cupa di una Venezia decadente che mette i brividi. Al fianco di descrizioni dettagliate su luoghi, arredi e capolavori della città, il lettore può scoprire informazioni interessanti sulla vita degli Schiavoni (storia, costumi e folklore) e sui progressi scientifici in ambito medico. La storia procede con la giusta suspense e si arriva velocemente all'epilogo, il vero punto debole di questo secondo romanzo. Infatti, oltre a presentare un finale aperto per esigenze di trama (la storia probabilmente si concluderà con il terzo romanzo), diverse situazioni (evito spoiler!) avrebbero meritato un maggior approfondimento.

Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. È laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Diritto europeo e membro della Historical Novel Society. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quaranta Paesi e opzionate per il cinema. Per la Newton Compton ha esordito con la saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Successivamente ha pubblicato Inquisizione Michelangelo, Le sette dinastie, La corona del potere, Dante enigma, Il cimitero di Venezia, Il ponte dei delitti di Venezia e Tre insoliti delitti. Per saperne di più su di lui: matteostrukul.com

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