inQuiete festival di scrittrici a Roma dal 7 al 12 ottobre

In questa nona edizione di inQuiete festival di scrittrici a Roma saranno due le anteprime che anticiperanno il festival che si svolgerà come ogni anno al Cinema Avorio e alla Libreria Tuba dal 7 al 12 ottobre. Torneranno i Ritratti di Signora dedicati alle figure di grandi scrittrici, gli incontri sui grandi temi letterari e sociali, la poesia, gli esordi e il nuovo format, strumenti, sui saperi del femminismo e sulle discussioni più attuali.


Come dichiarano le organizzatrici del festival, Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello: “Da dieci anni inQuiete è un luogo politico e collettivo, dove il pensiero femminista si costruisce nella pratica, nell’ascolto e nel conflitto. Abbiamo attraversato i temi cruciali del nostro tempo, abbiamo parlato di lavoro, maternità, cura, sessualità, desideri, l’abbiamo fatto con libri, voci, corpi e comunità, e non ci stanchiamo di farlo. In questa edizione ospitiamo molte autrici internazionali per immaginare nuovi spazi condivisi e mondi possibili. Le mattine del fine settimana saranno dedicate a incontri tematici, strumenti, appuntamenti per ragionare insieme sul femminismo come pratica rivoluzionaria, urgente e trasformativa. Perché il cambiamento non è un’utopia: è una necessità.


Moltissime le ospiti italiane e internazionali di questa nona edizione, tra cui: Vincenza Alfano, Ubah Cristina Ali Farah, Livia Apa, Elisabeth Åsbrink, Viola Ardone, Paolina Baruchello, Lavinia Bianca, Annalena Benini, Isa Borrelli, Silvia Bre, Claudia Bruno, Giulia Caminito, Marta Capesciotti, Rossana Campo, Annalisa Camilli, Donata Columbro, Celeste Costantino, Annalisa Cuzzocrea, Maria Rosa Cutrufelli, Concita De Gregorio, Maylis De Kerangal, Sara De Simone, Viola Di Grado, Alessia Dulbecco, Irene Facheris, Valentina Farinaccio, Fabrizia Ferrazzoli, Giulia Franchi, Maura Gancitano, Mackda Ghebremariam Tesfaù, Lisa Ginzburg, Leila Guerriero, Isabella Hammad, Chiara Ingrao, Djarah Kan, Barbara Kenny, Virginia Landro, Antonella Lattanzi, Rosita Manuguerra, Michela Marzano, Laura Marzi, Monica Martinelli, Luisa Merloni, Giulia Minoli, Lou Ms Femme, Elvira Mujcic, Silvia Neonato, Oiza Queens Day Obasuyi, Roberta Ortolano, Lella Palladino, Valeria Palumbo, Stefania Parmeggiani, Monica Pasquino, Silvia Pelizzari, Viviana Pinto, Francesca Pongiluppi, Giorgia Protti, Veronica Raimo, Azzurra Rinaldi, Cristina Rivera Garza, Vanessa Roghi, Lucy Sante, Fiona Sansone, Beatrice Sciarrillo, Igiaba Scego, Raffaella Silvestri, Simonetta Solder, Elena Stancanelli, Carola Susani, Sara Torres, Daniela Tumminello, Daniela Ukmar, Nadeesha Uyangoda, Caterina Venturini, Maddalena Vianello.

Saranno due le anteprime che anticiperanno le giornate del festival:
Domenica 28 settembre al Festival Multi un incontro per parlare di femminismo dei dati. La nostra è una società sempre più basata sui dati, ma i dati non sono neutri: chi decide quali raccogliere, come farlo, come catalogarli e per cosa usarli? Esiste un potere dei dati, e proprio per questo possono rappresentare uno strumento di cittadinanza. Ne parleremo con Donata Columbro a partire dal suo ultimo libro Perché contare i femminicidi è un atto politico (Feltrinelli), in dialogo con Barbara Leda Kenny, caporedattrice di inGenere.it e una delle curatrici del festival inQuiete.

La seconda anteprima si terrà lunedì 29 settembre presso la libreria Spazio Sette con la giornalista Leila Guerriero che, in dialogo con Veronica Raimo, presenterà il suo La chiamata, straordinario racconto della vita di Silvia Labayru, che nel 1976, durante la dittatura di Videla in Argentina, fu rapita, torturata, ridotta in schiavitù e costretta a dare alla luce la sua prima figlia in una stanza del centro di detenzione clandestino in cui era rinchiusa. All’epoca Labayru aveva vent’anni ed era una militante di Montoneros, un gruppo armato di matrice peronista. Fu rimessa in libertà nel giugno del ’78 e, sull’aereo diretto a Madrid, pensò che l’inferno fosse finito. Ma così non era. Ad aspettarla c’era il sospetto dei compatrioti in esilio: com’era possibile che fosse sopravvissuta e che avesse ancora con sé la bambina? Un libro unico, che fonde in modo impeccabile e sorprendente giornalismo e letteratura.

Il festival si aprirà martedì 7 ottobre presso la Libreria Tuba dove si svolgeranno due incontri: alle 18 il lancio del nuovo romanzo di Isabella Hammad, Enter Ghost, già vincitore dell'RSL Encore Award 2024, è stato selezionato per il Women's Prize for Fiction 2024, l’autrice dialogherà con Igiaba Scego. Alle 19 ci sarà invece Cristina Rivera Garza, autrice Premio Pulitzer 2024 con L’invincibile estate di Liliana arriva in libreria con Terrestre (Sur) un libro che intreccia storie di viaggi, amicizia e sorellanza, riscrivendo gli spazi abitati dalle donne.

Giovedì 9 ottobre sempre presso la Libreria Tuba alle 18 si terrà invece l’incontro Oltre il velo della colpa con Viola Di Grado, Laura Marzi e Carola Susani moderate da Claudia Bruno. Le scrittrici esploreranno il tema della colpa – individuale, familiare, collettiva – e il ruolo che questa può giocare in una narrazione. Come si racconta la responsabilità senza aderire al giudizio? Qual è il margine di perdono che si può offrire a un personaggio? E che potere ha un romanzo nel dare voce alle verità che nella vita restano sottaciute? Una conversazione sulle possibilità – e i limiti – della letteratura di farsi spazio tra le macerie della coscienza e della Storia. A seguire, alle 19, insieme alla curatrice del festival, Maddalena Vianello, festeggeremo il suo romanzo d’esordio Era andata a finire così (Fandango) con Giulia Caminito. Un romanzo di formazione ambientato tra una Napoli lucente, ma alle prese con la grande crisi industriale e l’Emilia laboriosa, carica di promesse di riscatto. La storia di una donna che porta in sé il segno dell’eccezione, fra desideri e necessità, di fronte alla lotta per un futuro diverso. Con le letture di Fiona Sansone.

Il festival continuerà poi al Cinema Avorio a partire da venerdì 10 ottobre alle ore 17.45, con un momento di inaugurazione che vedrà anche la partecipazione dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, che darà il via a tre giornate dense di incontri, letture e dialoghi. Alle 18.00 andrà in scena Rivoluzione non binaria, un monologo di Lou Ms Femme che partirà dalla domanda “che cosa significa essere persone non binarie?”. A seguire, alle 18.15, Io sono lei: Lucy Sante dialogherà con Isa Borrelli. Un appuntamento che nasce da una svolta radicale nella vita della scrittrice: all’inizio del 2021, Sante invia a una ristretta cerchia di amici una mail dirompente, annunciando che a sessantasette anni sta per affrontare la transizione di genere. Nel riconoscere la sua vera identità, repressa per oltre sessant’anni, l’autrice mette a nudo con disarmante onestà i momenti in cui questa coscienza sotterranea ha attraversato la sua vita, dalle scelte personali allo sguardo sul mondo, fino al momento in cui ha preteso di emergere. Alle 19.15, come ogni anno torna l’appuntamento con La poesia è viva, lo spazio che il festival dedica a poete di ieri e di oggi. In questo primo incontro Sara De Simone e Caterina Venturini racconteranno Emily Dickinson e Audre Lorde. Alle 20.00, Ritratto di signora: Sibilla Aleramo, con Vincenza Alfano che racconterà la vita e la voce di una delle figure più significative della letteratura italiana. Alle 20.30, Amore e denaro. Una posta del cuore femminista su economia e sentimenti, un dialogo fra Azzurra Rinaldi e Barbara Leda Kenny. A partire dalle domande del pubblico si parlerà di soldi, relazioni sentimentali e di cosa significa portare un po’ di femminismo nella gestione della coppia. Incontro in collaborazione con BPER Banca e Fondazione Giacomo Brodolini. La prima giornata si chiuderà alle 21.30 con Il cuore scoperto live, testimonianze inedite, un live a più voci per riflettere sulle relazioni contemporanee a cura di Associazione Vanvera.

La mattina di sabato 11 ottobre si inizierà alle 11.00 con Strumenti. Un nuovo format centrato sui saperi del femminismo e sulle discussioni più attuali. Ad aprire la rassegna Capitalismo e razzismo, un dialogo su classe e razza a partire dal contesto italiano con Oiza Queens Day Obasuyi e Djarah Kan. Alle 12.00, Strumenti. Tutti gli uomini: trasformare le relazioni, con Irene Facheris e Maura Gancitano che ci parleranno di come viene costruita la mascolinità e di come gli uomini possono, prendendo parola, decostruirla. Alle 13.00 il primo dei due incontri del format dedicato agli esordi, La prima volta, esordire al presente curato da Valentina Farinaccio che, ancora una volta per inQuiete, ha scelto sei esordi che abitano tenacemente il presente. Cosa muove l'urgenza di scrivere, oggi? Ecco allora i luoghi e i corpi e nei luoghi e nei corpi quel nervo che la letteratura deve scoprire. Con sei scrittrici che quest'anno sono nate, sei romanzi di cui si sente forte la voce. In questo primo appuntamento Valentina Farinaccio dialogherà con Silvia Pelizzari (L’ultima volta che sono stata lei, Fandango), Francesca Pongiluppi (Come le lucciole, Solferino) e Rosita Manuguerra (Malanima, Feltrinelli). Nel pomeriggio, alle 15.30, Ritratto di signora: Elsa Morante bambina, con Giulia Caminito che racconterà l’infanzia della scrittrice. Alle 16.00, Le vite delle altre, con Maria Rosa Cutrufelli, Chiara Ingrao, Caterina Venturini, modera Silvia Neonato, un dialogo dedicato alla scelta di raccontare altre donne e di trasformare la scrittura biografica in un immaginario condiviso e in patrimonio collettivo. Alle 17.00 si terrà l’incontro Scrivere in diaspora con Livia Apa, Ubah Cristina Ali Farah, Elvira Mujcic e Igiaba Scego, moderato da Mackda Ghebremariam Tesfaù. Un confronto su come lingua madre, lingua d’adozione e memoria si intreccino nelle opere di chi scrive da una condizione di diaspora, trasformando lo sradicamento in materia narrativa. Alle 18.00, Il mio grande bellissimo odio, Elisabeth Åsbrink in dialogo con Antonella Lattanzi presenterà il suo romanzo biografico in cui l’autrice riscopre Victoria Benedictsson: intellettuale, pioniera e scrittrice svedese, unica donna a brillare nel fermento culturale della Scandinavia di Strindberg, Ibsen e Georg Brandes. Alle 19.00, Narrare le migrazioni, con Viola Ardone e Nadeesha Uyangoda, moderate da Stefania Parmeggiani. Alle 20.00, spazio alla premiazione di LetteraFutura, la fellowship letteraria nazionale arrivata alla quarta edizione e riservata alle scrittrici esordienti e volta a facilitare l’accesso delle donne nel panorama editoriale. LetteraFutura è un progetto di inQuiete, in collaborazione con Solferino, che pubblicherà l’opera vincitrice, realizzato grazie al sostegno di BPER Banca. All’incontro parteciperanno Maria Rosa Cutrufelli, Elvira Mujčić, Silvia Neonato e Nadeesha Uyangoda. Alle 20.30 si terrà la presentazione di Tutto quello che c’è (Fandango), un viaggio che conduce chi legge al di là delle paure, norme sociali e sensi di colpa, per godere della vita e dei suoi piaceri senza angoscia, di e con Sara Torres autrice spagnola, in dialogo con Marta Capesciotti. Alle 21.30, Avere un corpo allegro. Scrivere il desiderio, con Rossana Campo, Lisa Ginzburg, Veronica Raimo ed Elena Stancanelli, modera Raffaella Silvestri. Un dialogo sul desiderio, la sessualità e il corpo, raccontati con ironia come strumenti di liberazione. Alle 22.30, Anzian Prodige, un estratto dallo spettacolo di e con Luisa Merloni che affronta il tema dell'invecchiamento della donna di cinquant'anni e della conquista di nuovi spazi di vita e di potere, proponendosi come un "manifesto" e un "libretto di istruzioni" per invecchiare in modo splendido e antagonista.

Domenica 12 ottobre il programma prosegue alle 11 con una discussione plurale Dalle pratiche alle teorie dove Maria Luisa Boccia, Francesca Romana Recchiani e Mackda Ghebremariam Tesfau si confronteranno con il pubblico sul senso di dirsi femministe oggi. Si proseguirà alle 12.30 con Strumenti. Educazione sessuo-affettiva, in collaborazione con Fondazione Una Nessuna Centomila, con la partecipazione di Celeste Costantino, Giulia Minoli, Lella Palladino e Monica Pasquino, moderate da Vanessa Roghi. Una discussione a partire dal libro Senza legge, perché l’educazione sessuo-affettiva a scuola è una questione politica. Alle 13.30 il secondo appuntamento con La prima volta, esordire al presente, in dialogo con Valentina Farinaccio ci saranno le esordienti Beatrice Sciarrillo (In trasparenza l'anima, 66thand2nd), Lavinia Bianca (La vita potenziale, Feltrinelli) e Giorgia Protti (La giusta distanza dal male, Einaudi). Nel pomeriggio, alle 16.15 si terrà l’incontro Le giornaliste, una genealogia, con Annalisa Camilli, Annalisa Cuzzocrea, Valeria Palumbo, moderate da Fabrizia Ferrazzoli. Un incontro in cui dialogano giornaliste che hanno lavorato sulla memoria, ricostruendo una genealogia di donne nel giornalismo italiano e non solo. Alle 17.15, il secondo appuntamento dedicato alla poesia dal titolo Non capire la poesia in cui Sara De Simone dialogherà con Silvia Bre. Alle 18.00, Ritratto di signora: Lalla Romano, con Annalena Benini che racconterà la vita e le opere di una grande scrittrice del Novecento. Alle 18.30, Giorno di risacca, di e con Maylis de Kerangal, in dialogo con Laura Marzi con le letture di Simonetta Solder. Dieci anni dopo Riparare i viventi, la grande scrittrice francese torna nella città della sua giovinezza, Le Havre, ricostruendo nel racconto di un’unica giornata frammenti del caos del mondo, dalla guerra in Ucraina all’immigrazione e al futuro dell’arte nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Un romanzo che inizia come un poliziesco: un cadavere, un mistero da risolvere per poi deviare verso qualcosa di completamente inaspettato. Chiuderà il festival alle 19.30 l’incontro Tra generazioni, con Concita De Gregorio e Michela Marzano che affronteranno il rapporto degli adolescenti con il mondo degli adulti a partire dai loro ultimi libri (rispettivamente: Di madre in figlia, Feltrinelli e Qualcosa che brilla, Rizzoli). Le autrici saranno in dialogo con Valentina Farinaccio.

Anche quest’anno il festival prevede uno spazio dedicato ai laboratori di pratiche femministe. Il sabato dalle 17.00 alle 19.00 a cura della redazione della storica rivista femminista DWF una discussione aperta su “nominarsi femministe” e la domenica dalle 11.00 alle 13.00 con Lucha y Siesta un laboratorio sulla Città femminista. I laboratori sono gratuiti e sono pensati come uno spazio di condivisione e confronto intorno alle pratiche del femminismo.

Dal 10 al 12 ottobre torna inQuiete Kids, lo spazio che, ogni anno, inQuiete, festival di scrittrici dedica a bambin3 e ragazz3. Il programma è curato da Barbara Piccolo e Fiona Sansone. Incontri, appuntamenti, tavole rotonde, letture e tanti laboratori rivolti a differenti fasce di età. Famigliə, Relazioni, Diritti, Affettività, Conflitti, Poesia, sono le parole chiave con cui quest'anno si animeranno gli spazi della Biblioteca Mameli, grazie al prezioso sostegno della direttrice Daniela Ukmar e delle bibliotecarie. Venerdì 10 ottobre si aprirà con la tavola rotonda Dire fare famigliə con Alessia Dulbecco (B Tlon), Monica Martinelli (Settenove), Roberta Ortolano (Famiglie Arcobaleo). Modera Giulia Franchi di Scosse. Sabato e domenica mattina avrà luogo il tradizionale appuntamento (per i 0/3 anni e i 0/6) di Lettura ad alta voce con la bibliotecaria Daniela Tumminello. Si continuerà con l’incontro Tessa di Susanna Mattiangeli (Il Castoro). Incontreremo Jeanne di e con Paolina Baruchello (Sinnos editrice). Il pomeriggio si aprirà con Hai detto robot? Laboratorio con Viviana Pinto e Virginia Landro (Beccogiallo). La giornata di domenica sarà dedicata a Di cosa hai paura? laboratorio di scrittura per persone piccole con Carola Susani (Orecchio Acerbo).

Quest’anno lo sguardo sull3 adolescenti arriva da Il gusto del bacio, con Marina Guglielmi, Milena Fanizza e Fiona Sansone. Mentre il pianoforte di Mefdhan, con Oriana Fumicino (Anicia edizioni) ci traghetta nel pomeriggio domenicale. Chiudono le giornate di sabato e domenica due incontri sulla genitorialità a cura di Fiona Sansone: Canti d'attesa. Canto e memoria collettiva del venire al mondo e Quando nasce una mamma? Entrambi rivolti alle famigliə.

Per il quinto anno inQuiete è accompagnato dai progetti artistici di inQuiete Arte.

Anche per questa edizione continua il progetto fotografico dal titolo ManuTenere realizzato da Chiara Pasqualini da sempre fotografa del festival. ManuTenere è un cambio di punto di vista, una prospettiva inusuale: le mani. Spettatrici, comunicatrici, creatrici, distruttrici, femminili, plurali sempre. ManuTenere, prova a spostare l’attenzione dai visi, dalle azioni, dai suoni, dalle situazioni. E magari, chissà, scoprire e far scoprire qualcosa di nuovo.

Gli incontri al Cinema Avorio saranno accompagnati dalle proiezioni di opere fotografiche e l’allestimento di Tuba sarà realizzato da un’artista visiva. La curatela dei progetti è di Eleonora Scoti Pecora per inQuiete Fotografica.

Rinominare il mondo è invece una installazione urbana che trasforma temporaneamente alcune strade del quartiere Pigneto in un archivio vivente di memoria politica femminista. Le targhe stradali di alcune vie verranno coperte da nomi di scrittrici che hanno lasciato un segno nella storia collettiva ma sono state rimosse o ignorate dalla toponomastica ufficiale. Scritture ribelli, attiviste afrodiscendenti, pensatrici queer, fondatrici di movimenti: a ciascuna di loro quattro sarà dedicata una targa alternativa, realizzata graficamente come una vera insegna stradale. Sotto ogni nuova targa sarà collocato un totem con un QR code: basterà inquadrarlo con il telefono per ascoltare un contenuto multimediale che racconta la storia della donna alla quale, per le giornate del festival, è intitolata quella strada. In collaborazione con Fondamenta Fondazione per le arti e la cultura.

Gli allestimenti del festival sono a cura di Veronica e Floriana Urgese.

Come lo scorso anno, torneranno le interviste “fuori onda” di Strategie Prenestine. Domande inusuali e divertenti alle autrici del festival prima e dopo gli incontri. Un palinsesto di appuntamenti fuori programma. Strategie Prenestine è il gruppo di lettura di Roma Est. Quando non parlano del libro del mese, organizzano incontri con autrici, autori e professionalità del mondo editoriale.

inQuiete festival è un progetto dell’associazione MIA e della libreria Tuba. Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. inQuiete festival è realizzato in collaborazione con Biblioteche di Roma e BPER Banca e con il sostegno di Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. Il festival si avvale del sostegno di BPER Banca, Fondazione Una Nessuna Centomila, Fondazione Giacomo Brodolini, Pharma Value. Il festival si svolge intorno all’isola pedonale del Pigneto, facilmente raggiungibile dalla Stazione Termini con il treno urbano Roma-Pantano, con l’autobus 105 o con la linea espressa 50, dal centro di Roma con l’autobus 51, con la Metro C fermata Pigneto o con la ciclabile di via Prenestina. I luoghi del festival: Biblioteca Goffredo Mameli via del Pigneto 22, Libreria Tuba via del Pigneto 39A, Cinema Avorio, via Macerata 32. Per info: www.inquietefestival.it; inquietefestival@gmail.com

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