Recensione: I MEDICI. UNA DINASTIA AL POTERE, il primo volume della trilogia di Matteo Strukul

Titolo: I Medici. Una dinastia al potere
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 9,90 €


Firenze, 20 febbraio 1429. Cosimo de' Medici sta sovrintendendo i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore, affidati al genio di Filippo Brunelleschi, quando riceve da suo fratello Lorenzo la notizia che l'amato padre Giovanni versa in fin di vita. Dopo la morte improvvisa di quest'ultimo, Piccarda, l'autorevole madre, affida proprio a Cosimo il compito di guidare la famiglia, sia occupandosi del Banco (insieme all'abile fratello Lorenzo) sia della vita politica (quella che il padre Giovanni aveva sempre evitato). Inizia così l'ascesa politica della famiglia Medici che in un decennio, dal
1430 al 1440, porterà Cosimo a diventare il primo signore di Firenze.

Cosimo de' Medici, detto Il Vecchio
Matteo Strukul dedica il primo volume della trilogia sui Medici proprio a Cosimo, raccontando la sua difficile ascesa al potere dall'infruttuosa guerra contro Lucca alla vittoriosa battaglia di Anghiari, che permise ai fiorentini di consolidare il dominio sulla Toscana. Un decennio che l'autore fa rivivere al lettore attraverso una narrazione per quadri: momenti storici salienti come la morte del patriarca Giovanni, la guerra contro Lucca, la peste del 1430, l'incarcerazione e l'esilio a Venezia, il ritorno a Firenze, lo storico Concilio che portò nel 1439 alla breve riconciliazione tra le Chiese, il trionfo nella battaglia di Anghiari e, infine, la morte dell'amato fratello Lorenzo. Il tutto senza mai confondere il lettore o rendere particolarmente ostico seguire -nel tempo- le gesta dei protagonisti, tratteggiati con realismo e profondità psicologica.

"... sognare non aveva mai danneggiato nessuno, a quanto sapeva Cosimo. Piuttosto, era proprio delle visioni più incredibile e grandiose che prendevano vita le imprese più straordinarie."
 
Lo Stemma dei Medici
Il personaggio principale -come detto- è Cosimo, mecenate appassionato di arte e cultura, sognatore e idealista, ma allo stesso tempo pragmatico e risoluto; l'uomo che da semplice banchiere si trasforma in abile politico, pronto ad utilizzare qualsiasi mezzo (dalla diplomazia alla guerra, passando per la corruzione) pur di tutelare e accrescere il prestigio e gli interessi della famiglia. Vicino ad esso troviamo il fratello Lorenzo, uomo pratico dedito principalmente agli affari del Banco; la madre Piccarda Bueri, donna tutta d'un pezzo, sobria ed elegante; la moglie Contessina de' Bardi, fedele e passionale; il saggio alleato Niccolò da Uzzano, politico fiorentino che si spese in favore del dialogo e della pace. Tra i nobili oppositori della famiglia Medici, invece, il letterato Palla Strozzi e, soprattutto, il guerrafondaio Rinaldo degli Albizzi, che per tutta la sua esistenza cercò di estromettere l'odiata famiglia dalla vita politica della città.

"Erano fratelli, certo, ma per loro il legame di sangue sembrava contare di più di quanto lei avesse mai visto. Non si trattava di semplice affetto. Ciascuno dei due si sarebbe fatto ammazzare pur di difendere l'altro."

Filippo Maria Visconti, duca di Milano
E ancora, tra i personaggi storici più rilevanti troviamo l'avido e ambizioso capitano di ventura Francesco Sforza, il folle e misantropo duca di Milano Filippo Maria Visconti, l'abile condottiero Niccolò Piccinino, il tiranno di Lucca Paolo Guinigi, il celebre architetto Filippo Brunelleschi e il cardinale bizantino Giovanni Bessarione (tra i principali promotori della rinconciliazione tra le Chiese della cristianità). Mentre provengono dalla fantasia dell'autore due degli antagonisti più affascinanti e complessi del romanzo: lo spietato e violento mercenario svizzero Reinhardt Schwartz, e la seducente quanto letale Laura Ricci, l'abile meretrice che sembra avere un conto in sospeso con i ricchi banchieri fiorentini.

"Paura, dolore e piacere. Sembrava la formula di un veleno. Il più potente di tutti."

Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Firenze)
Matteo Strukul utilizza una prosa elegante e al tempo stesso scorrevole. Ogni scena è descritta in modo accurato e racchiude in sé una grande forza evocativa, che in qualche modo mi ha ricordato la penna di Émile Zola; memorabile -in tal senso- risulta la descrizione della sanguinaria battaglia di Anghiari, in cui tutto l'orrore del massacro si consuma davanti agli occhi increduli di Cosimo e Lorenzo. L'autore dà vita ad un romanzo storico appassionante che da una parte rappresenta un ritratto fedele del primo grande uomo politico della famiglia Medici, dall'altra una parabola universale sull'ambizione, l'invidia, la vendetta, il potere e la forza dei legami familiari.

Una dinastia al potere è il primo volume di una saga dedicata alla famiglia più potente del Rinascimento. Protagonista del secondo (Un uomo al potere) sarà Lorenzo, nipote di Cosimo, passato alla storia come Il Magnifico; mentre nell'ultimo (Una donna al potere) verranno raccontate le gesta della regina di Francia Caterina de' Medici, moglie di Enrico II. Contemporaneamente, in diretta su Rai Uno, la fiction in otto puntate I Medici, diretto da Sergio Mimica-Gezzan con Richard Madden, Dustin Hoffman, Stuart Martin, Guido Caprino e Miriam Leone.



L'AUTORE
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato il thriller storico La giostra dei fiori spezzati (2014), la trilogia dedicata alla killer veneta Mila Zago: La ballata di Mila (2011), Regina nera (2013) e Cucciolo d’uomo (2015), e nel 2015 I Cavalieri del Nord, il suo primo fantasy storico. Nel 2016 ha pubblicato Il sangue dei baroni. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione in 20 Paesi e opzionati per il cinema. La trilogia sui Medici sta per essere tradotta in Germania, Inghilterra, Spagna e Turchia. Scrive per le pagine culturali del Venerdì di Repubblica e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. 

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