Recensione: Quello che tu non vedi, di Julia Walton

Titolo:
Quello che tu non vedi
Autore: Julia Walton
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 16,90 €

Recensione a cura di Daniela

Non c'è uno standard preciso per definire cosa sia la normalità, ma sta di fatto che, essere il solo a vedere e sentire voci, persone o paesaggi animati fa di te una persona fuori dal comune. Ne sa qualcosa Adam Petrazelli, il protagonista di questo particolarissimo romanzo che dall'età di dodici anni soffre di schizofrenia, un disturbo psichiatrico caratterizzato principalmente da psicosi e allucinazioni. Adam, consapevole della sua condizione, cerca disperatamente di svolgere una vita quanto più normale possibile, riponendo tutte le sue speranze in una terapia sperimentale che promette ottimi risultati, supportata dalle sedute di psicoterapia che sono poi il veicolo con cui la storia giunge al lettore. Adam infatti, si rifiuta di parlare a voce, ma intrattiene un rapporto medico-paziente tramite un diario, in cui esprime i suoi più intimi pensieri e racconta gli avvenimenti settimanali, rispondendo così alle domande dello psicoterapeuta. L'adolescente frequenta da poco una scuola cattolica privata e, incoraggiato dai primi risultati positivi ottenuti, grazie all'assunzione del ToZaPrex, stringe amicizia con Dwight e Maya, con la quale conoscerà le gioie dell'amore, fermo restando la sua volontà di non rivelare a nessuno dei due il suo "terribile" segreto. Nella scuola, pochissime persone sono informate sul suo stato di salute, eppure sembra che la sua privacy non sia destinata a restare tale, complicando la situazione clinica di Adam, già fortemente compromessa dai troppi effetti collaterali che il farmaco ha scatenato.


La storia, ambientata ai giorni nostri, è particolarmente coinvolgente, merito anche di un lessico brioso e piacevolmente spontaneo che invoglia il lettore a sfogliare avidamente le pagine del libro, spinto dal desiderio di conoscere il susseguirsi degli eventi, sapere se la cura porterà i suoi miglioramenti, come evolverà la storia d'amore tra Maya ed Adam e se quest'ultimo riuscirà a tenere nascosta la sua condizione di salute alle persone amate, ma soprattutto, chiedersi se l'amore trionferà sulla paura di non essere in grado di controllare la propria mente. Ritengo che sia improbabile non lasciarsi coinvolgere dai personaggi del racconto, tra l'altro ben descritti dal punto di vista estetico, ma soprattutto caratteriale, al punto da stabilire una distinta affinità anche con i personaggi che animano le allucinazioni del protagonista, indubbiamente merito della forma con cui vengono narrati gli eventi e l'ironia pungente che caratterizza il lessico impiegato. Il libro è un tributo all'amicizia e all'amore incondizionati, che fondono le radici su un sentimento puro, senza limiti di sorta, affrontando un tema particolarmente impegnativo che spesso incappa nei limiti dell'inettitudine, segnando profondamente le persone interessate.


L'AUTRICE
Julia Walton ha studiato scrittura creativa alla Chapman University. Quando non sta scrivendo o infornando biscotti, si abbuffa di caramelle, colleziona matite a scatto e si gode colazioni da hobbit. Vive con la famiglia a Huntington Beach, California.

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