Titolo: Montgomery Bonbon: Delitto al faro
Autore: Alasdair Beckett-King
Editore: Lapis
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 13,50 €
Autore: Alasdair Beckett-King
Editore: Lapis
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2025
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Recensione a cura di Luigi Pizzi
Sull’isola brulla e ventosa di Odde, dove le scogliere sembrano custodire segreti antichi e il faro scruta muto l’orizzonte, arriva Bonnie Montgomery per quella che dovrebbe essere una tranquilla vacanza col nonno. Ma per una mente acuta e assetata di misteri come la sua, il riposo è solo un’altra occasione per aguzzare lo sguardo. E così, quando il custode del faro viene trovato morto in circostanze sospette, Bonnie sa di non potersi accontentare della spiegazione ufficiale. Non è un incidente, lo sente. È l’inizio di un nuovo enigma. Ed è proprio in quel momento che Bonnie lascia spazio a Montgomery Bonbon, il suo alter ego baffuto, geniale e decisamente teatrale. Con berretto calato in testa e un accento affettato che la fa sembrare uscita da un romanzo noir d’altri tempi, la ragazzina inizia a interrogare gli abitanti del luogo. C’è la burbera custode del faro, la donna delle cipolle proibite, il barista silenzioso e un gruppo di isolani stravaganti come personaggi di un racconto di Agatha Christie riveduto e corretto per i giovani lettori. Al suo fianco, Grampa Banks, il nonno più tenero e paziente del mondo, le fa da spalla fidata. Non è solo un accompagnatore: è il complice perfetto. Con la sua saggezza tranquilla e un humour britannico che si infila tra le righe, è parte essenziale del duo investigativo.
Alasdair Beckett-King, comico, scrittore pluripremiato e regista, metà inglese metà scozzese, ha scritto per la radio della BBC, è ideatore di videogiochi e ha creato numerosi sketch virali per i social, pubblicati sul suo canale YouTube. Nel 2017 ha vinto il New Act of the Year Show, uno dei premi più prestigiosi nel mondo della commedia britannica.
Claire Powell, artista estremamente versatile, ha un talento per creare personaggi pieni di emozione e personalità con l’uso del disegno e delle tecniche tradizionali. Il romanzo da lei illustrato, La famiglia Switf, di Beth Lincoln, è stato un bestseller immediato per il New York Times, mentre i libri realizzati con Kes Gray e Simon Farnaby hanno raggiunto le vette delle classifiche nel Regno Unito.
Sull’isola brulla e ventosa di Odde, dove le scogliere sembrano custodire segreti antichi e il faro scruta muto l’orizzonte, arriva Bonnie Montgomery per quella che dovrebbe essere una tranquilla vacanza col nonno. Ma per una mente acuta e assetata di misteri come la sua, il riposo è solo un’altra occasione per aguzzare lo sguardo. E così, quando il custode del faro viene trovato morto in circostanze sospette, Bonnie sa di non potersi accontentare della spiegazione ufficiale. Non è un incidente, lo sente. È l’inizio di un nuovo enigma. Ed è proprio in quel momento che Bonnie lascia spazio a Montgomery Bonbon, il suo alter ego baffuto, geniale e decisamente teatrale. Con berretto calato in testa e un accento affettato che la fa sembrare uscita da un romanzo noir d’altri tempi, la ragazzina inizia a interrogare gli abitanti del luogo. C’è la burbera custode del faro, la donna delle cipolle proibite, il barista silenzioso e un gruppo di isolani stravaganti come personaggi di un racconto di Agatha Christie riveduto e corretto per i giovani lettori. Al suo fianco, Grampa Banks, il nonno più tenero e paziente del mondo, le fa da spalla fidata. Non è solo un accompagnatore: è il complice perfetto. Con la sua saggezza tranquilla e un humour britannico che si infila tra le righe, è parte essenziale del duo investigativo.
Ma Montgomery Bonbon: Delitto al faro non è solo una storia di indagini: è un gioco letterario che mescola ironia, mistero e relazioni affettive. Alasdair Beckett-King, con uno stile arguto e scorrevole, costruisce una trama che non perde mai il passo. Ogni dialogo è cesellato con intelligenza e ritmo, ogni indizio è ben nascosto, ogni colpo di scena ha il suo peso. L’atmosfera resta leggera ma mai banale: la tensione è stemperata dall’umorismo, ma l’intreccio resta saldo, credibile, soddisfacente. Le illustrazioni di Claire Powell, colorate e dinamiche, arricchiscono la lettura: danno corpo ai personaggi, amplificano l’azione, accompagnano la narrazione senza sovrastarla. Sono il complemento ideale a un libro che si legge con il sorriso e la curiosità sempre accesa. In definitiva, questo romanzo è una dichiarazione d’amore al genere investigativo, rivisitato con freschezza per i lettori più giovani. Montgomery Bonbon è una detective sui generis, in cui si fondono intelligenza, immaginazione e spirito indipendente. Chiunque abbia amato risolvere misteri da bambino – o voglia farlo adesso – troverà in questo libro un piccolo, grande gioiello.
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Claire Powell, artista estremamente versatile, ha un talento per creare personaggi pieni di emozione e personalità con l’uso del disegno e delle tecniche tradizionali. Il romanzo da lei illustrato, La famiglia Switf, di Beth Lincoln, è stato un bestseller immediato per il New York Times, mentre i libri realizzati con Kes Gray e Simon Farnaby hanno raggiunto le vette delle classifiche nel Regno Unito.