Recensione: LA LUCE DI CLOUDY BAY di Favel Parrett

Titolo: La luce di Cloudy Bay  
Autore: Favel Parrett 
Editore: gran via 
Pagine: 176
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 13,00 €


Recensione a cura di Elvira Chimisso

La Tasmania, un’isola selvaggia e solitaria a Sud dell’Australia, è il teatro di questo romanzo doloroso e travolgente. Tre fratelli, Joe, Miles ed Harry vivono qui insieme al loro padre, un uomo sempre ubriaco e irascibile, che riversa sui figli la sua rabbia e crudeltà, soprattutto sul più piccolo e indifeso, Harry. Il piccolo Harry soffre di mal di mare, non può uscire in mare sulla barca, non sa pescare e non vuole affrontare l’oceano col la tavola da surf, insomma non si fida dell’acqua. Sarà per questo motivo che suo padre è così rabbioso verso di lui o questa rabbia deriva da un devastante segreto riguardante la morte della mamma dei suoi figli?

Romanzo commovente che tratta i temi dell’amore fraterno, della perdita delle persone care, della violenza e delle umiliazioni che a volte i bambini subiscono da parte di un genitore. La scrittura è cosi realistica e trascinante che il lettore riesce a percepire i colori, il vento, la potenza delle onde perfino il dolore delle dita gelate dal freddo dell’inverno. Il paesaggio, la natura selvaggia e a volte violenta, è protagonista fondamentale del libro, fornendo l’ispirazione e addirittura determinando il destino dei tre fratelli. Per chi ama riflettere e commuoversi.

L'AUTRICE
Favel Parrett è nata in Australia nel 1974. La luce di Cloudy Bay, suo romanzo d’esordio, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e dal mondo letterario australiani e ha ottenuto importanti riconoscimenti.

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