"Il gabbiano" di Anton Cechov, adattamento di Manuela Kustermann, dal 1 al 18 febbraio 2018 al Teatro Vascello

Comunicato stampa
Lo sguardo ironico del grande autore russo sulla borghesia in villeggiatura sulle rive di un lago: i drammi e le tragedie accadono fuori scena. Pur rappresentando uno spaccato sociale della borghesia russa di fine '800, Il Gabbiano, è un'opera di grande attualità, sia per l'intreccio tra natura, sentimenti umani e complessità dell'arte, sia per il conflitto generazionale tra i personaggi. La protagonista Irina Arkadina è un'attrice famosa, il suo amante Trigorin, un noto scrittore.

Anche il figlio di Irina, Kostantin, aspira a diventare scrittore e Nina, la ragazza da lui amata (e che si innamorerà di Trigorin), sogna di fare l'attrice. Entrambi realizzeranno i loro sogni, ma pagandoli con l'infelicità. Insoddisfatti sono anche i "vecchi", cinicamente indifferenti ai problemi dei giovani, ma in realtà dominati dalla stessa voglia di vivere e di amare.

La compagnia La Fabbrica dell'Attore, fondata da Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann, per il suo 50° anno di attività, vuole ricordare la figura storica e incontrovertibile del suo fondatore, nonché regista di innumerevoli successi che hanno segnato la storia del teatro contemporaneo, definendo lo stesso, come "teatro immagine". La ripresa di questo storico spettacolo, ci è sembrato tra gli ultimi diretti da Nanni il più completo e capace di raccontare e rappresentare al meglio la cifra stilistica e la poetica del nostro compianto amico e compagno di strada. Il Gabbiano di Cechov con la regia di Giancarlo Nanni, nasce da un lungo percorso, fatto di studio, laboratori, prove che la compagnia tutta fece tra il 1996 e il 1998. La versione che riproponiamo vede ancora il cast originale, di quel favoloso gruppo di lavoro che costituiva il nucleo centrale della compagnia La Fabbrica dell'Attore. Uniche eccezioni dalla sua versione originale di questa rimessa in scena, sono legate alle sostituzioni degli attori che interpretano Nina e Kostia, che per ragioni anagrafiche non possono essere le stesse di 20 anni fa. Manuela Kustermann che ne cura la rimessa in scena è la custode più attendibile del segno registico di Nanni, avrà il compito di far rivivere magicamente quell'atmosfera che Nanni seppe costruire insieme alla compagnia, proponendo lo spettacolo nella sua versione originale e fedele all'idea registica di Giancarlo Nanni, il disegno luci sarà curato da Valerio Geroldi che seppe interpretare al meglio la visione artistica di Nanni per questo Gabbiano.

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