Sotto il nome del Cardinale; Il grande mare dei sargassi e altre novità Adelphi in libreria da aprile

Titolo: Sotto il nome del Cardinale
Autore:
Edgardo Franzosini
 
Editore: Adelphi
Pagine: 169
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


Ripamonti, chi era costui? Un nome che alle orec­chie dei più non dice granché; o forse risveglia una vaga eco, persa nella nebbia dei ricordi scolastici: una delle fonti dei Promessi sposi – in verità, come sco­pri­remo, la prima e la più importante. In­curiosito da quella che gli ap­pa­riva quasi una damnatio memoriae, Franzosini ha comin­ciato a indagare sui reali motivi per i quali, dopo essere stato un protégé di Federico Borromeo – che lo no­minò Dottore del­l’Ambrosiana e lo accolse nel palazzo arci­ve­scovile –, il presbitero-storico abbia subìto, pro­prio da parte del Cardinale, una «fiera per­secuzione», co­stata quat­­tro anni di carcere duro.
Scavando negli archivi, spulciando fra i testi, rileggendo ogni sorta di docu­menti, Franzosini ci svela a poco a poco una verità diver­sa da quella del­le carte proces­suali, che parlano di magia e stre­go­neria, libri proibiti e insubordi­­nazione (e ac­cennano persino al «peccato nefando» di sodo­mia): che al­l’origine di tutto ci sia (come scri­ve dal car­cere lo stes­so Ripa­mon­ti) un «fatto mirabi­le, in­cre­di­bi­le», o piut­tosto «or­ribil e atroce», il fatto cioè che esi­sta­no signori i qua­li «aspi­rano a guada­gnarsi fama im­mor­tale con lavori faticati da mani che non sono le lo­ro, ed ai qua­li ap­pongono il proprio no­me». Anche se si tratta di un nome santo come quel­lo dello stesso Federico Bor­romeo. Franzosini conduce la sua inda­gine con ma­no sicura e, con un montaggio perfet­ta­mente conge­gnato, costru­isce un intreccio polifonico in cui con­ver­go­no e si in­tersecano una quantità di sto­rie; e grazie an­che a un tono narrativo leggero e in­si­nu­an­te – con­for­me alla sfuggente materia che cerca di av­vicinare – ci of­fre un denso, affascinante affresco del­la curia ambro­siana nel XVII secolo. 

Titolo: Il grande mare dei sargassi
Autore:
Jean Rhys

Editore: Adelphi
Pagine: 171
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


«C’è in Jane Eyre di Charlotte Brontë un personag­gio minore, ma discretamente inquietante. Il per­sonaggio di una folle reclusa che si dice sia una bella ereditiera creola. Jean Rhys ha avuto l’idea di rico­struire la vita di una simile ombra labile e confu­­sa prima dell’arrivo in Inghilterra. Una idea può es­sere buona o cattiva ... a se­conda dell’esecu­zione. Ora l’esecuzio­ne di Jean Rhys è straordi­naria, un ro­manzo avvele­nato di fa­scino, squili­brato di passioni, con­dan­nato e riscat­tato dalla magia ... Scacciata dal suo paradiso di Coulibri, Antoinette affronta un tra­gico e tu­mul­­tuoso destino d’amore e follia pro­prio perché di tale tragicità e tumultuosità è con­vinta lei per pri­ma. O, facciamo, per seconda. Per prima ne è con­vinta Jean Rhys che con mano im­placabile e de­li­cata, com­plice e spietata sospin­ge la sua ero­ina a bru­ciare e consumarsi nello straor­dinario ro­manzo che è Il grande mare dei sar­gassi sino a ridursi al­l’om­bra labile e confusa di un per­sonaggio mi­nore del­lo straordinario romanzo che è Jane Eyre di Charlotte Brontë». Oreste Del Buono

Titolo: Quartetto
Autore:
Jean Rhys
 
Editore: Adelphi
Pagine: 172
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 16,00 €


Marya, giovane inglese sposata con il polacco Stephan, si sente, per la prima volta nella sua vita, «molto vicina a essere felice». Ed ecco che, da un giorno all’al­tro, il marito finisce in galera lasciandola senza un soldo né un amico al mondo. L’agognata felicità assume allora per un istante le sembianze di Heidler, facoltoso mercante d’arte, che però la trascina – sotto gli occhi compiacenti e maligni del­la moglie – in una lunga, torpida osses­sione. Sullo sfondo di una Parigi mai così crudele, in una Rive Gauche ingan­nevol­mente romantica e mondana, Marya finisce per trovarsi avviluppata in un tor­mentoso ménage à trois; e quando, con un palpito di disperata onestà, prova a lacerare il velo delle apparenze, com­prende che in quell’irrespirabile bohème i codici sociali pesano quanto e più che altrove. Schiacciata fra l’anelito a una vita rispettabile e la realtà obbligata del demi-monde, si scopre così condannata senza appello all’«esistenza grigia, spaventosa, dei derelitti»: un mondo irreale e al tem­po stesso terribilmente concreto, fatto di sordidi caffè e grame camere d’albergo, dove è impossibile trovare scampo alla tragica ineluttabilità della vita.

Titolo: Imperi dell'Indo. La storia di un fiume
Autore:
Alice Albinia
 
Editore: Adelphi
Pagine: 493
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 30,00 €


Imperi dell’Indo è il resoconto dell’audace viaggio solitario lungo il «Fiume dei Fiumi», dalla foce alla sorgente, compiuto da Alice Albinia a ventinove anni: più di tremila chilometri attraverso paesi, panorami e popoli osservati con sguardo empatico, in un pellegrinaggio avventuroso fra tribù pashtun e fuoricasta metropolitani, santuari sufi e fondamentalisti islamici, fitto di incontri con memorabili personaggi il cui destino è fatalmente intrecciato a quello del grande fiume. Le sue rive «hanno attratto con­quistatori assetati. Qui nacquero alcune delle prime città al mondo; la più antica letteratura sanscrita dell’India ebbe il fiu­me al suo centro; i santi predicatori del­l’I­slam peregrinarono lungo il suo corso». Un itinerario controcorrente e insieme a ritroso nel tempo – dal presente travagliato del Pakistan ai fasti dell’impero britannico, dalle conquiste dei sultani afghani ad Alessandro Magno, dall’epoca dei Veda a quella della misteriosa civiltà di Mohenjodaro –, raccontato con una scrittura lieve e incisiva in un libro che è insieme romanzo di viag­gio e indagine storica, trattato di geografia umana e lucida riflessione sul subcontinente indiano di oggi. 

Titolo: Il caso
Autore:
Joseph Conrad
 
Editore: Adelphi
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 20,00 €


In Giovinezza, in Lord Jim e in Cuore di tenebra Charles Marlow aveva raccontato le vicende di personaggi annientati dal­l’in­contro con il destino. Ma in questo libro Joseph Conrad gli affida un compito ancora più delicato, e per molti versi estremo: raccontare direttamente il destino, o meglio il puro e semplice caso, una forza «assolutamente irresistibile, per quanto si manifesti spesso in forme delicate, quali ad esempio il fascino, reale o illusorio, di un essere umano». Il caso è la storia di Flora de Barral, giovanissima figlia di un banchiere rovinato dalla speculazione (dopo avere a sua volta rovinato migliaia di investitori): finendo in carcere questi fa della ragazza una diseredata, senza altro diritto che la compassione. Ed è la storia di come questa creatura esile, silenziosa e ostinata lotti per resistere al­l’«infatuazione del mondo», e alle attenzioni «di persone buone, stupide, coscienziose». Di come la devozione di un uomo, il capitano Anthony, le sembri all’im­provviso una salvezza possibile. Di quello che un lungo viaggio in mare può nascondere, e un matrimonio può rivelare. E della tragedia cui tutto ciò, inevitabilmente, conduce. Eppure Il caso è anche un romanzo felice, che per la prima volta conquistò a Conrad schiere di lettori entusiasti: uscito nel 1913, fu il suo unico vero successo popolare. Strano destino, per un libro che è in realtà un lungo e complesso tentativo di rispondere alla domanda che tormenta allo stesso modo Conrad, Marlow e il capitano Anthony: se davvero abbia avuto senso giocarsi tutto pur di afferrare, anche solo per un attimo, «un filo di nebbia».

Titolo: La cagnetta
Autore:
Vasilij Grossman
 
Editore: Adelphi 
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 7,00 €


La fredda ineluttabilità delle leggi del­la vita in tre racconti da ascrivere ai ver­tici della prosa di Grossman.

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