Recensione: IL MIO ANGOLO DI PARADISO (2011)


TRAMA
Marley Corbett (Kate Hudson) è giovane, bella e divertente, ma ha paura di aprirsi al vero amore e di impegnarsi seriamente. Marley ricorre al suo humor per evitare che le sue relazioni diventino serie, ma basta un incontro con il suo dottore (Gael Garcia Bernal) per cambiarle la vita e catapultare entrambi in un'avventura di scoperta reciproca che gli farà conoscere cose che fino ad allora avevano ritenuto impossibili.

RECENSIONE
Il mio angolo di paradiso è il secondo lungometraggio del regista Nicole Kassell, dopo l'ottimo esordio del 2007 con il film The Woodsman.
Questa volta il regista non riesce a ripetere la buona prova ma, al contrario, crea un grande polpettone, carico di buone intenzioni, con un'infinità di banalità, scene e situazioni già viste.
Il film è nettamente diviso in due parti: la prima in cui Marley, ragazza allegra e piena di vita, prende coscienza della malattia; la seconda, invece, è un "lungo addio" nella quale c'è spazio per l'amore, il perdono di un padre assente, l'amicizia, il primo "ti voglio bene" alla mamma. Insomma una riconciliazione con tutto il mondo (e con Dio) per poter morire felice.
L'idea di base del film non era male: cercare di raccontare come cambia, in termini di rapporti sociali e sentimentali, la vita di una ragazza alle prese con una malattia dalla quale è impossibile guarire.
Il problema, però, è che da una buona idea si è passati ad un pessimo sviluppo; l'infinità di luoghi comuni, un cast poco all'altezza, la sceneggiatura banale, il ricorso sistematico a toni e situazioni lacrimevoli, sono solo alcune delle evidenti lacune di questa pellicola.
In bilico tra la commedia e il dramma, il film non riesce nell'intendo di far ridere e nemmeno in quello di far piangere (a parte qualche persona dalle lacrime facili).
Voleva essere una riflessione profonda sul senso della vita e sulla morte e alla fine si riduce ad un: ho perdonato tutti, mi sono innamorata, ho scoperto Dio, posso morire felice.
Eh invece la realtà è molto più complessa e non è possibile ricondurla a questa banale sequenza.
Tra gli attori mi è parsa abbastanza buona, anche se scolastica, la recitazione di Kate Hudson. Del resto del cast meglio non parlare (qualcuno vuole spiegare a Bernal che puà anche cambiare espressione ogni tanto?!)
Il ritmo è abbastanza lento e, forse, qualche minuto in meno non guastava. Anche il finale l'ho trovato abbastanza ridicolo e poco credibile.
Gli unici aspetti positivi del film sono la colonna sonora (splendida) e la fotografia. Per il resto è notte fonda.
Detto questo non posso fare altro che invitarvi a risparmiare i soldi, in attesa di qualche film più meritevole.

VOTO: 2/5

USCITA CINEMA: 18/11/2011
REGIA: Nicole Kassell
SCENEGGIATURA: Gren Wells
ATTORI: Kate Hudson, Gael Garcia Bernal, Kathy Bates, Whoopi Goldberg, Peter Dinklage, Rosemarie DeWitt, Lucy Punch, Romany Malco, Johann Urb, Treat Williams, Steven Weber, Alan Dale, James Hébert, Jason Davis
FOTOGRAFIA: Carleton Carpenter
MONTAGGIO: Stephen A. Rotter
MUSICHE: Heitor Pereira
PRODUZIONE: The Film Department
DISTRIBUZIONE: Moviemax
PAESE: USA 2011
GENERE: Commedia, Sentimentale
DURATA: 106 Min
FORMATO: Colore
SITO: http://www.moviemax.it/film/a-little-bit-of-heaven

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