Festival Internazionale del Film di Roma: tutta la giuria di Concorso, due nuovi film Fuori Concorso

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA

Completata la giuria che assegnerà i premi ai film in concorso: Jeff Nichols (Presidente) sarà affiancato da Timur Bekmambetov, Valentina Cervi, Edgardo Cozarinsky, Chris Fujiwara, Leila Hatami, P.J. Hogan

Al Festival due nuovi film Fuori Concorso: Black Star di Francesco Castellani e Tom le Cancre di Manuel Pradal

Il direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato i componenti della giuria che assegnerà i premi ai film in concorso nella settima edizione (9 – 17 novembre, Auditorium Parco della Musica): accanto al presidente Jeff Nichols (Stati Uniti), il regista e sceneggiatore di Shotgun Stories, Take Shelter e Mud, troviamo il regista e produttore russo di origine kazaka Timur Bekmambetov, l’attrice italiana Valentina Cervi, il critico cinematografico e direttore di festival statunitense Chris Fujiwara, l’attrice iraniana Leila Hatami, il regista australiano P.J. Hogan e lo scrittore e regista argentino Edgardo Cozarinsky. La giuria attribuirà il Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film, il Premio per la migliore regia, il Premio Speciale della giuria, il Premio per la migliore interpretazione maschile, il Premio per la migliore interpretazione femminile, il Premio a un giovane attore o attrice emergente, il Premio per il migliore contributo tecnico, il Premio per la migliore sceneggiatura.
Al programma del Festival si aggiungono due nuovi titoli Fuori Concorso, un vero e proprio “pomeriggio per famiglie” pensato per l’ultimo giorno del Festival, sabato 17 novembre: i due film sono Black Star di Francesco Castellani e Tom le Cancre di Manuel Pradal. Il primo, ambientato a Roma, è la storia emozionante della squadra di calcio di rifugiati "Liberi Nantes Football Club", mentre Tom le Cancre è una sorta di Peter Pan moderno, uno spaccato poetico e visionario del momento in cui un gruppo di ragazzi varca la soglia che separa l'infanzia dall'adolescenza.     

I COMPONENTI DELLA GIURIA

Il presidente della giuria
Jeff Nichols
Regista e sceneggiatore, Jeff Nichols nasce nel 1978 e cresce a Little Rock, in Arkansas. È considerato uno dei più promettenti autori statunitensi della nuova generazione. Il suo debutto cinematografico, Shotgun Stories, presentato al Festival di Berlino nel 2007, vince il Premio della giuria FIPRESCI alla Viennale 2007 e il Gran Premio della giuria al Festival di Austin. Il suo secondo lungometraggio, Take Shelter, è stato presentato nella sezione Dramatic Competition del Sundance Film Festival 2011 e ha vinto il Grand Prix e il Premio FIPRESCI alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2011. Mud, il suo ultimo film, ha debuttato lo scorso maggio in concorso al Festival di Cannes. Ad oggi Nichols è il più giovane regista nella storia del Festival di Cannes a concorrere per la Palma d’Oro.

Timur Bekmambetov
Timur Bekmambetov nasce nel 1961 a Guryev, nella Repubblica Socialista Sovietica del Kazakistan. Si diploma in scenografia teatrale e cinematografica. Inizia la sua carriera di regista e produttore in Russia con pluripremiati spot pubblicitari e videoclip. Il 1994 vede il suo debutto cinematografico alla regia con il film Peshavar Waltz (Escape from Afghanistan), remake per Roger Corman della sua produzione di culto The Arena. Da allora, dirige e produce più di quindici film in Russia e negli Stati Uniti, tra cui I guardiani della notte e I guardiani del giorno, che contribuiscono al suo debutto hollywoodiano alla regia di Wanted - Scegli il tuo destino e del più recente La leggenda del cacciatore di vampiri. Nel 2012 ottiene il riconoscimento "Filmmaker of the Year" dalla National Association of Theatre Owners (nota organizzazione commerciale con sede negli Stati Uniti i cui membri sono proprietari di sale cinematografiche).

Valentina Cervi
Debutta nel 1988, dodicenne, con una piccola parte in Mignon è partita di Francesca Archibugi. Nel 1996 recita con Nicole Kidman e John Malkovich in Ritratto di signora di Jane Campion. Nel 1997 ha il primo ruolo da protagonista nel film Artemisia. Passione estrema di Agnès Merlet. Dal 1999 divide la sua carriera tra Francia, Inghilterra e Italia lavorando con registi del calibro di Mike Figgis (Hotel), Peter Greenaway (la trilogia Le valigie di Tulse Luper), Pupi Avati (La via degli angeli), Sergio Rubini (L’anima gemella), Spike Lee (Miracolo a Sant’Anna), Cary Fukunaga (Jane Eyre). Nel 2012 è Salomè Agrippa nella serie tv vampiresca True Blood. Ha appena finito di girare il nuovo film di Rubini Mi rifaccio vivo ed è attualmente impegnata nella serie Borgia nel ruolo di Caterina Sforza.

Edgardo Cozarinsky
È uno scrittore e regista argentino di origine ucraina. Nasce a Buenos Aires nel 1939. Studia letteratura e frequenta rinomati autori come Borges, Bioy Casares e Silvina Ocampo. Inizia la carriera da giornalista e scrive su riviste cinematografiche spagnole e argentine. All'inizio degli anni '70 gira il suo primo film, o Puntos suspensivos, che lo fa conoscere come autore nei festival europei e nordamericani. In seguito si trasferisce a Parigi dove si occupa di film di finzione e cinema saggistico mescolando il materiale documentario alle sue riflessioni personali (La Guerre d’un seul homme). Negli stessi anni continua a dedicarsi alla scrittura: il suo saggio Borges y el cine (1974) viene tradotto in molte lingue e nel 1985 scrive Vudù urbano che mescola narrativa e saggistica. Dirige i lungometraggi Guerreros y cautivas (1989), western “sudista” girato in Patagonia, Le Violon de Rothschild (1996) e Fantômes de Tanger (1997). Nel 2001 pubblica La novia de Odessa che lo consacra definitivamente come scrittore internazionale. Negli ultimi anni esplora nuovi territori, scrive il progetto teatrale Squash (2005), la mini-opera Raptos e il libretto per opera da camera Ultramarina (2008) oltre ai film Tango-Désir (2002), Crepuscolo rojo (2003), Apuntes para una biografia immaginaria (2010) e Nocturnos (2011).

P.J. Hogan
P.J. Hogan si è diplomato all’Australian Film, Television and Radio School, dove ha scritto, diretto e montato il cortometraggio Getting Wet, vincitore di due premi AFI, tra cui quello per il miglior cortometraggio. Nel 1994 esordisce con un lungometraggio, Le nozze di Muriel (Muriel’s Wedding), di cui è anche sceneggiatore. Il film, proiettato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, è stato accolto con una standing ovation e ha vinto quattro premi AFI, tra cui quello per il miglior film e per la migliore attrice protagonista. Nel 1996 ha consacrato il suo successo con My Best Friend’s Wedding (Il matrimonio del mio migliore amico), interpretato da Julia Roberts e Rupert Everett, che all’epoca ha segnato il record di incassi per una commedia. In seguito ha diretto Unconditional Love (Insieme per caso, 2002), una versione live action di Peter Pan (2003) e Confessions of a Shopaholic (I Love Shopping, 2009).

Chris Fujiwara
È stato chiamato alla direzione artistica del Festival del Cinema di Edimburgo (Edinburgh International Film Festival) a partire dal gennaio 2012. Chris Fujiwara è anche un apprezzatissimo scrittore, critico cinematografico, giornalista, curatore, autore di opere monografiche su Jerry Lewis, Otto Preminger, Jacques Tourneur; tra le sue più recenti pubblicazioni, l'antologia "Cinema. I 1000 momenti fondamentali". Ha scritto saggi e articoli di cinema per diversi quotidiani, riviste e web-magazine, ha collaborato a numerose antologie e ha tenuto lezioni di Estetica cinematografica e Storia del cinema all'Università di Tokyo, alla Yale University e alla Rhode Island School of Design.

Leila Hatami
Leila Hatami, figlia del leggendario regista iraniano Ali Hatami, è nata a Tehran, dove è tornata dopo gli studi in Svizzera. Anche se è apparsa sul grande schermo in piccoli ruoli nei film del padre durante l’infanzia e in un ruolo nel 1992 in Delshodegan (The Love Stricken), ha fatto il vero ingresso da protagonista nel cinema con Leila di Dariush Mehrjui nel 1996, per il quale ha ricevuto il favore della critica. Ha vinto il premio come migliore attrice al Montreal Film Festival 2002 per il suo ruolo in Istgah-Matrouk (The Deserted Station) di Alireza Raeisian e l’Orso d’argento del 61° Festival di Berlino come miglior attrice per Jodaeiye Nader az Simin (Una separazione, 2011) di Asghar Farhadi. Ha recitato in Mix di Dariush Mehrjui (2000), Ertefae Past (Low Altitude, 2002) di Ebrahim Hatamikia, Sima-ye zani dar doordast (Portrait of a Lady Far Away, 2005) di Ali Mosaffa, Shirin di Abbas Kiarostami (2008), Aseman-e mahboob (What a wonderful life or Lovely Sky, 2009) di Dariush Mehrjui.
 
I DUE NUOVI FILM FUORI CONCORSO

Black Star
di Francesco Castellani, Italia, 2012, 107’
Quattro amici italiani trentenni gestiscono una squadra di calcio di rifugiati politici. Quando in  pieno Agosto ottengono in gestione un vecchio campo di calcio abbandonato nel quartiere Pietralata a Roma, si trovano a sostenere l'opposizione di un gruppo di abitanti che fondano un Comitato di Quartiere e rivendicano l'uso del campo. Un abile avvocato ottiene un'ordinanza di sgombero del campo e, pur di non rinunciare al proprio sogno, i ragazzi della squadra reagiscono barricandosi all'interno del campo per quattro giorni, fino ad un imprevedibile epilogo durante la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Black Star racconta una storia di relazioni umane in bilico tra commedia e tensione che ha come sfondo una disputa di quartiere per la gestione di un campo di calcio: una vera e propria "guerra tra poveri", che è anche una scoperta dell'Altro. Il film è lo sviluppo del documentario Liberi Nantes Football Club, firmato dallo stesso Castellani, sul campionato di calcio di terza categoria disputato a Roma nella stagione 2008/2009 dalla prima squadra interamente composta da rifugiati politici e richiedenti asilo. Il documentario racconta storie di vita e di migrazione, di integrazione e scambio tra un appassionato gruppo di italiani, fondatori della squadra, e i ragazzi calciatori provenienti dall'Africa, dall'Afghanistan, dal Sudamerica e dall'Asia, uniti da un sogno di libertà e diritti civili da conquistare.
Con Black Star, il regista firma il suo primo lungometraggio di fiction dopo aver realizzato numerosi documentari e reportage per le principali reti televisive italiane. Castellani ha inoltre girato l’episodio “Terni” nel film collettivo dal titolo Frammenti di un discorso democratico. Locating Little Wing, documentario del 2006 ambientato in Ghana, ha ricevuto il Primo Premio all’Ischia Film Festival. Un documentario che mescola il linguaggio dell'inchiesta sociale, la cronaca e un esperimento di destrutturazione del reality televisivo per raccontare che un altro calcio, lontano dal business e dai media, è possibile.

Tom le Cancre
di Manuel Pradal, Francia, 2012, 90’
Un'anti-favola nel segno di Jacques Demy e Jean Cocteau, libera reinvenzione del mito di Huckleberry Finn con una strizzata d’occhio a Peter Pan. Un gruppo di bambini si ritrova, dopo la morte apparente della maestra, a girovagare in una foresta dove vivono e si aggirano personaggi bizzarri. Costruito come un girotondo surreale, il film è stato musicato e prodotto da Carlo Crivelli, celebre compositore italiano per il cinema. Tom le Cancre offre un ritratto poetico e visionario del momento in cui si varca la soglia che separa l'infanzia dall'adolescenza. Manuel Pradal, il regista francese di Ginostra, si è fatto conoscere a Venezia con il film Marie Baie des Anges (Maria della Baia degli Angeli), interpretato da una giovanissima Vahina Giocante. Autore con una filmografia importante ma risolutamente “indie”, ha lavorato con interpreti del calibro di Harvey Keitel, Emmanuelle Beart, Andie MacDowell e ha scoperto Roxane Mezquida.

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