Recensione: LA SERVA DI VIENNA di Nora Noir

Titolo: La serva di Vienna
Autore: Nora Noir
Editore: Delos Digital
Pagine: 46
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo ebook: 1,99 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

La serva di Vienna è un racconto erotico di Nora Noir, pubblicato da Delos Book. Un mix esplosivo di emozioni, passione e a tratti trasgressione delle regole dell’alta società. Il genere erotico con cui è stato etichettato il racconto può fuorviare il lettore, poiché spesso ci si ritrova a pensare che libri di questa categoria possano essere volgari, sguaiati e osceni, senza sapere che in realtà i pregiudizi per molte di queste storie sono infondati, ed è il caso di affermare che Nora ha superato eccellentemente i criteri di giudizio di un genere così "additato".

La storia viene narrata da Estrella, terzogenita di Horatio, un nobile spagnolo caduto in disgrazia. Un giorno un amico di famiglia Juan, propone all’aristocratico decaduto di dare in sposa una delle sue figlie a un ricco conte austriaco in cerca di una moglie nobile, anche senza dote. Horatio si anima credendo di poter proporre al conte una delle figlie maggiori, escludendo dalla lista Estrella, donna di carattere espansivo. Lo straniero austriaco, il conte Van Haken, vecchio e grasso, sembra però non apprezzare le proposte di Horatio, riuscendo a storcere il naso difronte alle due figlie. Resta folgorato invece dalla più giovane che viene convinta dal padre a sposarlo e a seguirlo a Vienna, dove sogna una vita all’insegna del lusso, delle feste, delle apparizioni in società. Scoprirà ben presto che questi suoi desideri saranno rinnegati dal suo sposo, dedito ad altre faccende e quasi "annoiato" dall’avere una consorte. Estrella disperata cerca aiuto nella sua famiglia che le nega qualsiasi appoggio, timorosa di perdere il patrimonio appena acquisito. Frustrata, una sera scopre la sua cameriera personale, Brigit, intenta a fare sesso con un uomo, in modo passionale. Inutile dire che va su tutte le furie, comincia ad invidiare la serva, a sentirsi insoddisfatta, inappagata e sfoga la sua delusione per il matrimonio contratto, sulla sua cameriera. In questo frangente le due donne scopriranno però un’attrazione reciproca, che da sfogo alla frustrazione si trasforma in qualcosa di più intenso e serio.

Le protagoniste principali sono ben delineate; le loro emozioni, i loro pensieri più profondi sono descritti in modo minuzioso. La scrittrice da libero sfogo alle menti di Estrella e Brigit senza velare nessun particolare, e dona una forma quasi tangibile ai desideri inconfessati di ognuna. A fare da sfondo a queste scene scottanti vi è una Vienna del 1880 con tanto di accenni all’ambiente, agli usi e ai costumi dell’epoca. Lo stile di Nora Noir risulta graffiante, tagliente, particolare. Riesce a descrivere con "parole pulite" situazioni erotiche e scene bollenti. Dietro questo racconto oltre al gesto carnale, sessuale per così dire, ho intravisto un chiaro messaggio dell’autrice a temi omosessuali, una forte e chiara presa di posizione: il mondo è bello perché vario e se si apprezza l’eroticità tra due etero, lo si può fare anche tra due donne, senza superare i "limiti" dell’indecenza.

Concludo dicendo che è un libro destinato ad un pubblico adulto, diverso dai soliti schemi sessuali a cui siamo stati abituati nell’ultimo anno con Cinquanta sfumature di grigio di E. L. James.

L'AUTRICE
Figlia di una hippie inglese e di un cardiochirurgo italiano, Nora Noir lavora come guida turistica fra Milano e Londra, città dove vive: abita infatti a Bloomsbury in una mansarda piena di spifferi, peli di gatto, quadri a olio incompleti e una manciata di amantivariabili in numero e generea seconda della stagione.Scrive racconti erotici soprattutto quando è triste o incazzata, quindi lo fa spesso, e lo faper due case editrici italiane, una inglese e per se stessa.

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