Meraviglie lontane; Rosso caldo e altre novità Edizioni E/O in libreria dall'11 giugno

Titolo: Meraviglie lontane
Autore:
Chantel Acevedo
Editore: Edizioni E/O
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,00 €


Cuba, 1963. Maria Sirena, un tempo “lectora” nelle fabbriche di sigari, viene evacuata assieme ad altre donne sotto la minaccia dell’uragano Flora. Per calmare le sue compagne, e per essere certa che la propria storia verrà tramandata, racconta l’incredibile vita di tre generazioni della propria famiglia. Una vita segnata da avvenimenti meravigliosi ma anche da un triste segreto legato al destino del suo unico figlio, Mayito. La storia inizia alla fine dell’Ottocento, ai tempi della guerra d’indipendenza cubana contro la Spagna, quando il padre di Maria Sirena, un ribelle, viene incarcerato e sua moglie Lulu per sopravvivere è costretta a dipendere da altri uomini e farsi trattare da “puta, sucia, descarada, sinverguenza”.
Gli episodi raccontati da Maria Sirena seguono il corso della turbolenta storia cubana e sono pieni di avventure sensuali e sanguinarie, tragedie, gioie momentanee, battaglie, solidarietà, amore e crudeltà, spesso tutte al femminile. Storie avvincenti che si alternano al racconto dei rapporti tra le donne evacuate nel corso dell’uragano del 1963, poco dopo la rivoluzione castrista, quando la minaccia incombente del disastro accende tensioni, rivalità, alleanze, amicizie tra le stesse donne.

Di origini cubano-americane, nata e cresciuta a Miami, in Florida, Chantel Acevedo ha vinto il Latino International Book award con il romanzo Love and Ghost Letters, con cui è stata anche finalista al Connecticut Book of the Year. Il suo secondo romanzo, A Falling Star, ha vinto il Doris Bakwin Award. Insegna inglese alla Auburn University, in Alabama, ed è curatrice della rivista Southern Humanities Review.

Titolo: Rosso caldo
Autore:
Patrizia Rinaldi
Editore: Edizioni E/O
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,00 €

 
Anche nel commissariato di Pozzuoli arriva la primavera piovosa e fredda: il commissario Martusciello rimpiange la capacità di memoria degli anni passati, la sovrintendente Blanca vive una crisi amorosa con l’ispettore Liguori, l’agente scelto Carità è tornato nei suoi silenzi. Dovranno dimenticare le loro irrequietezze per occuparsi di due omicidi; le vittime lavoravano nello stesso ufficio postale di zona, ma questo pare l’unico legame, perché le morti si riferiscono a contesti diversi: spiriti e voyeurismo pseudoartistico da una parte e crimine di rapine e ricatti dall’altra. Intanto Gianni Russo, il padre di Ninì, la figlia adottiva di Blanca, in carcere per aver confessato l’omicidio della moglie, scappa dall’ospedale dove è ricoverato. Cerca Ninì e la fa sprofondare di nuovo nell’incertezza da cui la ragazza si sta liberando. Il rapporto tra Blanca e Ninì si incrina, Russo ferisce gravemente il commissario Martusciello e le vite di tutti si frantumano.

Patrizia Rinaldi vive e lavora a Napoli, dove è nata nel 1960. È autrice di diversi gialli, tra cui ricordiamo Il commissario Gargiulo (Stampa alternativa 1995), Napoli-Pozzuoli. Uscita 14 (Flaccovio editore 2007), Ninetta Ridolfi e gli oggetti affettuosi (Mondadori 2008, primo premio al concorso Profondo giallo 2007). È anche autrice di libri per ragazzi, tra cui Rock sentimentale (El 2011), E poi domani guarisco (Oscar Mondadori 2011, prefazione di Miriam Mafai). Nel 2012 è uscito per le Edizioni E/O Tre numero imperfetto, nel 2013 Blanca.

Titolo: Baci, soldi e sganassoni
Autore:
Sanantonio
Editore: Edizioni E/O
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 8,00 €


Stavolta, il caso vuole che io entri nel mondo del delitto per il Palazzetto dello Sport. Il caso si chiama Téo Jules (nipote di Berù), il quale invece di darsi al ricamo, si è dato alla boxe… e vince anche. Il fatto non mi sorprende, se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori, a questo mondo. Ciò che mi sorprende, invece, è il suicidio di Mario Josephini, il famoso manager della boxe. Stando ai giornali, il poveretto si è gettato dal quinto piano, forse per disperazione. La cosa, potete immaginare, non mi va giù: sono un flic e vedo sempre nero. Ma ecco spuntare nel buio una stella, un pezzo di ragazza che ve la lascio immaginare. Non è polare, ma io cerco di orizzontarmici lo stesso. Invano. La bella scompare, lasciando il divino bestione Berù più morto che vivo. Eccomi di nuovo al buio, dove finisco per inciampare nientemeno che in due cadaveri. A questo punto, ce la metto tutta: il fosforo del mio cervello comincia a far faville. Ci sono!... per buona pace mia e di Pinaud (dimenticavo di dirvi che c’è anche lui) e per la buona salute di Bérurier.

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