Le signorine di Concarneau (Georges Simenon); Gli zii di Sicilia (Leonardo Sciascia): le novità Adelphi in libreria da gennaio

Titolo: Le signorine di Concarneau
Autore: Georges Simenon
Editore: Adelphi
Pagine: 136
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 16,00 €


Jules Guérec – quarant'anni, celibe, proprietario di due pescherecci – è sempre vissuto nella cittadina bretone in cui è nato, nella casa adiacente all'emporio che la sua famiglia gestisce da generazioni, nello stesso odore «di catrame, cordami, caffè, cannella e acquavite», insieme alle due sorelle rimaste nubili, che lo accudiscono con una sollecitudine benigna, occhiuta e possessiva. A loro Guérec deve rendere conto di come spende ogni centesimo. Persino quando gli capita di andare a Quimper, e di non resistere alla tentazione di tornare in quella certa strada dove un paio di signore «arrivate da Parigi» passeggiano «gettando agli uomini sguardi provocanti», il pensiero di come farà a giustificare i cinquanta franchi mancanti gli rovina il piacere.
Sono loro, le sorelle, a sorvegliare tutto, a provvedere a tutto. Anche quella volta che lui, da giovanotto, ha messa incinta una ragazza, è stata Céline – che delle due è la più penetrante e la più spiccia, e che afferma di conoscere il fratello come fosse un figlio suo – a prendere in mano la situazione. Una notte, però, Guérec, senza quasi accorgersene, sarà la causa di un evento tragico, le cui paradossali conseguenze potrebbero forse spingerlo a uscire dal bozzolo soffocante, ma anche tiepido e rassicurante, dei legami familiari.

Titolo: Gli zii di Sicilia
Autore: Leonardo Sciascia
Editore: Adelphi
Pagine: 247
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 12,00 €


Pubblicato nel 1958 nei Gettoni di Vittorini, poi riproposto nel 1960 con l'aggiunta di un importante racconto – L'antimonio, che è un po' un romanzo interrotto –, Gli zii di Sicilia è la prima apparizione di Sciascia come narratore puro, fabulatore di storie che qui sono della Sicilia e della Spagna. Con voce sommessa e ferma, con una sorta di energia compressa, raccolta in sé, lo Sciascia narratore disegna il suo primo territorio. E subito si riconoscono certi tratti essenziali: l'at­ten­zione alle cose e al dettaglio, il confronto perenne fra la Sicilia e il mondo (il libro si avvia con quell'evento favoleggiato che fu lo sbarco degli Alleati), la lucidità nel cogliere i paradossi, gli inganni e le beffe della Storia.

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