Alessandro Pierozzi, Maurizio De Giovanni, Enrico Pandiani, Silvia Ciompi e tante altre novità in libreria dal 10 aprile

Titolo: Luce in una notte romana
Autore: Alessandro Pierozzi
Editore: Piemme
Pagine: 408
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,50 €


«Litigiosa. Prepotente. Aggressiva. Così era Giovanna. Sempre pronta a fare a botte.» Se, nel lotto Sessantanove di via Rossellini al due, Testaccio, si alzano le voci o le mani, tutti pensano si tratti di lei, quella matta di Giovanna. Bella come una dea greca, atleta mancata, che si scatena a giocare a pallone coi ragazzini, generosa con i deboli, spietata con i forti, selvatica e incostante, Giovanna ha sempre accettato con dignità e ostinazione ruoli che non sarebbero nella sua natura, quello di moglie di un marito violento, di madre di due figli e di lavandaia. Per tutto questo e per
la vena di follia di cui spesso si investono le persone troppo autentiche, Giovanna non sta simpatica a nessuno, uomini e donne, seppur per motivi diversi. E non ha amici. Fino al giorno in cui nella sua vita di grida, astio, botte prese e date arriva Anna. Anna è una madre amorevole, una moglie devota, viene da una famiglia di insegnanti e venera le lettere più di ogni altra cosa. E proprio su queste differenze apparentemente invalicabili si costruisce un legame che più che un'amicizia è un vero e proprio sodalizio. Una crepa di luce in due esistenze diverse, ma entrambe costrette dentro a un carcere domestico in cui ognuna, a modo suo, si sente rinchiusa. Queste due piccole vite straordinarie si mescolano a quelle di altri indimenticabili inquilini del lotto Sessantanove e ci regalano uno spaccato di storia italiana nel secondo dopoguerra di incredibile fascino e verismo, in un periodo di profondi sconvolgimenti sociali, di repressioni, serrate, fabbriche occupate, ma ancora ricco di speranza nel futuro. Nei frammenti di queste esistenze fatte di violenze e soprusi, si svela un'umanità autentica che amando, soffrendo e lottando sopravvive a tutto.


Titolo: Il giorno più buio
Autore: Brian Freeman
Editore: Piemme
Pagine: 402
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 18,50 €


Non sempre l'apparente tranquillità di Duluth, la cittadina del Minnesota immersa nella nebbia in cui il detective Jonathan Stride ha vissuto tutta la sua vita, corrisponde alla realtà. Specie nel giorno più atteso, quello della maratona cittadina, che riserva sempre qualche sorpresa. Ci sono più nubi del previsto, quella mattina piovosa di giugno in cui la folla si raduna per guardare i maratoneti esausti che tagliano il traguardo. Anche Stride è tra loro, in attesa del passaggio di sua moglie, Serena, tra i corridori. Ma lui è un poliziotto, e sa bene che un'occasione come questa non è fatta per rilassarsi. E non solo perché tutti gli abitanti della cittadina sulle rive del Lago Superiore sono in strada. C'è anche Dawn Basch a correre la maratona di Duluth: una donna che deve la sua enorme popolarità alle idee razziste e islamofobe di cui da tempo si è fatta portavoce, sfruttando i media per la sua propaganda demagogica. E Dawn Basch è sinonimo di guai. Ma quando, con la corsa ancora in pieno svolgimento, Stride riceve la segnalazione dalla collega Maggie, che lo avvisa di uno zaino sospetto, lui sa che la vera gara è appena cominciata. Perché quella che inizia con una caccia all'uomo, con gli echi sinistri dell'attentato della maratona di Boston a complicare le cose, si rivelerà qualcosa di molto diverso e ancora più grosso, che metterà a dura prova Jonathan Stride e la sua squadra.

Titolo: Sara al tramonto
Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 19,00 €


Sara non vuole esistere. Il suo dono è l'invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall'anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l'unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un'unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.

Titolo: Mio assoluto amore
Autore: Gabriel Tallent
Editore: Rizzoli
Pagine: 413
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 20,00 €


«Mio assoluto amore» racconta l'adorazione di un padre per la figlia, un sentimento da lei ricambiato in maniera cupa e alternante. Pressoché isolati in una vecchia casa di legno, in una parte selvaggia della California, eccoli, loro due, meravigliosi e contorti, unici. Il padre violento e sboccato, maniaco delle armi, e sua figlia quattordicenne, Turtle, incapace di parlare alle sue compagne di classe, muta per troppo amore filiale, sopraffatta dal dolore e dalla passione per un uomo che non le ha mai comprato un vestito, che le ha insegnato soltanto a cacciare, uccidere gli animali, scuoiarli, curarsi da sola e che, per anni, le ha sussurrato all'orecchio di un mondo là fuori sfinito, chiuso nella morsa di un consumismo impazzito, un mondo che loro devono rifiutare, sradicare dalle loro menti, odiare insieme. È un libro concepito in due grandi parti, come la navata e l'abside di una chiesa, discesa all'inferno e risalita di una ragazza prima prigioniera della psiche e del suo amore ossessivo per il padre, poi fuggitiva nella natura e nel corpo, in una storia incalzante, vorticosa, selvaggia e intima. È in questo arco teso allo spasimo che il linguaggio di «Mio assoluto amore» si attorciglia ai piedi del lettore come una radice infestante e lo avvolge dal basso verso l'alto, con la sua battagliera cupezza di situazioni e oltraggi e disagi e speranze e crudeltà.


Titolo: L'oceano quando non ci sei. Storia di due fratelli e dell'estate che cambiò la loro vita
Autore: Mark Lowery
Editore: De Agostini
Pagine: 258
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,00 €


Ci sono viaggi che non si dimenticano, momenti che restano scolpiti nel cuore. Come l’ultima vacanza che Martin e il fratellino Charlie hanno trascorso in un minuscolo paese sulle coste della Cornovaglia. Era estate, un’estate straordinaria, e ogni giorno i due bambini andavano al porto per vedere le spettacolari acrobazie del bellissimo delfino che con l’alta marea si spingeva nelle acque cristalline della baia. Sono passati molti mesi da allora, ma Martin e Charlie sono pronti a tutto pur di rivedere quel delfino, i suoi salti, le sue capriole. Anche a scappare di casa un sabato mattina e a percorrere quasi mille chilometri, tra avventure, fughe rocambolesche e incontri di ogni tipo. Martin adora il piccolo Charlie, sa che lui non è come gli altri bambini, che è speciale. È il motivo per cui Martin deve essere il miglior fratello maggiore del mondo e proteggerlo da tutto e tutti. Questo però non è sempre possibile, e Martin lo scoprirà proprio sulle spiagge della sua amata Cornovaglia. Dove lo aspetta, ancora una volta, l’alta marea.

Titolo: Polvere
Autore: Enrico Pandiani
Editore: De Agostini
Pagine: 432
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 16,00 €


È spietata, la polvere, quando si posa sulla vita di un uomo. Pietro Clostermann ha lasciato che sulla propria si accumulasse per anni e non ha alcuna intenzione di scrollarsela di dosso. Da quando ha ingiustamente perso il lavoro di capo della sicurezza per una grossa azienda, è un disoccupato che alza un po’ troppo il gomito e ha come unico amico un gatto al quale non ha mai dato nome. Ma a lui va bene così: se non ti leghi a nessuno, nessuno può deluderti. Poi una mattina si presenta alla sua porta un’anziana vicina di casa bisognosa d’aiuto; anche la sua vita è distrutta, perché pochi mesi prima la figlia Silvia è stata uccisa in circostanze che la polizia non ha saputo o voluto chiarire. Pietro non avrebbe alcun titolo per immischiarsi in quella storia – e in questura c’è almeno una persona che non sarebbe troppo felice di vederselo ricomparire davanti – eppure, impietosito dalla donna, si costringe ad accettare la sfida. La polvere inizierà lentamente a sollevarsi, liberandolo dalla piacevole narcosi dell’indifferenza, ma nessuna occasione di riscatto è priva di un prezzo da pagare. E il destino a volte lo incontri proprio sulla strada che stavi facendo per evitarlo. Pochi scrittori sanno spingere lo sguardo del noir dentro le pieghe nascoste della realtà e della psicologia. Enrico Pandiani è tra questi, e lo fa raccontando un pugno di esistenze che cercano di reagire al male, sullo sfondo di una Torino multietnica e postindustriale che ricorda i sobborghi delle grandi metropoli.

Titolo: Tutto il buio dei miei giorni
Autore: Silvia Ciompi
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 14,90 €


Camille ha vent’anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l’unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un’auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c’è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Teschio, però, non è disposto a lasciarla spegnere, lei che è vita, energia elettrica allo stato puro. E il tempo insieme diventa per entrambi come ossigeno dopo una lunghissima apnea. Nonostante tutto. Perché stringersi l’uno all’altra è l’unico modo che hanno per mischiarsi un po’ di dolore, un po’ di forza. E forse anche un po’ di amore.

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