Recensione: Fatal Agents (2008)

GENERE: Drammatico, Guerra, Storico
REGIA: Jean-Paul Salomé
SCENEGGIATURA: Jean-Paul Salomé, Laurent Vachaud
ATTORI: Sophie Marceau, Julie Depardieu, Marie Gillain, Déborah François, Moritz Bleibtreu, Maya Sansa, Julien Boisselier
FOTOGRAFIA: Pascal Ridao
MUSICHE: Bruno Coulais
PRODUZIONE: Les Chauves-Souris
DISTRIBUZIONE: One Movie
PAESE: Francia 2008
DURATA: 112 Min
FORMATO: Colore

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Louise (Sophie Marceau), membro della resistenza francese, dopo l'uccisione del marito durante una missione di sabotaggio, viene reclutata dalla SOE (Special Operations Executive), un’unità speciale voluta da Churchill per intervenire in luoghi caldi della seconda guerra mondiale al fine di rallentare l’avanzata tedesca, mediante il fratello Pierre (Julien Boisselier). A Louise viene affidato il compito di recarsi in Francia per recuperare una spia inglese (un geologo), prima che confessi informazioni importanti sul D-Day, insieme ad altre tre donne: la ballerina Suzy (Marie Gillain), la specialista in esplosivi Gaelle (Déborah François) e la prostituta Jeanne (Julie Depardieu). Una volta in Francia, dopo il recupero dell'uomo, la squadra verrà catapultata in una nuova missione suicida: uccidere a Parigi il colonnello Karl Heindrich (Moritz Bleibtreu), l'unico membro dell'alto comando tedesco a sospettare un imminente attacco in Normandia. Ci riusciranno? Questo dovete scoprirlo da soli.


Fatal Agents è un omaggio che il regista Jean-Paul Salomé, ha voluto fare a tutte le donne che hanno combattuto nella resistenza per liberare il loro Paese. E anche se la storia è romanzata, la protagonista, magistralmente interpretata da Sophie Marceau, ha partecipato realmente alla SOE, ricevendo tutti gli onori al termine del conflitto. Fatal Agents, quindi, come Bastardi senza gloria mischia fiction e storia reale, ma Jean-Paul Salomé, a differenza del maestro Tarantino, punta soprattutto a restituire un ritratto sincero ed emozionale delle donne impegnate nella resistenza, cogliendone forza e fragilità, paura e coraggio. Un risultato ottenuto grazie alla buona ed intensa prova attoriale delle protagoniste, Sophie Marceau su tutte.


Un film che si sviluppa in modo lineare, ricordando le pellicole spionistiche del passato, senza grandi effetti speciali e con qualche pecca nelle scene d'azione, ma che riesce a catturare l'attenzione dello spettatore con un ritmo adeguato e la giusta tensione narrativa. Una storia in cui non mancano suspense e continui colpi di scena. Da sottolineare anche i costumi, per i quali il film ha ricevuto la nomination ai César 2009, e l'ottima ricostruzione del clima di incertezza, tensione e attesa che regnava a Parigi nel 1944 durante l'occupazione Nazista.


Un buon film che si può tranquillamente vedere per passare due ore in compagnia di una storia sincera, emozionante ed appassionante, senza avere grandissime aspettative.

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