Recensione: Attraverso lo specchio, di Lewis Carroll

Titolo
: Attraverso lo specchio
Autore: Lewis Carroll
Editore: Intra
Pagine: 126
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Attraverso lo specchio di Lewis Carroll, sequel di Alice nel paese delle meraviglie, è una storia affascinante che riprende l'avventura surreale di Alice, questa volta attraverso uno specchio magico. La trama segue Alice mentre si trova in un mondo capovolto, strutturato come una scacchiera gigante, in cui le regole del normale ragionamento e del tempo sono continuamente sovvertite. Alice, nel suo percorso, assume il ruolo di pedina in una partita a scacchi. Durante il viaggio, incontra personaggi eccentrici e allegorici come la Regina Rossa, la Regina Bianca e i fratelli Tweedledum e Tweedledee. Ogni personaggio rappresenta un enigma filosofico o un gioco di parole, rendendo il racconto una riflessione sulla logica e sull'assurdo. Ad esempio, il concetto della "corsa della Regina Rossa", in cui si corre per rimanere nello stesso posto, è diventato un simbolo di sforzo senza progresso.

Immagine dal sito: https://ik.imagekit.io/panmac/tr:f-auto,w-740,pr-true//bcd02f72-b50c-0179-8b4b-5e44f5340bd4/46f415b9-3fb7-4081-a465-e4fcf991e5e4/tweddle-dum-and-tweddle-dee.jpg

La trama è meno lineare rispetto al primo libro e più incentrata su episodi separati che rappresentano ciascuno un "livello" della scacchiera. Le scene sono intervallate da poesie e giochi linguistici, tra cui il famoso Jabberwocky, una delle poesie nonsense più celebri della letteratura inglese. Per quanto riguarda lo stile, Carroll adotta un linguaggio ricco di giochi di parole, enigmi e paradossi. Questo lo rende un testo apprezzato tanto dai bambini quanto dagli adulti, grazie alla sua profondità nascosta dietro la facciata del nonsenso. L'opera continua a stimolare dibattiti sul significato dei suoi simboli e dei suoi personaggi, tanto da essere ancora oggi considerato un classico della letteratura. La casa editrice Intra propone qui la prima traduzione filologica italiana dell’opera, realizzata da Silvio Spaventa Filippi nel 1914 (allora diretto del “Corriere dei piccoli”), che riesce a catturare il gioco di parole e l'umorismo tipico di Carroll, mantenendo intatta la magia surreale del mondo di Alice attraverso lo specchio. In conclusione, il romanzo di Carroll è una lettura imprescindibile per chi ama le storie fantasiose e cariche di significati nascosti, con personaggi indimenticabili e una trama che sfida le convenzioni della narrazione tradizionale.

Lewis Carroll è lo pseudonimo del pastore anglicano e docente di matematica Charles Lutwidge Dodgson (1832-1898).

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