SINOSSI SECONDA SERATA
Tornato a Marsiglia, Edmond scopre che suo padre è morto e Mercedes, che ora vive a Parigi, ha sposato un altro. Senza più nulla da perdere, il giovane si unisce a Jacopo, un contrabbandiere italiano in fuga dalla polizia, e con lui salpa per Talamone. Da lì, è semplice fare rotta per Montecristo e trovare il tesoro che gli consentirà di trasformarsi nell’enigmatico conte di Montecristo e attuare la sua vendetta. Con l’aiuto di Jacopo, Edmond rintraccia Caderousse, il locandiere che ha assistito al patto diabolico tra Danglars e Fernand: da questo momento, lavorerà per lui e raccoglierà informazioni sui due traditori e Villefort, i tre uomini che lo hanno privato della libertà.
Cinque anni dopo, Edmond si è trasformato nel conte di Montecristo e la sua vendetta sta prendendo forma. Caderousse, scopre che, molti anni prima, Villefort ha seppellito vivo il figlio illegittimo avuto con Hermine Danglars in una cassa nel giardino di una villa fuori Parigi. Benché Villefort non lo sappia, esiste una testimone del suo crimine: la levatrice. Nel frattempo, a Roma, il conte di Montecristo avvicina Albert d’Morcerf, figlio di Fernand e Mercedes, in vacanza con il suo amico Franz d’Epinay, e mette in scena il rapimento del ragazzo grazie all’aiuto del brigante Vampa. Il suo intervento ridà la libertà ad Albert che, per gratitudine, invita il conte a fargli visita quando sarà a Parigi. Edmond riesce così a rincontrare i suoi nemici: Fernand è diventato un importante politico; Danglars un ricco banchiere e Villefort è il procuratore capo di Parigi. Nessuno riconosce nel conte Edmond Dantès, anche se Mercedes, in sua presenza, prova uno strano disagio, e accettano tutti il suo invito a cena nella nuova casa di campagna appena fuori Parigi, dove – con grande orrore di Villefort ed Hermine Danglars – racconta la storia di un neonato sepolto vivo in quella stessa proprietà.