Titolo: Il bambino che parlava con i cani
Autore: Eva Hornung
Editore: Piemme
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €
Autore: Eva Hornung
Editore: Piemme
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €
Romočka è seduto sul letto e fissa la porta dell’appartamento con la speranza di vedere comparire qualcuno. Ha solo quattro anni e sua madre è sparita da una settimana, lasciandolo solo in quella casa lurida e vuota alla periferia di Mosca. Non c’è anima viva in tutto il palazzo, il freddo è pungente e la luce che filtra dalle finestre traccia spietatamente i contorni di quella desolazione. Dopo aver resistito tre giorni mangiando quel poco che trova, Romočka decide di uscire per strada, ancora in testa gli ammonimenti della mamma: non parlare con gli sconosciuti, non accettare cibo, non toccare i cani che portano malattie. Ma ora, lo sa bene, si tratta di sopravvivere. Così, quando vede una cagna sul marciapiede di fronte, non esita a seguirla. I cani, si dice, sono caldi. Da quel momento viene accolto all’interno di un piccolo branco di randagi, e la loro tana diventa la sua casa. A poco a poco, da cucciolo spaurito e indifeso, diventa uno di loro: si nutre del latte della cagna, impara a cacciare, affina l’olfatto. Lasciandosi alle spalle la vita precedente, conosce un’esistenza scandita dai bisogni primari ma in cui scopre l’amore e l’amicizia nelle loro forme più pure. Finché il mondo degli uomini – spesso più violento e brutale di quello animale – non tornerà a reclamarlo, costringendolo a scelte dolorose.Una storia dura e commovente che fa riflettere sulla condizione umana. Svelando che, a volte, è nella natura più selvaggia che si ritrovano i sentimenti più autentici.
Eva Hornung è nata nel 1964 a Bendigo, in Australia. Dopo la laurea in letteratura,
ha vissuto per alcuni anni nello Yemen, dove ha condotto le sue ricerche
per il conseguimento del dottorato in letteratura comparata. Il suo
primo romanzo, Hiam, è stato un bestseller in Australia e ha ricevuto
svariati premi letterari. Il bambino che parlava con i cani è un caso
letterario, di cui la stampa internazionale ha parlato a lungo.Molto
impegnata come attivista in difesa dei diritti umani, vive e lavora ad
Adelaide.
Jim non aveva mai notato una donna prima di quel momento, troppo
concentrato sulla fuga dalla miseria della casa in Irlanda in cui era
nato, sul lavoro da apprendista cuoco nella cittadina inglese di
Stockport che aveva appena trovato. Ma quella che stava di fronte a lui
era diversa da tutte le altre. Dall’aspetto si sarebbe detta una gran
signora, i modi raffinati e la pelliccia di visone adagiata sulle
spalle. Gli occhi, però, erano inconfondibili: quella donna aveva fame.
Jim aveva deciso di non fare domande, le aveva preparato il suo piatto
migliore e l’aveva lasciata andare via, senza saldare il conto e senza
una parola.Rose era fatta così. Amava fingersi una persona che non era,
costruirsi ogni giorno una vita diversa. Fin da bambina raccoglieva
dalla strada cartoni laceri e li portava a casa come se fossero gli
eleganti arredi del suo palazzo. Oppure si recava nei giardini delle
zone altolocate raccontando bugie a chiunque volesse ascoltarla.Quando,
però, anni dopo il loro primo incontro, Rose e Jim si ritrovano per caso
in una strada di New York, lei sarta in un magazzino putrido e
malfrequentato e lui venditore ambulante di hot-dog, tutto quello che
sono stati costretti ad affrontare e le menzogne che hanno accompagnato
il loro primo incontro sembrano scomparire. Per Rose, lui potrebbe
rappresentare l’occasione per amare finalmente la propria vita e per
smettere di inventarne una migliore.Un omaggio dedicato dall’autore a
sua sorella Rose, l’elemento più ribelle e audace della famiglia
Bernstein. Una storia toccante sulla sottile linea che divide i sogni
dalla realtà.
Harry Bernstein. Nato nel 1910 ed emigrato con la famiglia negli Stati Uniti dopo la Grande guerra, ha scritto per una vita.
Prima
di andare in pensione, a 62 anni, ha collaborato come giornalista
freelance con vari giornali tra cui «Newsweek» e ha lavorato per alcune
case di produzione cinematografica.
A 93 anni, dopo la morte della moglie Ruby, si è dedicato alla stesura del suo primo libro, Il muro invisibile, seguito da Il sogno infinito e Il giardino dorato.
La sognatrice bugiarda è il suo ultimo romanzo.
Titolo: Il principe del fuoco
Autore: Livio Macchi
Editore: Piemme
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Autore: Livio Macchi
Editore: Piemme
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Come in una favola, il cafone Giovanni Pepere salva la vita al viceré
nella battaglia di Troìa del 1528 e in premio riceve terre nell’agro di
Melfi sulle quali incomincia a costruire una masseria. È l’inizio di una
scalata umana e sociale, di un riscatto dalla miseria che porterà il
cafone a sposare per calcolo una principessa ma ad amarne davvero la
sorella; crudele e violento, ignorante ma conscio di esserlo, Pepere si
muove nella vacanza di poteri nata dopo il sacco di Roma sfruttando ogni
occasione con spregiudicata intelligenza. La scoperta nelle proprie
terre dell’«olio di pietra» – base per il micidiale «fuoco greco» – lo
lancia in un commercio disinvolto e illecito che lo fa ricchissimo; il
fuoco diventa così il simbolo del suo potere e insieme dell’ambizione
che gli fa cambiar nome, dichiararsi principe, battere moneta e creare
un esercito che lo difenda da chiunque sfidi la sua nuova, illegittima
autorità.Sorretta da una lingua ricca e da uno stile di grande impatto,
la parabola del cafone che si fa principe fa emergere i caratteri che
fanno del protagonista il «primo italiano», prodromo di una borghesia
belligerante, senza censo, senza credo e senza paura. In uno specchio
distante cinque secoli si disegna così un ritratto collettivo che ci
trova, ancora, impietosamente somiglianti.
Livio Macchi è nato a Gallarate nel 1959. Ha esordito nel 1996 con la raccolta di
racconti “Rimozioni” (Campanotto Editore) e ha poi pubblicato i romanzi
“A metà della notte” (Marietti, 2000), “La voce dei Turchini”(Piemme,
2003) e “La formula dell’Arcanum” (Piemme, 2005) seguiti da “Tre storie
ingannevoli” (Marco Del Bucchia Editore, 2008). Il suo sito: www.liviomacchi.com
Titolo: Ombre di un'altra vita
Autore: Kitty Sewell
Editore: Piemme
Pagine: 490
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,50 €
Autore: Kitty Sewell
Editore: Piemme
Pagine: 490
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,50 €
Il cielo è una massa nera densa e minacciosa, il vento sferza i vetri
con folate che sembrano portare via anche la luce del giorno. Quando
l’uragano arriva sulle Keys, Madeleine non ha quasi il tempo di rendersi
conto del pericolo: in un istante, suo marito sparisce tra le onde. A
lei che, figlia di una santera cubana, è nata sotto la protezione della
dea Oya, la divinità che governa le forze della natura, l’oceano porta
via quanto ha di più caro.Sono trascorsi otto anni da quel giorno, e
Madeleine sta cercando di rifarsi una vita in Inghilterra, a Bath, dove
fa la psicoterapeuta. Occuparsi dei problemi degli altri le dà
l’illusione di poter superare il vuoto che quella perdita ha lasciato.
Ma un giorno compare nel suo studio Rachel Locklear, una donna inquieta e
ostile tenuta d’occhio dai servizi sociali, e la terra ricomincia a
tremarle sotto i piedi. Perché quella donna ha qualcosa di familiare, e
dalla storia che racconta, fatta di abbandono, violenza e ossessione,
emergono dettagli che rievocano in maniera inquietante segreti legati al
passato di Madeleine. Antichi rituali di magia nera, un amore
impossibile, un errore a cui non ha mai riparato: forse è arrivato il
momento di fare i conti con la vita che ha cercato di dimenticare. Ma le
verità celate troppo a lungo, quando vengono a galla, possono essere
più pericolose di qualunque menzogna.
Kitty Sewell, svedese, ha vissuto con la famiglia alle Canarie e poi in Canada, dove
ha trascorso alcuni anni in una piccola comunità. Trasferitasi in
Galles, ha lavorato come psicoterapeuta prima di dedicarsi alla scultura
e alla scrittura, ottenendo in entrambi i campi vasti consensi.
Pubblicata in oltre venti Paesi, questo è il suo secondo romanzo dopo La memoria del ghiaccio (Piemme, 2009).
Titolo: Un angolo di paradiso
Autore: C.J. Box
Editore: Piemme
Pagine: 420
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Autore: C.J. Box
Editore: Piemme
Pagine: 420
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Forse non è stata proprio una grande idea andare a pescare. Con il sole
nascosto da nuvole grigie e il fango che incolla i piedi al sentiero,
Annie, dodici anni, deve dare ragione a suo fratello William, stanco di
arrancare in mezzo ai boschi dell’Idaho del Nord. Ma le cose si mettono
ancora peggio perché, in un’area da picnic poco distante, notano quattro
uomini con un SUV bianco. Nonostante il fragore del torrente alle loro
spalle, il rumore degli spari arriva netto come quello di un
petardo.Quando uno degli uomini cade a terra, i due fratelli capiscono
di aver appena assistito a un omicidio e di essere davvero nei guai,
soprattutto perché uno degli assassini si è accorto di loro. Meglio
sparire, prima di fare una brutta fine.Il problema, però, è che quegli
uomini sanno esattamente chi sono i due ragazzini e dove trovare la
madre, che a casa attende con crescente angoscia il ritorno dei
figli.Per Annie e William sembra non esserci scampo, in una comunità
solidale finché non vengono toccati gli interessi privati e in cui è
difficile trovare qualcuno di cui potersi fidare. La loro unica speranza
è Jess Rawlins, un cowboy vecchia maniera che, pur consapevole del
rischio che corre, sa perfettamente da che parte schierarsi. Perché non
può accettare che in quell’angolo di paradiso, tra montagne e laghi
incantevoli, non ci sia spazio per la giustizia.
C.J. Box. Nato in Wyoming, è autore di quattordici romanzi bestseller negli USA e
tradotti in venticinque lingue. Ha vinto numerosi premi, tra cui l’Edgar
Award, il riconoscimento americano più prestigioso per i thriller. Il suo sito: www.cjbox.net
Titolo: Le bugie hanno le gonne corte
Autore: Erin McKean
Editore: Piemme
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Autore: Erin McKean
Editore: Piemme
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Dora ha ventidue anni, studia al college, anche se ancora non ha capito
esattamente cosa, e per mantenersi lavora in una caffetteria, insieme
“all’uomo della sua vita”, che purtroppo, però, nonostante gli
inequivocabili segnali che lei gli ha inviato, non ha ancora fatto la
prima mossa.Dora non ha mai conosciuto i suoi genitori ed è stata
allevata da Mimi, sua nonna, l’irresistibile ed eccentrica proprietaria
di un negozio di abiti vintage: quanto di più lontano possa esistere
dallo stereotipo di torte di mele e golfini fatti a mano. Per anni Mimi
ha tenuto da parte gli abiti più belli per Dora, creandole un armadio
che farebbe invidia a qualunque donna, ma la cosa ha sempre lasciato
indifferente sua nipote, che si ostina a indossare solo jeans e t-shirt
multicolore. Dora non riesce a condividere l’entusiasmo di sua nonna per
lo shopping: l’idea che i vestiti possano essere qualcosa di più di un
semplice oggetto non l’ha mai sfiorata. Quando, però, Mimi viene
ricoverata in ospedale, Dora è costretta a tornare a casa e a occuparsi
del negozio e di tutte le affezionate clienti. Già dai primi giorni
scopre l’anima segreta del negozio che Mimi non le aveva mai rivelato;
sua nonna, infatti, ha cucito sulla fodera di ogni abito una storia,
legandolo indissolubilmente a una particolare cliente.Ben presto Dora si
farà coinvolgere dal gioco creato dalla nonna e si metterà alla ricerca
di un vestito fatto apposta per lei che la porti, per la prima volta, a
incontrare il vero amore.
Erin McKean Ama definirsi un’evangelista dei dizionari. Ne ha curate diverse
edizioni per la Oxford University Press e ha scritto libri dedicati alle
parole “strane”. Le bugie hanno le gonne corte, oltre a essere il suo
primo romanzo, è anche il primo libro che ha scritto in cui le parole
non compaiono in ordine alfabetico.
Vive in California, a sud di San Francisco, dove ha tutto il tempo per dedicarsi alle sue grandi passioni: la scrittura, il ricamo e i roller. I suoi siti: www.erinmckean.com / www.dressaday.com
Vive in California, a sud di San Francisco, dove ha tutto il tempo per dedicarsi alle sue grandi passioni: la scrittura, il ricamo e i roller. I suoi siti: www.erinmckean.com / www.dressaday.com
Titolo: Il Dio degli amori impossibili
Autore: Priya Basil
Editore: Piemme
Pagine: 518
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 19,50 €
Autore: Priya Basil
Editore: Piemme
Pagine: 518
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 19,50 €
«Come misurare la distanza tra due cuori?» Ripensando a questo verso,
che ha fatto da sottofondo al loro primo scambio di sguardi, Lina e Anil
potrebbero rispondere che il loro amore sembrava scritto fin da subito
nei rispettivi nomi: uguali se capovolti, come un romantico segno del
destino.Quando tutto è cominciato, erano all’università, a Londra: un
mondo libero e aperto, dove ogni sogno sembrava possibile, a portata di
mano. Con l’entusiasmo ingenuo e sfrontato dei vent’anni, si sentivano
più forti degli eventuali ostacoli che fuori, nella realtà, avrebbero
potuto scindere ciò che pareva indissolubilmente legato. Come, in primo
luogo, le differenze religiose tra le due famiglie di appartenenza:
musulmana (e molto tradizionalista) quella di Lina, sikh quella di Anil.
Inutile appellarsi al fatto che, dopotutto, era già il ventunesimo
secolo: certi divieti restavano immutabili. Laddove un dio aveva posto
un punto fermo, non andava messo un punto interrogativo. Due mondi tanto
diversi non erano fatti per incontrarsi.L’uomo che ora è seduto in un
caffè di Londra, in attesa, è Anil. Da anni non vede Lina. È lontano il
tempo del loro amore proibito e clandestino, infine tradito da un fascio
di lettere. Ma la donna che sta arrivando all’appuntamento è proprio
lei, in ritardo come la prima volta. Il senso del loro ritrovarsi è in
qualcosa che Lina ha scoperto. Qualcosa che è spuntato dal passato e che
forse, nonostante il tratto di vita che hanno percorso separati,
potrebbe colmare la distanza inflitta ai loro cuori. È l’ultima
occasione concessa al loro amore: per scoprire se può esserci un nuovo
inizio o se la parola fine è stata davvero scritta per sempre.
Priya Basil. Nata a Londra nel 1977 da genitori indiani, è cresciuta in Kenya e ora
vive tra Londra e Berlino. Grazie al suo primo romanzo, Profumo di
spezie proibite, si è affermata come nuova rivelazione della letteratura
anglo-indiana ed è stata candidata a vari premi letterari, tra cui il
Commonwealth Writers’ Prize 2008, il Dylan Thomas Prize e l’IMPAC Dublin
Literary Award. Il dio degli amori impossibili ha confermato l’ottimo
consenso di pubblico e critica.Nel 2011 Priya Basil è stata ospite al
Literaturfestival di Berlino e alla Casa delle Letterature di Roma.
Molto attiva nel campo del sociale, ha fondato il progetto Authors For
Peace e sostiene la lotta contro il traffico illegale di
armi. I suoi siti: www.priyabasil.com www.authorsforpeace.com
Titolo: Le parole dimenticate
Autore: Ruixan Xu
Editore: Piemme
Pagine: 406
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Autore: Ruixan Xu
Editore: Piemme
Pagine: 406
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €
Un attimo prima Li Jing, giovane uomo d’affari, sta pranzando con suo
padre in un lussuoso hotel di Shanghai. Un attimo dopo il cemento si
frantuma, la polvere soffoca l’aria e lui giace privo di sensi sotto un
cumulo di macerie. Quando si risveglia in un letto d’ospedale, il dolore
delle ferite gli ricorda che è ancora vivo. Meiling, sua moglie, gli è
accanto, in attesa di udire parole che la rassicurino. Ma quando queste
escono dalla sua bocca, sono per lei incomprensibili. Il trauma ha
cancellato dalla mente di Li Jing il cinese e le uniche frasi che riesce
a pronunciare sono in inglese, la lingua che ha accompagnato la sua
infanzia in America. Afasia di Broca è la diagnosi dei medici, ma dare
un nome a quel disturbo così raro non lo aiuta a comunicare con la donna
che proprio grazie a parole meravigliose, anni prima, aveva saputo
conquistare. La speranza di recuperare il linguaggio perduto è affidata a
Rosalyn Neal, una giovane neurologa americana arrivata a Shanghai
proprio per occuparsi di questo insolito caso. Partita dall’Oklahoma,
dove ha lasciato una casa dolorosamente vuota e tante speranze
disattese, inizia con Li Jing una lunga terapia che finisce per creare
tra loro un legame inatteso. Perché due solitudini, quando si
incontrano, non faticano a riconoscersi. Allora, anche le parole
diventano superflue.
Ruixan Xu. Nata a Shanghai, è emigrata negli Stati Uniti all’età di dieci anni
senza conoscere neppure una parola d’inglese. La sua esperienza ha
ispirato questo romanzo. Laureata in Scrittura creativa, Le parole
dimenticate è il suo primo libro, per il quale ha ottenuto ottime
recensioni e numerosi premi. Il suo sito: www.ruiyanxu.com
Titolo: Allison corre nel buio
Autore: Carol O'Connell
Editore: Piemme
Pagine: 476
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,50 €
Autore: Carol O'Connell
Editore: Piemme
Pagine: 476
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,50 €
«Lo zio si è trasformato in un albero.» Non sono solo le sue parole a
fare di Coco una bambina strana. I tratti del viso insoliti, un sorriso
fin troppo generoso, si aggira da sola per Central Park con indosso una
maglietta macchiata di sangue. Eppure il senso di quella frase diventa
chiaro quando la polizia ritrova il corpo dello zio Red, a cui qualcuno
ha riservato un trattamento particolarmente sadico: legato, chiuso in un
sacco, lo ha issato a un ramo, per destinarlo a una morte lenta e
dolorosa. L’agente Kathy Mallory, appena rientrata all’Unità Crimini
Speciali dopo tre mesi di sospensione, si prende a cuore la sorte della
ragazzina. Persino lo sguardo di ghiaccio con cui tiene a bada colleghi
strafottenti e individui della peggior specie si scioglie davanti a
quella creatura indifesa. È il legame silenzioso che unisce gli spiriti
affini, e Kathy, che ha conosciuto un’infanzia di abbandono, sa che è
quella la sua arma migliore per condurre le indagini. Quando intuisce
che la mente confusa della piccola chiama “zio” un uomo che,
approfittando della sua ingenuità, l’aveva attirata a sé con le peggiori
intenzioni, Mallory è certa che Coco sia una testimone chiave per
arrivare al colpevole. Una testimone ancor più preziosa quando altre due
persone vengono ritrovate nelle stesse condizioni. Il legame tra le
vittime è una storia crudele di segreti, ricatti e violenze iniziata
quindici anni prima. Forse è proprio lì che Kathy deve iniziare a
cercare le risposte di cui ha bisogno. Scavare nel passato non le ha mai
fatto paura. Fino ad ora.
Carol O'Connell, nata nel 1947, ha studiato arte e ha vissuto per anni dipingendo e
lavorando come correttrice di bozze. A 46 anni ha pubblicato il suo
primo thriller, Mallory non sapeva piangere, inaugurando la serie che ha
come protagonista l’agente Kathy Mallory. È oggi considerata una delle
regine del thriller e con Allison corre nel buio è al suo dodicesimo
libro.
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