Recensione: Perseguitati. Geni e scienziati emarginati da Giordano Bruno a Alan Turing, di Thomas Bührke

Titolo:
 Perseguitati. Geni e scienziati emarginati da Giordano Bruno a Alan Turing
Autore: Thomas Bührke
Editore: Castelvecchi
Pagine: 230
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo copertina: 20,00 €

Recensione a cura di Mario Turco

La fine delle illusione della maturazione delle società democratiche non ha, fino ad adesso, portato a un cambio di paradigma nel superamento delle sue incredibili aporie. Consapevoli che la perfezione dei nostri sistemi giuridici, economici e sociali non potrà essere raggiunta nemmeno nel sol dell'avvenire, non stiamo però nemmeno provando concretamente a ricucire alcuni dei più vecchi strappi del vivere comune. Ecco che "Perseguitati. Geni e scienziati emarginati, da Giordano Bruno a Alan Turing", di Thomas Bührke edito da Castelvecchi arriva a ricordarci che, nonostante i nostri proclami di superiorità morale, anche noi occidentali fino a pochissimo tempo fa eravamo dediti alla sopraffazione dei nostri cervelli più brillanti. Come riporta infatti la quarta di copertina, "la Storia è costellata di brillanti menti scientifiche che hanno dovuto subire persecuzioni a causa delle loro idee. Da Giordano Bruno, condannato al rogo per eresia dall’Inquisizione, ad Alan Turing, suicidatosi dopo l’arresto per omosessualità e la condanna alla castrazione chimica, Thomas Bührke narra le vicende straordinarie di otto scienziati ingiustamente emarginati, processati o addirittura assassinati". 


Il divulgatore tedesco affronta quindi, con linguaggio chiaro e fin troppo privo di velleità letterarie, il nodo scorsoio di un tema come quello della persecuzione degli scienziati che non si limita soltanto a epoche di dichiarata repressione come quella dei regimi novecenteschi o della Controriforma cristiana ma che ha investito e investe anche Stati vissuti dal senso comune come isole di liberalità. L'Introduzione ribadisce che "Le persecuzioni hanno origine diverse. Gli scienziati trattati in questo libro hanno sofferto a causa dell'Inquisizione, del regime del Terrore durante la Rivoluzione francese, dell'epoca nazista, di quella staliniana, dell'era McCarthy o dell'omofobia". Perseguitati è un saggio che si esaurisce subito nella messa in fila di questi casi emblematici diventando sicuramente un apprezzabile monito contro le censure di tutto il mondo ma non provando mai ad andare oltre questo compitino educativo. Il giornalista scientifico sembra difatti più intenzionato a squadernare le carriere dei protagonisti della sua piccola antologia civica piuttosto che provare ad imbastire qualche ragionamento critico sulle forme di coercizione che i governi impongono a chi, con la propria indefessa ricerca, supera i lacciuoli della contingenza politica. Così ecco che, ad esempio, il segmento sull’astronomo e sindaco di Parigi Jean-Sylvain Bailly, trucidato dalla volontà giacobiniana di troncare qualunque relazione con il passato, perde l’occasione di essere una riflessione sugli eccessi populistici dei ribelli al potere per diventare una manualistica rassegna dei successi delle innovazioni dello scienziato francese sullo studio dei moti celesti. 


Sempre attento a bilanciare il peso delle sue critiche, Perseguitati molto salomonicamente racconta allora sia la vicenda di Lev Landau, il celebre fisico russo incarcerato e torturato dallo stalinismo perché “ostile all’influenza del materialismo dialettico, allora propagato dal partito, sulla scienza”, sia quella di Emmy Noether, la matematica più importante del Novecento, che per tutta la vita scontò la doppia tara di essere donna ed ebrea. Il lavoro di Bührke va quindi letto come un tentativo, riuscito solo in parte, di fornire una radiografia alla deleteria spinta oscurantista del Potere che tende sempre – e non solo nei momenti di crisi, questa è un’intuizione che purtroppo l’autore lancia quasi casualmente in mezzo a tante notizie facilmente reperibili altrove – a sottomettere, con forme violente ma anche subdole, intellettuali che nella loro sperimentazione scientifica ragionano in termini più scientifici del qui e ora politico. I migliori esiti di questa silloge anti-censoria sono allora le analisi delle enormi difficoltà vissute da Albert Einstein negli Stati Uniti: l’enorme successo popolare della sua teoria della relatività non gli impedì, difatti, di diventare vittima delle assolutistiche intercettazioni dell’FBI per la sua propaganda pacifista. Fuggire da Hitler per finire nelle grinfie di Hoover: il pericolo per gli scienziati si annida anche oggi ovunque.

Thomas Bührke ha conseguito un dottorato in Fisica e astronomia al Max-Planck-Institut für Astronomie di Heidelberg nel 1986. Giornalista scientifico, ha scritto per «Süddeutsche Zeitung», «Die Welt» e «Berliner Zeitung». Dal 1990 al 2020 è stato redattore della rivista «Physik in unserer Zeit». Autore di numerose pubblicazioni divulgative di grande successo, è stato premiato per la qualità del suo giornalismo. Perseguitati. Geni e scienziati emarginati da Giordano Bruno ad Alan Turing è il suo primo libro tradotto in italiano.

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