Giulia Caminito vince la 59^ edizione del Premio Campiello con il romanzo "L'acqua del lago non è mai dolce"
Giulia Caminito, con il romanzo L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), vince la 59^ edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato questa sera dal palco dell’Arsenale di Venezia, ha ottenuto 99 voti sui 270 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.
Al secondo posto si è classificato Paolo Malaguti Se l’acqua ride (Einaudi) con 80 voti, al terzo Paolo Nori Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij (Mondadori) con 37 voti, al quarto Carmen Pellegrino La felicità degli altri (La nave di Teseo) con 36 voti e al quinto posto Andrea Bajani Il libro delle case (Feltrinelli), con 18 voti.
Giulia Caminito ha dichiarato: “Sono molto contenta, è stato un percorso lungo e bello. Io e Carmen Pellegrino questa sera abbiamo deciso di indossare un paio di scarpe rosse; un piccolo gesto per ricordare l’importanza dell’educazione e dell’istruzione alla lettura e alla scrittura per tutte e per tutti e soprattutto per le donne, con l’auspicio che tutte possano trovare sempre e ovunque in un libro una speranza.”
La finale, condotta da Andrea Delogu, si è aperta con i saluti del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro che ha ricordato Daniele Del Giudice, lo scrittore recentemente scomparso al quale è stato riconosciuto quest’anno il Premio alla carriera, a lui è stata dedicata la serata. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 59^ edizione del Premio Campiello era così composta: 57% donne e 43% uomini; 20 casalinghe, 45 imprenditori, 100 lavoratori dipendenti, 85 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 20 studenti. Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 26^ edizione del Campiello Giovani, Alice Scalas Bianco con il racconto “Il ritratto di Parigi” e l’Opera Prima, assegnata a Daniela Gambaro con “Dieci storie quasi vere” (Nutrimenti). La serata ha visto la partecipazione del cantante e musicista Lodo Guenzi, che ha contribuito allo spettacolo con interventi e letture.
La finale, condotta da Andrea Delogu, si è aperta con i saluti del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro che ha ricordato Daniele Del Giudice, lo scrittore recentemente scomparso al quale è stato riconosciuto quest’anno il Premio alla carriera, a lui è stata dedicata la serata. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 59^ edizione del Premio Campiello era così composta: 57% donne e 43% uomini; 20 casalinghe, 45 imprenditori, 100 lavoratori dipendenti, 85 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 20 studenti. Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 26^ edizione del Campiello Giovani, Alice Scalas Bianco con il racconto “Il ritratto di Parigi” e l’Opera Prima, assegnata a Daniela Gambaro con “Dieci storie quasi vere” (Nutrimenti). La serata ha visto la partecipazione del cantante e musicista Lodo Guenzi, che ha contribuito allo spettacolo con interventi e letture.