Recensione: AFTER EARTH - DOPO LA FINE DEL MONDO (2013)

In un futuro prossimo la Terra è stata abbandonata e gli uomini vivono su un nuovo pianeta, Nova Prime, in eterna lotta con esseri mostruosi ciechi che fiutano la paura. Kitai (Jaden Smith) sogna di diventare un Ranger, ma viene respinto all'addestramento per la sua fragilità sul campo. Il ragazzo, infatti, non riesce a dimenticare la morte della sorella, a cui ha assistito impassibile e per cui si sente responsabile. Come non riesce a dimenticarla il padre, il leggendario generale Cypher Raige (Will Smith), che ha sviluppato un rapporto conflittuale con il figlio. E proprio per recuperare questo rapporto, Cypher decide di portare in missione Kitai. Tuttavia durante il viaggio la navicella spaziale si imbatte in una tempesta di meteoriti e precipita su un pianeta ostile: la Terra. Dell'equipaggio si salvano solo Kitai e il padre, gravemente ferito ad una gamba, e dunque spetterà al giovane ragazzo intraprendere un pericoloso viaggio, attraverso territori inospitali, per recuperare il dispositivo elettronico in grado di lanciare un sos nello spazio, unica possibilità di salvezza per entrambi. Ci riuscirà? Questo dovete scoprirlo da soli.


After Earth è un film di fantascienza con un trama non particolarmente originale, ma sufficiente per incuriosire lo spettatore. A livello tematico il fulcro della storia, nonché aspetto più interessante, al di là dei soliti concetti sull'autodistruzione umana del pianeta, è rappresentato dalla concenzione della paura e dai relativi meccanismi psicologici di creazione e manifestazione di essa. Infatti la frase contenuta sul poster "il pericolo è reale, la paura è una scelta" racchiude bene tutta l'essenza del film, la cui dimensione fantascientifica rappresenta semplicemente un pretesto per una riflessione filosofica sull'esistenza. Naturalmente ne consegue che l'azione è ridotta e che viene dato ampio spazio al dialogo tra il padre e il figlio, che in questa situazione estrema avranno l'occasione di parlarsi davvero e superare il reciproco senso di colpa per la morte della ragazza.

 
Il film non può essere considerato un capolavoro e risulta prevedibile nel suo sviluppo narrativo, ma nemmeno merita, a mio avviso, tutte le critiche rivoltegli da stampa e spettatori, indotte principalmente dalla simultanea presenza di padre e figlio sullo schermo, la cui prova attoriale, alla fine, non è poi tanto male. Infatti il film scorre via abbastanza bene, salvo qualche piccolo passaggio a vuoto, e risulta godibile anche a livello visivo. Per questo se l'argomento vi interessa potete anche fare un salto nelle sale, così come potete benissimo astenervi senza timore di perdere qualcosa di cinematograficamente rilevante. A voi la scelta!

USCITA CINEMA:
GENERE: Fantascienza, Avventura
REGIA: M. Night Shyamalan
SCENEGGIATURA: Stephen Gaghan, Gary Whitta
ATTORI: Will Smith, Jaden Smith, Isabelle Fuhrman, David Denman, Kristofer Hivju, Zoe Kravitz, Glenn Morshower
FOTOGRAFIA: Peter Suschitzky
MONTAGGIO: Steven Rosenblum
MUSICHE: James Newton Howard
PRODUZIONE: Blinding Edge Pictures, Overbrook Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2013
FORMATO: Colore

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