Recensione: DURA PIOGGIA CADRA'. L'ULTIMA STORIA DI AVALON di Paolo Logli

Titolo: Dura pioggia cadrà. L'ultima storia di Avalon
Autore: Paolo Logli
Editore: Castelvecchi
Pagine: 
384
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,50 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Dura pioggia cadrà propone un meeting tra cultura moderna e mitologia che riuscirà ad appassionare chiunque. La storia è ambientata in una Roma moderna e ha per protagonista il druido Merlino. Quest’ultimo, insieme ad Artù, Parsifal e Lancelot, è sopravvissuto alla caduta di Camelot. Sia allora che durante i tempi moderni, il loro compito non è mutato: proteggere la spada Excalibur, affinché un giorno possa essere impugnata di nuovo da qualcuno degno di quel potere.

Durante sedici secoli però, i quattro protettori non restano fedeli ne alla missione ne a se stessi. Qualcuno smarrisce la propria identità lungo il cammino, qualcun altro lotta contro i suoi stessi compagni, altri cominciano a dimenticare il vero motivo della loro vita eterna; tutto diventa confusionario, disorientante e da una lotta contro un possibile nemico comune, si passa ad una lotta contro se stessi e contro le proprie debolezze. Intanto durante gli anni le minacce diventano sempre più persistenti e Merlino sarà l’unico in grado di rintracciare i suoi compagni e recuperare l’essenza stessa della missione. Le vicende di carattere sovrannaturale, (chicche per gli appassionati della mitologia “merliniana”) si tingeranno di eventi noir e di viaggi in città estere.

I protagonisti risultano originali e indimenticabili. In loro convive una doppia natura: da un lato sono caratterizzati da un animo antico che richiama a grandi echi la tradizione conosciuta di Avalon, insieme a nobili ideali; dall’altro lo scrittore è riuscito a ideare nei personaggi un adattamento moderno, senza creare forzature all’interno dello scritto. Merlino portatore di conoscenza, di magia, chiave indiscussa dell’operazione e collante tra i membri del gruppo; Artù, che in seguito a peripezie rivela la sua natura coraggiosa e altruista; Lancelot, animo romantico in un contesto crudo e differente rispetto all’epoca da cui proviene; e infine Parsifal, animo ribelle, l’unico ad essersi adattato alle differenti culture nei secoli.

Il romanzo è ambientato principalmente a Roma, città misterica, pregna di arte e cultura, ma lo scrittore non manca di citare anche altri luoghi come Dublino o Dresda durante la Seconda guerra mondiale. La cosa che ho apprezzato maggiormente nel romanzo sono i flashback di Merlino, che permettono al lettore di rivivere lo splendore e le gesta di epoche passate. Tali viaggi mentali consentono inoltre una differente analisi psicologica dei personaggi, grazie alla quale si può notare un percorso evolutivo durante i secoli. Lo stile risulta accattivante, fluido, quasi musicale, e non posso fare a meno di elogiare l’originalità che regna incontrastata nel romanzo, sia dal punto di vista stilistico, che da quello contenutistico.

Consiglio questo libro? Assolutamente si.

L'AUTORE
Paolo Logli, nato a La Spezia nel 1960, ha firmato diverse serie e miniserie televisive, film e ha scritto per il teatro. Come narratore ha esordito nel 2011 con il romanzo Quis ut deus per Ad est dell’equatore.

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