Recensione: LA STIRPE DEL MALE (2014). Al cinema dall'8 maggio

Zach (Zach Gilford) e Samantha (Allison Miller) sono innamorati e decidono di sposarsi. Durante il viaggio di nozze, nonostante le precauzioni, Samanthe rimane incinta. Con la gravidanza tuttavia iniziano a verificarsi strani episodi e Zach fatica a riconoscere la moglie. Inoltre con l'avvicinarsi della nascita del bambino alcuni uomini iniziano a tenere sotto controllo la casa, tra i quali Zach riconosce una persona incontrata durante il viaggio di nozze. Ma di chi si tratta? E cosa vogliono da Samantha?

Il film rappresenta l'ennesima variante sulla presenza del demonio e la storia non si distingue certo per l'originalità. Inoltre l'idea del mockumentary (falso documentario), girato attraverso video amatoriali e riprese di telecamere a circuito chiuso, non solo non rende la visione più realistica, ma al contrario finisce per intaccare quel pizzico di credibilità.

L'idea infatti di vedere girare un tizio perennemente con la telecamera in mano, anche in luoghi meno opportuni come l'ospedale, alla fine finisce per rendere ancora più assurda la storia, che si sviluppa con un ritmo lento e non regala grandi colpi di scena allo spettatore, salvo forse la parte finale in cui la tensione cresce e il film diventa più movimentanto. Per questo, nonostante la buona recitazione del cast, la storia stenta a decollare e risulta estremamente prevedibile. Tranquillamente evitabile!

DATA USCITA: 08 maggio 2014
GENERE: Horror
ANNO: 2014
REGIA: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
SCENEGGIATURA: Zoe Green
ATTORI: Zach Gilford, Allison Miller, Catherine Kresge, Stephanie Grote, Robert Belushi, Rex Baker, Steffie Grote, Sloane Coe
MONTAGGIO: Rod Dean
PRODUZIONE: Twentieth Century Fox Film Corporation
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA

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