ELISABETTA E IL CONTE DI ESSEX di Lytton Strachey, in libreria da marzo

Titolo: Elisabetta e il conte di Essex
Autore:
Lytton Strachey
Editore: Castelvecchi
Pagine: 238
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 17,50 €


Pubblicato nel 1928, il libro è uno dei più celebri e avvincenti racconti della relazione tra Elisabetta I, regina d’Inghilterra, e Robert Devereux, conte di Essex. Il loro rapporto ha inizio nel maggio del 1587, quando lei ha cinquantatré anni e lui è appena ventenne, e si protrae fino al 1601, quando il conte viene mandato sul patibolo con l’accusa di alto tradimento. Cavalleresco e impetuoso, Essex ambiva ad essere qualcosa di più del bellissimo «favorito» della sovrana; ma la sua aspirazione era destinata a infrangersi dolorosamente contro una donna gelosa del proprio potere, che anteponeva la ragione di Stato a tutto, anche all’amore.
In un susseguirsi di scene brillanti, senza mai indulgere all’aneddoto, Strachey descrive l’idillio tempestoso tra la regina e il conte, il gioco serrato di azioni e reazioni sentimentali con il suo epilogo tragico. E sullo sfondo di questa liaison fatale, lo scrittore evoca la galleria di personaggi della corte elisabettiana, protagonisti di un’epoca barocca e crudele, rigogliosa di passioni selvagge: Francis Bacon, Robert Cecil, Walter Raleigh e altri. Elisabetta e il conte di Essex è un grande affresco storico, steso con finezza psicologica e ironia sottile.

Lytton Strachey (Londra, 1880-1932)Scrittore, critico letterario e saggista britannico, appartenente al cosiddetto gruppo di Bloomsbury, è considerato l’iniziatore di una nuova forma di biografia in cui l’intuizione psicologica e l’empatia si combinano con arguzia e irriverenza. Tra le sue opere: Eminent Victorians (1918), Portraits in Miniature (1931), Ermyntrude and Esmeralda (1969); grazie alla biografia Queen Victoria (1921) ha vinto il premio letterario James Tait Black Memorial Prize.

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