La recensione in anteprima di BERLIN - I FUOCHI DI TEGEL, il primo volume di una nuova saga di Fabio Geda e Marco Magnone
Titolo: Berlin - I fuochi di Tegel
Autore: Fabio Geda, Marco Magnone
Editore: Mondadori
Pagine: 204
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,00 €
Berlino Ovest, 1978. In una gelida notte di aprile, Christa cerca di prendere sonno mentre pensa al passato: a quando i suoi genitori erano ancora vivi, prima che il virus, due anni prima, uccidesse tutti gli adulti della città, lasciando in vita solo i ragazzi. Ora Christa, Nora e altre ragazze vivono nel castello bianco di Pfaueninsel, nella periferia sud-occidentale della città, e per tutti sono diventate le ragazze dell'Havel. Dopo la morte degli adulti infatti, i ragazzi si sono spartiti i quartieri di Berlino, cercando di sopravvivere senza energia elettrica né riscaldamento, col cibo sempre più scarso, il pericolo costante degli animali, ma soprattutto la tremenda consapevolezza che, alla fine dell'adolescenza, il virus colpirà ognuno di loro.
Nel cuore della notte, Theo, il piccolo fratellino di Nora, uno dei pochi bambini nati durante l'epidemia ancora in vita, viene rapito da alcuni ragazzi di Tegel, il gruppo più violento della città. Per salvarlo, Nora, Christa e Britta chiedono aiuto alla pacifica comunità di Gropiusstadt, il cui motto è "collaborazione e solidarietà". Tuttavia solo Jakob, dopo essere venuto a conoscenza della situazione, decide di partire per andarle ad aiutare, mentre Sven, il leader ormai prossimo alla morte, non sembra intenzionato a muovere un dito.
Almeno fino a quando Jakob non viene catturato da alcuni prepotenti del Reichstag: a quel punto Sven capisce di non potersi tirare indietro e, dopo aver rischiato la vita per salvare il suo amico, decide di accompagnare le ragazze a Tegel, in compagnia di Jakob e Bernd. Ma riuscire a liberare Theo non sarà facile, e i sei coraggiosi ragazzi dovranno affrontare le terribili prove della Festa della Morte, mettendo a repentaglio la loro stessa vita...
Berlin, primo volume della nuova saga di Fabio Geda e Marco Magnone, porta il lettore indietro nel tempo, a quando Berlino era ancora la città divisa dal muro e contesa dalle grandi potenze mondiali. Ma se il contesto ambientale è quasi lo stesso (salvo l'atmosfera cupa e tetra, le rovine e l'avanzamento della natura), la situazione sociale è ben diversa: un virus ha sterminato tutti gli adulti e i ragazzi, rimasti soli, si sono dovuti organizzare per riuscire a sopravvivere. Non mancano però le differenze tra chi ha continuato a seguire delle regole (come le ragazze di Havel e la comunità mista di Gropiusstadt), promuovendo valori come rispetto e solidarietà, e chi, al contrario, si è lasciato andare alla disperazione, alla violenza, alle prepotenze, rinunciando alla speranza del domani (come quelli di Tegel e del Reichstag).
Su tutti invece grava l'angoscia di dover morire presto: nel mondo di Berlin infatti, la "morte dell'adolescenza" non assume solo il significato metaforico di passaggio all'età adulta, ma quello letterale di fine dell'esistenza. Così come tutti sono oppressi dal peso dei ricordi di un passato che non tornerà mai più, a cui qualcuno però continua ad aggrapparsi per non perdere la speranza. Tra di essi Christa e Jakob, protagonisti assoluti del romanzo, in cui i pensieri del presente si mescolano con i flashback del passato.
Proprio la caratterizzazione dei personaggi costituisce uno dei punti di forza del libro: non ci sono semplicemente buoni e cattivi, ma ragazzini autentici con le loro paure e fragilità, chiamati ad affrontare una situazione più grande di loro.
Geda e Magnone, mescolando storia e fantascienza apocalittica, danno vita ad un romanzo scorrevole, avvincente e ricco di pathos, che funziona come intrattenimento e allo stesso tempo aiuta i ragazzi a riflettere su valori fondamentali come la famiglia, il rispetto, il coraggio e l'amicizia. Un ottimo esordio, in attesa delle prossime avventure.
GLI AUTORI
FABIO GEDA si è occupato per anni di disagio minorile, esperienza che ha spesso riversato nei suoi libri. Nel mare ci sono i coccodrilli, il suo terzo romanzo, ha venduto quattrocentomila copie, è stato tradotto in ventotto paesi, è letto nelle scuole un po' ovunque e ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali. Ha sempre desiderato scrivere una saga per ragazzi. Ora l'ha fatto. MARCO MAGNONE è nato nel 1981 ad Asti, dov'è vissuto fino a quando si è trasferito a Torino per l'università. Berlino l'ha scoperta grazie all'Erasmus ed è stato amore a prima vista. Tornato in Italia ha iniziato a lavorare nell'editoria e a scrivere occupandosi soprattutto di narrazioni urbane. Un pezzo del suo cuore però è rimasto sotto la torre di Alexanderplatz.
Autore: Fabio Geda, Marco Magnone
Editore: Mondadori
Pagine: 204
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,00 €
Berlino Ovest, 1978. In una gelida notte di aprile, Christa cerca di prendere sonno mentre pensa al passato: a quando i suoi genitori erano ancora vivi, prima che il virus, due anni prima, uccidesse tutti gli adulti della città, lasciando in vita solo i ragazzi. Ora Christa, Nora e altre ragazze vivono nel castello bianco di Pfaueninsel, nella periferia sud-occidentale della città, e per tutti sono diventate le ragazze dell'Havel. Dopo la morte degli adulti infatti, i ragazzi si sono spartiti i quartieri di Berlino, cercando di sopravvivere senza energia elettrica né riscaldamento, col cibo sempre più scarso, il pericolo costante degli animali, ma soprattutto la tremenda consapevolezza che, alla fine dell'adolescenza, il virus colpirà ognuno di loro.
Il castello di Pfaueninsel (l'isola dei pavoni) |
Berlin, primo volume della nuova saga di Fabio Geda e Marco Magnone, porta il lettore indietro nel tempo, a quando Berlino era ancora la città divisa dal muro e contesa dalle grandi potenze mondiali. Ma se il contesto ambientale è quasi lo stesso (salvo l'atmosfera cupa e tetra, le rovine e l'avanzamento della natura), la situazione sociale è ben diversa: un virus ha sterminato tutti gli adulti e i ragazzi, rimasti soli, si sono dovuti organizzare per riuscire a sopravvivere. Non mancano però le differenze tra chi ha continuato a seguire delle regole (come le ragazze di Havel e la comunità mista di Gropiusstadt), promuovendo valori come rispetto e solidarietà, e chi, al contrario, si è lasciato andare alla disperazione, alla violenza, alle prepotenze, rinunciando alla speranza del domani (come quelli di Tegel e del Reichstag).
Mappa della nuova città (clicca per ingrandire) |
Geda e Magnone, mescolando storia e fantascienza apocalittica, danno vita ad un romanzo scorrevole, avvincente e ricco di pathos, che funziona come intrattenimento e allo stesso tempo aiuta i ragazzi a riflettere su valori fondamentali come la famiglia, il rispetto, il coraggio e l'amicizia. Un ottimo esordio, in attesa delle prossime avventure.
GLI AUTORI
FABIO GEDA si è occupato per anni di disagio minorile, esperienza che ha spesso riversato nei suoi libri. Nel mare ci sono i coccodrilli, il suo terzo romanzo, ha venduto quattrocentomila copie, è stato tradotto in ventotto paesi, è letto nelle scuole un po' ovunque e ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali. Ha sempre desiderato scrivere una saga per ragazzi. Ora l'ha fatto. MARCO MAGNONE è nato nel 1981 ad Asti, dov'è vissuto fino a quando si è trasferito a Torino per l'università. Berlino l'ha scoperta grazie all'Erasmus ed è stato amore a prima vista. Tornato in Italia ha iniziato a lavorare nell'editoria e a scrivere occupandosi soprattutto di narrazioni urbane. Un pezzo del suo cuore però è rimasto sotto la torre di Alexanderplatz.
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