Titolo: L'angelo di vetro
Autore: Corina Bomann
Editore: Giunti
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Per questo Natale 2018 ritorna Corina Bomann e la sua straordinaria creatività. Questa volta l’autrice ci porta in una fredda Germania del 1895, più precisamente in un villaggio di Spiegelberg, terra natale di una giovane fanciulla di nome Anna. Quest’ultima, orfana di padre, deve occuparsi della casa, della madre malata e di una sorellina di dieci anni e per questo è costretta a rimboccarsi le maniche e a lavorare come vetraia presso un negozio locale. Le sue creazioni di vetro soffiato sono magnifiche: da angeli, a fiori, ad animali, a cristalli di ghiaccio, tutte opere insegnatele dal defunto padre, mastro vetraio. Dalla sua dipartita Anna lavora nel laboratorio
del vecchio Philipps accanto al figlio Wenzel, da sempre amico della protagonista e innamorato perdutamente.
Autore: Corina Bomann
Editore: Giunti
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,90 €
Per questo Natale 2018 ritorna Corina Bomann e la sua straordinaria creatività. Questa volta l’autrice ci porta in una fredda Germania del 1895, più precisamente in un villaggio di Spiegelberg, terra natale di una giovane fanciulla di nome Anna. Quest’ultima, orfana di padre, deve occuparsi della casa, della madre malata e di una sorellina di dieci anni e per questo è costretta a rimboccarsi le maniche e a lavorare come vetraia presso un negozio locale. Le sue creazioni di vetro soffiato sono magnifiche: da angeli, a fiori, ad animali, a cristalli di ghiaccio, tutte opere insegnatele dal defunto padre, mastro vetraio. Dalla sua dipartita Anna lavora nel laboratorio
del vecchio Philipps accanto al figlio Wenzel, da sempre amico della protagonista e innamorato perdutamente.
Tutto sembra scorrere tranquillo e normale, e le giornate si alternano tra lavoro nel negozio e mercatini in cui esporre le proprie creazioni, oggetti che attraverseranno il mare per raggiungere la regina Vittoria che rimarrà ammaliata dalla sua arte. A questo punto, la sovrana invia un giovane sconosciuto dagli occhi chiari a convocare la ragazza affinché si rechi a palazzo per addobbare tutti gli abeti della tenuta. Anna dal canto suo, non riesce a gioire della proposta ed è combattuta e non sa che fare: da un lato l’attende un matrimonio sereno con Wenzel, e un lavoro sicuro che le permette di mantenere la sua famiglia ed occuparsi della madre e della sorellina; dall’altro, una delle sovrane più potenti del mondo ha richiesto la sua presenza perché affascinata dalla sua arte. Ma le rare occasioni si presentano una sola volta nella vita e questo, la sorellina di Anna, pur avendo solo dieci anni lo capisce e invoglia sua sorella a partire ed intraprendere il lungo viaggio che la porterà in una grigia Londra vittoriana e in un palazzo così sfarzoso da far impallidire chiunque.
Lo stile dell’autrice è fluido e caratterizza una scrittura diretta e accattivante. L’autrice ha creato un personaggio femminile indipendente e caparbio, inserendolo in un contesto sociale difficile -quello del 1800- in cui le donne dovevano lottare per farsi sentire, per avere dei diritti e per vivere una vita che permettesse loro di avere una voce -seppur flebile- nelle decisioni comuni. Anna è una donna, e in quanto tale da lei ci si aspetta omologazione, silenzio ed obbedienza e non creatività, orgoglio e perseveranza, tutte doti che vanno ad incarnarsi perfettamente nella regina Vittoria, famosa per l’avanguardismo e il supporto per le arti e l’emancipazione femminile. Un’altra cosa che va sottolineata nel romanzo, sono le tematiche che impregnano le righe: dall’inseguire i sogni a tutti i costi, alla paura difronte all’ignoto, al coraggio di intraprendere una strada sconosciuta, alla lotta delle donne per trovare un posto nel mondo, alla crescita personale e alle responsabilità che derivano dall’occuparsi della famiglia.
In conclusione è un romanzo interessante che consiglio a tutti gli appassionati dei classici e a chi ha voglia di leggere una storia natalizia confortevole e magica.
L'AUTRICE
Corina Bomann è nata in una piccola cittadina della Germania del nord, ma vive da anni a Berlino. Dopo il successo internazionale del suo primo bestseller, L’isola delle farfalle (Giunti 2012), si è affermata fra le scrittrici più amate nel campo della narrativa romantica. Per Giunti sono usciti Il giardino al chiaro di luna (2014), Un sogno tra i fiocchi di neve (2014), La signora dei gelsomini (2015), L’ eco lontana delle onde del nord (2015), Un’estate magica (2016), L’ anno dei fiori di papavero (2016), Una finestra sul mare (2017), Il fiore d’inverno (2017), Cuore di tempesta (2018), tutti entrati nella TOP 10 delle classifiche di narrativa straniera.