Recensione: A GALLA di Alessandro Toso

Titolo: A galla
Autore: Alessandro Toso
Editore: Scrittura & Scritture
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 14,50 €


Recensione a cura di Greta Sala

Il libro A galla di Alessandro Toso è un romanzo molto interessante e attuale i cui protagonisti sono gli operai e il titolare di un’azienda alle prese con problemi di lavoro e cassa integrazione; problemi al giorno d’oggi tristemente comuni e largamente condivisi da tantissime realtà italiane. Renato Pappalardi è il titolare della Techobitum, azienda veneta da anni alle prese con tagli ai costi e al personale ma che, grazie a lui e a una tanto importante
quanto misteriosa commessa da parte di un cliente estero, potrebbe risollevarsi dalla crisi economica che l’ha investita.

La cassa integrazione, però, sta andando avanti da troppo tempo e, dopo essersi consultati, gli operai decidono di passare all’azione cercando di cambiare con le loro stesse forze la loro posizione. Guidati dal coraggioso e determinato Franco Garritano, la forza lavoro della Technobitum decide di dare un ultimatum a Pappalardi, il quale, non dando alcun segno di disponibilità o accondiscendenza, si vedrà occupare l’azienda da Garritano stesso e altri tre operai: Fausto, Tonino e Marcellone; esempi di solidarietà i primi due, goliardici e un po' superficiali gli ultimi - principalmente a causa della loro giovane età, i quattro operai attireranno l’attenzione non solo di tutto il paese ma ben presto anche della stampa, sempre golosa di scoop e di servizi eccitanti. Da questo momento in poi ognuno inizierà a giocare per sé stesso in questo gioco di potere: chi per non perdere la propria posizione sociale, chi per evitare un trasferimento da una città all’altra, chi per rincorrere la ricchezza e il successo e chi, come Franco e Fausto, per lottare per tutta la classe sociale, mettendo al primo posto il diritto al lavoro per tutti, anche davanti a loro stessi e alle loro famiglie.

I personaggi di Franco e Fausto, infatti, sono i più potenti a cui il lettore guarda con rispetto e solidarietà. Il titolare Pappalardi è un uomo invece egoista e arrivista, anche se il lettore non riesce a catalogarlo come uno dei cattivi in quanto a volte il personaggio sembra semplicemente una pedina all’interno di un gioco più grande e pericoloso. Ognuno dei personaggi che il lettore incontra mostra, infatti, i propri lati negativi attraverso sbagli e bugie, ma anche quelli positivi attraverso ripensamenti o cambio di opinioni e piani. Il lettore seguirà in ogni fase le vicende dell’occupazione alle quali si intrecceranno quelle personali della famiglia Pappalardi - alle prese anche con la scomparsa della figlia Giulia, e quelle di altri dipendenti dell’azienda che avranno un ruolo decisivo nel decidere le sorti dell’azienda.

Alessandro Toso dipinge per il lettore un quadro abbastanza rappresentativo, a mio avviso, della società di oggi, per poi lasciarlo a bocca aperta nel finale del racconto in cui le vicende dei protagonisti subiranno inevitabilmente le sorti del destino. A galla racconta dell’intreccio di vite diverse, e tuttavia legate tra loro, che danno vita a un romanzo intelligente e sorprendente in cui il lettore viene portato a pensare al futuro, a volte con preoccupazione, e al presente con la consapevolezza di poter cambiare il proprio destino. Ma il lettore viene portato a ripensare anche, e soprattutto, al passato attraverso un nostalgico ricordo di tempi e di "eroi" che avevano il coraggio di combattere e di sacrificarsi per le cause in cui credevano.

L'AUTORE
Alessandro Toso vive a Treviso, ma lavora e viaggia in giro per il mondo; tra un albergo e un aeroporto, scrive romanzi. Così gli tengono compagnia decine di personaggi un po’ inventati, un po’ no. Suoi racconti sono apparsi su diverse riviste on line e cartacee. A galla è il suo secondo romanzo. 

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