Recensione: LA SCUOLA E' BELLA di Gisella Donati

Titolo: La scuola è bella
Autore: Gisella Donati
Editore: Rizzoli
Pagine: 168
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €

Primavera 2008: il ministro dell’Istruzione telefona a una maestra elementare per complimentarsi della lettera che i suoi alunni le hanno spedito chiedendo di non mandarla in pensione come previsto dalla legge. “Vorremmo informarla” le hanno scritto gli alunni di una quarta elementare romana, “che la nostra maestra di italiano, storia, geografia, immagine, musica, Gisella Donati, l’anno prossimo deve andare in pensione. Noi gentile Ministro le chiediamo di farla rimanere con noi fino alla quinta, anche se ha quasi settanta anni, perché quando insegna non è vecchia.” Parte da qui il racconto di quarant’anni di scuola pubblica: dalla Sardegna, dove appena ventenne Gisella si trasferisce con il marito, ed è costretta a raggiungere le scuole più isolate della regione attraversando distese di neve a bordo di una Cinquecento o a dorso d’asino; alle periferie romane, dove vive esperienze con bambini problematici o portatori di handicap, fino alla cattedra in provincia di Roma. In mezzo, una miriade di storie, di facce, di ricordi belli e brutti, ma con un unico filo conduttore: l’amore per l’insegnamento e il coraggio raro e commovente di ammettere che, nonostante tutto, la scuola è bella.

RECENSIONE (a cura di Sonia)
Un magnifico esempio di come semplicità e genuinità del linguaggio possano rendere GRANDE un libro.  "La scuola è bella", narrato in prima persona da Gisella Donati (l'insegnante in servizio più anziana d'Italia), ripercorre l'esistenza personale e lavorativa della maestra e, al tempo stesso, i cambiamenti delle realtà scolastiche italiane.
 
La narrazione si apre con la telefonata del Ministro Gelmini che si complimenta con Gisella Donati per la lettera inviatale dagli alunni della IV A, l'intento del messaggio è far rimanere al loro fianco la maestra prima che quest'ultima vada in pensione. Da questo punto di partenza la Donati narra la sua vita professionale e personale. 
Il libro offre: ricordi dell'ormai lontano passato (precariato, spostamenti nelle varie realtà italiane, stipendi di cinquemila lire), momenti d'intensa  complicità tra colleghi (interscambio positivo spesso assente nelle realtà scolastiche), complesse relazioni con le famiglie degli alunni, emozioni donate da bambini che hanno lasciato un segno nel cuore dell'insegnante, spunti metodologici e didattici, e... chi più ne ha più ne metta! Un libro in cui emerge la chiarezza comunicativa dell'insegnante che grazie ad un'efficace sintesi riesce a prendere in considerazioni vari aspetti chiudendo ogni singolo anello ed incastrandolo a quello successivo.
 
Questa è la "tipologia" di maestra di cui vogliamo sentir parlare in una società in cui spesso ci si concentra troppo sull'incompetenza.
Vogliamo leggere di una maestra-forza capace di affrontare le quotidiane difficoltà in cui s'inciampa inevitabilmente nelle scuole, di una maestra che però è pronta a rialzarsi, che sfida bufere e strade dismesse pur di raggiungere il luogo di lavoro a qualsiasi costo, una maestra pronta a far valere con rispetto ed umiltà ciò in cui crede.
Vogliamo pensare ad una maestra-amore capace di entrare nel cuore dei propri  scolari e di restarvi per sempre, che prende in carico i suoi alunni per la voglia di stare vicino a loro, che non abbandona i più bisognosi d'aiuto, che non gioisce quando li vede cambiare scuola ma che se ne rattrista come se fosse la sconfitta di una battaglia personale e sociale.
Ci piace riflettere su una maestra-architetto pronta a progettare grandi case di apprendimento con solide fondamenta, creativi ed innovativi metodi educativi e didattici, strategie efficaci, non magiche né misteriose.
 
Credo che questo libro valga molto più di quelle inutili ore di tirocinio indiretto per formare insegnanti sulla base di leggi che potrebbero essere proficuamente studiate con un esame a sé stante. Il libro è ricco di esempi pratici che fanno riflettere su come una vera insegnante dovrebbe agire, a volte, anche sbagliando. Questo libro potrebbe essere letto come un auto-elogio della scrittrice alla propria carriera da insegnante. Non è così, "La scuola è bella" è semplicemente un inno alla scuola in tutte le sue sfaccettature, lungo il tempo e lo spazio, un luogo che motiva e che dona felicità, che regala soddisfazioni agli insegnanti, sì, ma solo dopo che gli alunni abbiano raggiunto significative vittorie.
 
Una storia che fa pensare, sorridere, commuovere. Un racconto che fa capire che una maestra non sarebbe nulla senza le emozioni dei suoi alunni, quegli alunni a cui, la Donati, dedica questa sua piccola grande storia. 

GISELLA DONATI (Roma 1938) ha insegnato per quarant’anni, durante i quali ha visto cambiare il nostro Paese e la scuola. Quando è andata in pensione, era la maestra più anziana d’Italia. 


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