Recensione: Il Natale del commissario Maugeri, di Fulvio Capezzuoli

Titolo: Il Natale del commissario Maugeri
Autore: Fulvio Capezzuoli
Editore: Todaro
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

In questo Natale letterario, non poteva mancare un bel giallo dalle sfumature classiche scritto da Fulvio Capezzuoli e narrante le avventure dell’ispettore Maugeri, un uomo tutto d’un pezzo, ligio al dovere e dalla presenza imponente. Tutto è ambientato a dicembre del 1948, quando le persone ancora stremate e impoverite dalla guerra, cercavano in tutti i modi di passare un Natale decente che permettesse loro di assaporare un attimo di felicità. In una città caotica come Milano, Maugeri dopo una notte sotto la pioggia, alla ricerca del cadavere di una

prostituta gettato in un fiume, si è preso una brutta influenza: ha la febbre alta e il dottore gli intima di rimanere a letto. Il giorno dopo intorno alle sei e trenta del mattino, l’ex partigiano Sante Arcidiacono, ora spazzino, sta pulendo le strade convinto di poter passare finalmente un Natale normale, ma una Fiat Giardiniera Belvedere accosta, e qualcuno gli spara tre volte, ferendolo gravemente. Così, quando Maugeri telefona in ufficio per sentire se ci sono novità, Valenti, il suo braccio destro, gli comunica l’accaduto e viene incaricato dal commissario di seguire le indagini. Valenti, coadiuvato da casa da Maugeri, scopre che dietro il tentato omicidio dello spazzino si celano eventi legati al passato, alla guerra e ad alcuni pugili.

Milano
Lo stile è diretto e caratterizza un linguaggio semplice e lineare. Personalmente, credo che la particolarità del romanzo risieda proprio nell’ambientazione, in quegli anni di distruzione e dolore in cui la gente cercava di riprendersi e sopravvivere e i malviventi prendevano piede per le strade, mossi da vendette e corruzione. Un’altra cosa che va citata è il sapore classico che l’autore dona allo scritto, quelle indagini in bianco e nero che rimandano al ticchettio delle macchine da scrivere e a quell’atmosfera semplice e poco incline al consumismo sfrenato. Per quanto riguarda i due protagonisti principali, Maugeri e Valenti, sono entrambi due uomini acuti, intelligenti, coraggiosi e determinati a rendere giustizia a tutti gli indifesi e alle vittime di soprusi.

In conclusione, consiglio questo volume a tutti gli appassionati del giallo e a chi ha voglia di rivivere le atmosfere del dopoguerra.

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