Recensione: SE TI ABBRACCIO NON AVERE PAURA di Fulvio Ervas

Titolo: Se ti abbraccio non avere paura
Autore: Fulvio Ervas
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,00 € 


Andrea è un ragazzo autistico di diciassette anni, consapevole della propria malattia e incapace di rompere il muro invisibile che lo circonda. Franco, il padre di Andrea, è consapevole dei problemi del figlio ma proprio non vuole rassegnarsi all'idea di non riuscire a stabilire un contatto; a comprendere, in qualche modo, il suo "mondo". Per questo decide di intraprendere un lungo viaggio con il figlio, nonostante la contrarietà di medici ed amici, preoccupati per le mille difficoltà di gestione di un ragazzo intimamente legato alle proprie attività routinarie, ripetitive e stereotipate. Un viaggio on the road prima in moto, tagliando l'America da Miami a Los Angeles, e poi in auto dal Messico a Panama, fino in Brasile. Un viaggio ricco di incontri e di scoperte che servirà ad entrambi per conoscersi meglio e rafforzare, ancora di più, un legame più forte di qualsiasi barriera.

Fonte: http://www.andreaantonello.it
Ho finito di leggere questo libro proprio in concomitanza con la notizia della strage della scuola elementare di Newtown, costata la vita a 26 persone (tra cui 20 bambini). Una strage compiuta da un ragazzo, Adam Lanza, probabilmente affetto dalla sindrome di Asperger, una forma lieve di autismo. E una delle cose che mi ha maggiormente colpito, ma non sorpreso, è stato lo stupore generale della comunità di fronte al gesto folle di un ragazzo ritenuto riservato, intelligente, che fino a quel momento aveva fatto di tutto per evitare di essere notato e stringere relazioni sociali. Ecco allora mi sono chiesto come mai stupirsi del gesto folle e non chiedersi, in tempi non sospetti, il perchè qualcuno senta il bisogno di apparire invisibile al mondo. E se può bastare una diagnosi a giustificare l'assenza delle istituzioni e l'indifferenza della comunità.

Fonte: http://www.andreaantonello.it
Per carità semplici domande che, seppur in nessuno modo possono giustificare o spiegare il gesto folle di un killer, si collegano in modo diretto alle tematiche del romanzo. Nella volontà di Franco, infatti, c'è tutta la voglia di provare a compredere una "macchina imperfetta", un "mondo" a parte; le "regole" e i "meccanismi" che inducono Andrea a rifugiarsi dentro gesti ripetitivi e apparentemente incomprensibili. Ma soprattutto il desiderio paterno di non lasciare solo un figlio che, involontariamente, è costretto ad allontanarsi da un mondo ostile nei confronti della diversità. Una diversità che Andrea manifesta subito abbracciando o toccando la pancia di persone sconosciute (da qui il titolo del libro), o semplicemente ponendo in essere altri comportamenti anomali.

Fonte: http://www.andreaantonello.it
Ed ecco quindi che il viaggio diventa la metafora di un percorso che il padre compie con e verso il figlio, attraversando paesaggi affascinanti, misteriosi e a volte pericolosi; realtà brulicanti di un'umanità variegata ma estremamente solidale. Una susseguirsi di incontri brevi, personaggi appenna accennati, che tuttavia contribuiscono ad arricchire e rendere speciale ogni tappa del lungo e articolato percorso.

Fulvio Ervas attraverso una prosa semplice e raffinata contribuisce a rendere ancora più speciale una straordinaria storia vera, regalandoci un romanzo intenso ed emozionante, mai banale, che invita a riflettere sulla necessità di provare a comprendere e fare un passo verso la diversità, non fermandosi ad aspettare "cure" miracolose o, peggio ancora, adottando un atteggiamento di completa indifferenza o facile rassegnazione.

Uno dei libri più belli del 2012. Assolutamente da non perdere!

L'AUTORE 
Fulvio Ervas è nato nell'entroterra veneziano il 23 luglio 1955, senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall'uomo, si laurea in scienze agrarie, con un'inquietante tesi sulla "Salvaguardia della mucca Burlina". Insegna Scienze Naturali nell'Impero della pubblica istruzione, e di questo ci racconta in Follia docente, ma è assediato da altre storie. In treno, nell'orto, vicende e personaggi gli si affollano in testa, e non gli danno pace finché non si sentono in salvo su una pagina. Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001) e Succulente. Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c'è prosecco c'è speranza e L'amore è idrosolubile narrano le curiose indagini dell'ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano. Fulvio Ervas vive nella campagna di Treviso con la famiglia e una squadra compatta di animali domestici.

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