Titolo: Non lontano da qui
Autore: Francesca Avanzini
Editore: Lapis
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 12,90 €
Autore: Francesca Avanzini
Editore: Lapis
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2025
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Acquista su Amazon: https://amzn.to/4jGPucE
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Il protagonista, Mino, è un ragazzo di tredici anni che fatica ad accettare la morte della nonna Celina, medico impegnato in missioni umanitarie. Il dolore lo isola, rendendo difficile per lui affrontare la quotidianità. L'arrivo di Luce, una nuova compagna di classe dai modi eccentrici e appassionata di poesia e natura, porta una ventata di novità nella sua vita. Nonostante iniziali episodi di bullismo da parte delle compagne, Luce riesce, anche grazie al supporto di Mino, a integrarsi e a instaurare con lui un legame profondo. La professoressa Saracchi assegna alla classe un compito speciale: scoprire la storia del quartiere attraverso testimonianze dirette. Durante questa ricerca, Mino si imbatte in una targa commemorativa dedicata a Salvatore Principato, maestro elementare e antifascista ucciso dai fascisti nel 1944. Curioso di saperne di più, si rivolge a Leandro, il libraio-cartolaio della zona, che gli racconta la vicenda di Principato. Questa scoperta spinge Mino a riflettere sulle scelte della nonna e sul significato del coraggio e dell'impegno civile.
Il romanzo affronta temi profondi come l'elaborazione del lutto, l'amicizia, il bullismo e l'importanza della memoria storica. Attraverso la figura di Mino, il lettore è guidato in un percorso di crescita personale e di scoperta del valore dell'impegno civile. Il romanzo intesse la Resistenza del passato e quella del presente, mostrando come la memoria storica possa influenzare le scelte e i valori delle nuove generazioni. L'autrice fa scoprire ai giovani lettori la figura di Salvatore Principato, maestro, socialista e resistente antifascista siciliano, attivo nella Milano degli anni ’30 e ’40. Decorato nella Prima Guerra Mondiale, si distinse per coraggio anche nella lotta clandestina contro il regime. Partecipò a Giustizia e Libertà, stampando materiale sovversivo e aiutando altri antifascisti. Arrestato e torturato dalle SS, fu fucilato il 10 agosto 1944 in Piazzale Loreto come rappresaglia nazifascista. È oggi ricordato come simbolo di coraggio civile e impegno per la libertà. "Non lontano da qui" quindi, promuove l'educazione alla cittadinanza, incoraggiando i giovani lettori a interrogarsi sul proprio ruolo nella società e sull'importanza di valori come la solidarietà, la giustizia e la partecipazione attiva. La figura della professoressa Saracchi, che guida gli studenti alla scoperta della storia locale, rappresenta l'importanza di un'educazione che va oltre i libri, stimolando la curiosità e il senso critico. Lo stile narrativo è semplice e coinvolgente, adatto a un pubblico giovane, ma capace di toccare corde emotive anche negli adulti. In sintesi, Non lontano da qui è un romanzo che, attraverso la storia di Mino e Luce, affronta tematiche profonde e attuali, offrendo ai giovani lettori strumenti per comprendere sé stessi e il mondo che li circonda. Un libro che invita alla riflessione e al dialogo, sottolineando l'importanza della memoria, dell'empatia e dell'impegno personale.
Il protagonista, Mino, è un ragazzo di tredici anni che fatica ad accettare la morte della nonna Celina, medico impegnato in missioni umanitarie. Il dolore lo isola, rendendo difficile per lui affrontare la quotidianità. L'arrivo di Luce, una nuova compagna di classe dai modi eccentrici e appassionata di poesia e natura, porta una ventata di novità nella sua vita. Nonostante iniziali episodi di bullismo da parte delle compagne, Luce riesce, anche grazie al supporto di Mino, a integrarsi e a instaurare con lui un legame profondo. La professoressa Saracchi assegna alla classe un compito speciale: scoprire la storia del quartiere attraverso testimonianze dirette. Durante questa ricerca, Mino si imbatte in una targa commemorativa dedicata a Salvatore Principato, maestro elementare e antifascista ucciso dai fascisti nel 1944. Curioso di saperne di più, si rivolge a Leandro, il libraio-cartolaio della zona, che gli racconta la vicenda di Principato. Questa scoperta spinge Mino a riflettere sulle scelte della nonna e sul significato del coraggio e dell'impegno civile.
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Francesca Avanzini è nata e cresciuta a Milano. Laureata in Lettere moderne all’Università di Pavia, ha studiato e lavorato a Parigi, città alla quale è rimasta molto legata. Oggi vive a Milano con la sua famiglia e si occupa di progetti digitali per la scuola. Appassionata di cinema, cucina e lettura ad alta voce, ama scrivere e camminare. Non lontano da qui è il suo primo romanzo.