Recensione: Too Late, di Colleen Hoover

Titolo
: Too Late
Autore: Colleen Hoover
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 18,90 €

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Recensione a cura di Luigi Pizzi

Sloan è una giovane donna intrappolata in una gabbia dorata: vive con Asa Jackson, uno spacciatore carismatico ma spietato che esercita su di lei un controllo totale, economico ed emotivo. Lei non è lì per amore, ma per necessità: il fratello disabile ha bisogno di cure costose, e Asa garantisce quella sicurezza materiale che altrimenti sarebbe impossibile ottenere. Sloan vive costantemente sull’orlo del baratro, oscillando tra il disgusto per l’uomo che la possiede e la consapevolezza che, per sopravvivere, deve indossare una maschera. Tutto cambia quando entra in scena Carter, apparentemente uno studente come tanti, in realtà un agente infiltrato della DEA. Il suo obiettivo è raccogliere prove contro Asa e smantellare la sua rete criminale. Ma l’incontro con Sloan diventa ben presto qualcosa di più. I due si riconoscono, si studiano e si avvicinano, rischiando sempre di più. Il loro rapporto, inizialmente trattenuto e prudente, si evolve in una connessione profonda e disperata, alimentata dalla paura, dal dolore e dal bisogno reciproco di salvezza.


Colleen Hoover adotta in Too Late uno stile diretto, crudo, spesso spietato. Non si risparmia nei dettagli, soprattutto nei momenti più bui. Alterna i punti di vista dei tre protagonisti, una scelta che consente al lettore di entrare a fondo nei meccanismi interiori di ciascuno. Sloan è una protagonista che non si lascia facilmente incasellare: non è l’eroina salvifica né la vittima indifesa: è un’anima ferita, costretta a compromessi atroci, ma capace di tenere viva una scintilla di volontà e dignità. Il lettore la segue nel suo percorso di consapevolezza e resistenza, e la sua evoluzione è uno dei punti più forti del romanzo. Asa, invece, è uno degli antagonisti più disturbanti creati da Hoover. È intelligente, affascinante, narcisista e imprevedibile. La sua ossessione per Sloan è totalizzante, malata, e lo porta a gesti estremi. La sua psiche è analizzata a fondo, quasi con chirurgica freddezza, mostrandone il degrado e la lucidità criminale. Carter (vero nome: Luke) è il contraltare di Asa: è riflessivo, empatico, ma anche consumato dal senso del dovere e dalla frustrazione di non poter agire apertamente. È un personaggio moralmente integro, ma segnato da mille ambiguità, costretto a recitare una parte che lo divora. Le scene di tensione sono costruite con grande precisione ritmica, spesso interrotte da momenti di intensa intimità emotiva, che non servono a smorzare il dramma, ma anzi a renderlo ancora più acuto. Il romanzo non ha paura di esplorare temi scomodi: il consenso, la dipendenza, il trauma, la giustizia. E lo fa senza filtri. Per questo, Too Late è un’opera estrema, nel bene e nel male, che lascia ferite e riflessioni.

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COLLEEN HOOVER è l’autrice più venduta al mondo, con oltre 30 milioni di copie, ed è tradotta in più di 40 Paesi. Vive in Texas. Tra i suoi romanzi più famosi ci sono It ends with us, It starts with us, Verity, All your perfects e Reminders of him, pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer. Dal megaseller It ends with us è stato tratto un film con Blake Lively.

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