Recensione: MOSSE VINCENTI (2011)

USCITA CINEMA: 09/12/2011
REGIA: Thomas McCarthy
SCENEGGIATURA: Thomas McCarthy
ATTORI: Paul Giamatti, Alex Shaffer, Amy Ryan, Melanie Lynskey, Bobby Cannavale, Jeffrey Tambor, Burt Young, Margo Martindale, Nina Arianda, Marcia Haufrecht, Sharon Wilkins 
FOTOGRAFIA: Oliver Bokelberg
MONTAGGIO: Tom McArdle
MUSICHE: Lyle Workman
PRODUZIONE: Fox Searchlight Pictures
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2011
GENERE: Commedia, Drammatico
DURATA: 106 Min
FORMATO: Colore 1.85 : 1



DESCRIZIONE
Mike Flaherty (Paul Giamatti) è uno scalcinato avvocato che trova la sua realizzazione lavorando anche come allenatore della squadra di lotta di un liceo newyorchese. Mike viene nominato tutore legale di un suo anziano cliente, ma quando la nipote di quest'ultimo, fuggita da casa, si rifugia dal nonno, la sua vita e quella dei ragazzi che allena subiranno delle brusche modificazioni.

RECENSIONE
Leggendo la trama di questo film non ero molto propenso alla visione, ma alla fine la presenza di Paul Giamatti, a mio avviso uno dei migliori attori di Hollywood, mi ha convinto. 
Il protagonista della storia è Mike Flaherty (Paul Giamatti), un avvocato con difficoltà economiche e una passione viscerale per la lotta, tanto da allenare una squadra di ragazzini senza speranza. La sua famiglia è all'oscuro dei problemi finanziari e lui pur di non deludere tutti decide di fare qualcosa di poco etico: prende la tutela legale di un ricco anziano, affetto da demenza senile, che vuole solo vivere nella propria casa. Naturalmente Mike, dopo aver promesso al giudice di  poter assecondare il suo desiderio, lo porta in una casa di riposo, incassando lo stesso l'assegno per il mantenimento legale.
La situazione diventa più complicata quando arriva il nipote, Kyle (Alex Shaffer), che racconta di essere venuto per visitare il nonno. In realtà ben presto si scopre che il ragazzo è scappato da casa perchè la madre è in un centro per tossicodipenti. Per questo Mike decide di tenerlo con lui e in breve il ragazzo si ambienta molto bene. Ma la cosa più sorprendente è la sua capacità nella lotta, tanto che il suo arrivo cambierà le sorti della squadra.
Quando tutto sembra andare per il meglio, all'improvviso, arriva la madre di Kyle. La donna è venuta per riprendersi il ragazzo ma, soprattutto, la tutela dell'anziano signore. E da qui avranno inizio i guai di Mike, fino alla scoperta dell'amara verità.

Thomas McCarthy torna alla ribalta con questa nuova commedia, dopo L'ospite inatteso del 2007.
La trama non è molto originale ma il film non fa una piega. La sceneggiatura è solida e la recitazione degli attori è di ottima fattura, con uno straordinario Paul Giamatti . Ma va sottolineata anche la prova di Burt Young, nei panni dell'anziano, e del giovane Alex Shaffer (esordio vincente).
A livello tematico il regista non cade nella banalità di raccontare solo una storia già vista mille volte (l'adulto buono che salva il ragazzo sbandato con lo sport). Il film va ben oltre. 
Partendo dalla quotidianità si cerca di indagare i conflitti della personalità, il sottile equilibrio tra quello che è giusto e quello che è sbagliato; l'etica e la morale; passione e opportunismo. E il risultato non è poi così scontato, nonostante un finale "buonista".
Quello che colpisce di questo film è proprio la capacità di rendere interessanti personaggi assolutamente reali, concreti, materiali, analizzati nella loro "banale" quotidianità. Il tutto dosando perfettamente emozioni, sentimenti, drammi, senza rinunciare a l'ironia.

Un film, dunque, che merita di essere visto anche solo per la bravura degli attori.
Consigliato a chi cerca una pellicola piacevole senza grandi aspettative.

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