Recensione: PATIENT ZERO di Jonathan Maberry

Titolo: Patient Zero
Autore: Jonathan Maberry
Editore: Casini
ISBN: 9788879052009
Pagine: 608
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,90 €

Quando ti trovi a uccidere lo stesso terrorista due volte in una settimana, ci deve essere qualcosa di sbagliato, o in te o nel tuo mondo. E non c’è niente che non vada nelle capacità di Joe Ledger, il detective di Baltimora chiamato a dirigere una nuova taskforce antiterrorismo ultrasegreta. Quel che non va è la nuova strategia dei cattivi, una terribile arma batteriologica in grado di trasformare le persone in zombie... e trasformare un thriller adrenalinico e ipnotizzante in un horror ancora più coinvolgente e scioccante, che incollerà il lettore alla poltrona e farà accelerare il battito del suo cuore, terrorizzando la sua anima.

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RECENSIONE
Patiente Zero è il primo romanzo che leggo di Jonathan Maberry, autore già apprezzato in Italia per l'horror Rot & Ruin edito da Delos Books.
Come nel precedente romanzo, Maberry riprende la tematica degli zombie e la mischia sapientemente con il bioterrorismo. Il risultato è un action-thriller a sfondo fantastico dai ritmi serrati. 

Il protagonista di questa nuova serie è Joe Legder, un poliziotto di Baltimora che dopo aver ucciso un terrorista, improvvisamente se lo ritrova nuovamente di fronte, in una stanza, con il compito di ammanettarlo. Sarà costretto a ucciderlo una seconda volta, per evitare di essere morso.
Dunque cosa sta succedendo?
Per scoprirlo Legder entra a far parte della  Echo, una task force militare e segreta, con il compito di  individuare i terroristi che stanno diffondendo un agente patogeno che trasforma gli uomini in zombie.
Legder scoprirà che si tratta di fondamentalisti islamici decisi a colpire gli Stati Uniti. 
Ma chi ha creato il virus e perchè?
Questo dovete scoprirlo da soli leggendo questo appassionante romanzo.

La forza del romanzo di Maberry, dall'evidente taglio cinematografico, è la velocità, il ritmo che riesce a imprimere ad una struttura narrativa praticamente impeccabile. Il lettore viene coinvolto nella storia dall'inizio e difficilmente riesce a staccare prima della parola fine. Il merito è anche di un linguaggio immediato, molto adatto al genere, e dell'ironia alla base di dialoghi brillanti.
Molto riuscita la figura del protagonista, un poliziotto che nella sua carriera ha visto di tutto e sa fin dove può arrivare la malvagità e la sete di potere. Un leader naturale, profondamente patriottico, disposto a tutto, insieme alla propria squadra, per sventare un piano diabolico. Un tipico eroe americano, quindi, che difficilmente non attirerà le vostre simpatie.
Del resto questo libro è avventura allo stato puro con combattimenti (forse anche troppi), esplosioni, inseguimenti, zombie mangia-cervelli, terroristi, scienziati, e tutto quello che potete immaginare in una storia del genere.

Se l'adrenalina, il ritmo, l'azione sono gli elementi vincenti di questo romanzo, quali sono gli svantaggi?
Naturalmente chi acquista un libro sugli zombie è chiamato ad accettare, automaticamente, la dimensione fantastica della storia. La credibilità, quando si legge questa tipologia di libri, non può essere un parametro di riferimento.
I personaggi sono abbastanza stereotipati e mancano le sfumature necessarie ad evitare di ridurre il tutto ad un classica lotta tra buoni (gli americani) e cattivi (i fondamentalisti islamici).

Dunque a chi consigliare questo romanzo? 
Il libro va consigliato a chi cerca una storia avvincente, veloce, scorrevole, di puro intrattenimento. Volendo fare un paragone cinematografico, a chi ama i film alla Mission Impossible.

Jonathan Maberry è uno scrittore e professore americano. Nato il 18 Maggio del 1958, è noto al pubblico soprattutto per la trilogia “Pine Deep”. All’attivo Maberry può contare più di 17 libri uno dei quali, Ghost Road Blues, il suo primo romanzo, gli è valso il “Bram Stoker Award”.

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