Autore: Glenn Cooper
Editore: Nord
Pagine: 543
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 20,00 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Baltimora Medical Center. Il dottor Roger Steadman freme per sperimentare la sua terapia genica che dovrebbe dare finalmente una speranza ai malati di Alzheimer: una terapia sperimentale basata sull'unione di un un adenovirus, messo a punto dalla dottoressa Mandy Alexander, e di un payload, ovvero un nuovissimo fattore di trascizione, chiamato NSF-4, scoperto dal dottor Jamie Abbott. Dopo la somministrazione all'anziana paziente giapponese però, qualcosa va storto: il nipote della donna infatti, proveniente dal Giappone, riesce a convincere l'infermiera a farle visita, ignaro di essere malato di encefalite giapponese. Proprio la combinazione dei due virus porta alla formazione di un ibrido che riesce ad integrarsi nel genomeno della paziente e replicarsi. In pochi giorni non solo l'anziana muore, ma il nuovo virus inizia a diffondersi incontrollato. Le persone colpite perdono completamente la memoria diventando tabule rase, ovvero esseri umani guidati solo dagli istinti primordiali: paura, fame, sessualità.
Dopo il suicidio del dottor Steadman, colpevole di non aver inserito un gene suicida nel vettore che avrebbe permesso di eliminare il virus, le uniche speranza di trovare una cura ricadono su Mandy e Jamie: la prima si trova ad Indianapolis e deve far fronte alla malattia del marito; Jamie, invece, dopo aver constatato la massiccia diffusione del virus all'interno dell'ospedale, il Massachusetts General Hospital, e aver scoperto la propria immunità, è chiamato ad occuparsi della figlia ribelle Emma, che sorda agli avvertimenti del padre ha invece contratto il virus insieme alla sua migliore amica Kyra. Costretto alla convivenza forzata insieme alla madre di Kyra, Linda, Jamie pensa di poter trovare una cura, ma per farlo necessita di recarsi a Indianapolis da Mandy, che non è solo una collega. Con l'interruzione dell'energia elettrica però, il viaggio si rivelerà tutt'altro che facile e Jamie e Linda, insieme alle rispettive figlie, dovranno lottare per restare in vita in una realtà apocalittica fuori controllo, dove alcuni uomini immuni sono pronti ad approfittare della situazione per coltivare i propri interessi. Allo stesso modo, Mandy dovrà stringere i denti in attesa dell'arrivo di Jamie, sostenuta solo da aiuti inaspettati...
La dedica iniziale del libro - al dottor Roberto Stella di Busto Arsizio, morto combattendo con coraggio la pandemia di Coronavirus - la dice lunga sull'attualità del nuovo romanzo firmato da Glenn Cooper. Con Clean. Tabula rasa, siamo di fronte ad un libro che mescola generi diversi, dal thriller all'horror alla fantascienza (o fantamedicina) apocalittica. Infatti, dopo un inizio cauto in cui si va a definire il quadro apocalittico causato dalla pandemia, nel prosieguo della narrazione il ritmo e l'azione risultano predominanti, e l'autore non risparmia crudezze e violenze. Il susseguirsi di colpi di scena tiene incollato il lettore fino all'epilogo, anche se a mio avviso il romanzo andava chiuso un centinaio di pagine prima, dando maggior spazio (anche scientifico) al finale. I due protagonisti principali, Jamie e Mandy, funzionano abbastanza bene e risulta difficile non appassionarsi alle loro vicende, che si intrecciano anche da un punto di vista sentimentale. In realtà, i personaggi che entrano in gioco nelle oltre cinquecento pagine del libro sono tanti altri, ma questo non crea problemi nel seguire la narrazione. Tante le tematiche affrontate, tra le quali spiccano soprattutto i dubbi morali sulle terapie geniche, e in generale sulla manipolazione dei virus. Ma non mancano interessanti riflessioni sulla natura umana, in particolar modo sui concetti di etica e moralità in una società sconvolta dalla pandemia, in cui i pochi esseri umani immuni reagiscono in modo diverso alla situazione, mostrando a volte il loro lato peggiore altre vicinanza e solidarietà.
In sintesi, il nuovo romanzo di Glenn Cooper è un libro che si legge velocemente e con piacere, perfetto per gli amanti dell'azione e dell'intrattenimento, ideale come lettura estiva.
L'AUTORE
Glenn Cooper rappresenta uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato col massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è diventato poi sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della trilogia della Biblioteca dei Morti e dei romanzi successivi, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali.
Editore: Nord
Pagine: 543
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 20,00 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Baltimora Medical Center. Il dottor Roger Steadman freme per sperimentare la sua terapia genica che dovrebbe dare finalmente una speranza ai malati di Alzheimer: una terapia sperimentale basata sull'unione di un un adenovirus, messo a punto dalla dottoressa Mandy Alexander, e di un payload, ovvero un nuovissimo fattore di trascizione, chiamato NSF-4, scoperto dal dottor Jamie Abbott. Dopo la somministrazione all'anziana paziente giapponese però, qualcosa va storto: il nipote della donna infatti, proveniente dal Giappone, riesce a convincere l'infermiera a farle visita, ignaro di essere malato di encefalite giapponese. Proprio la combinazione dei due virus porta alla formazione di un ibrido che riesce ad integrarsi nel genomeno della paziente e replicarsi. In pochi giorni non solo l'anziana muore, ma il nuovo virus inizia a diffondersi incontrollato. Le persone colpite perdono completamente la memoria diventando tabule rase, ovvero esseri umani guidati solo dagli istinti primordiali: paura, fame, sessualità.
Dopo il suicidio del dottor Steadman, colpevole di non aver inserito un gene suicida nel vettore che avrebbe permesso di eliminare il virus, le uniche speranza di trovare una cura ricadono su Mandy e Jamie: la prima si trova ad Indianapolis e deve far fronte alla malattia del marito; Jamie, invece, dopo aver constatato la massiccia diffusione del virus all'interno dell'ospedale, il Massachusetts General Hospital, e aver scoperto la propria immunità, è chiamato ad occuparsi della figlia ribelle Emma, che sorda agli avvertimenti del padre ha invece contratto il virus insieme alla sua migliore amica Kyra. Costretto alla convivenza forzata insieme alla madre di Kyra, Linda, Jamie pensa di poter trovare una cura, ma per farlo necessita di recarsi a Indianapolis da Mandy, che non è solo una collega. Con l'interruzione dell'energia elettrica però, il viaggio si rivelerà tutt'altro che facile e Jamie e Linda, insieme alle rispettive figlie, dovranno lottare per restare in vita in una realtà apocalittica fuori controllo, dove alcuni uomini immuni sono pronti ad approfittare della situazione per coltivare i propri interessi. Allo stesso modo, Mandy dovrà stringere i denti in attesa dell'arrivo di Jamie, sostenuta solo da aiuti inaspettati...
La dedica iniziale del libro - al dottor Roberto Stella di Busto Arsizio, morto combattendo con coraggio la pandemia di Coronavirus - la dice lunga sull'attualità del nuovo romanzo firmato da Glenn Cooper. Con Clean. Tabula rasa, siamo di fronte ad un libro che mescola generi diversi, dal thriller all'horror alla fantascienza (o fantamedicina) apocalittica. Infatti, dopo un inizio cauto in cui si va a definire il quadro apocalittico causato dalla pandemia, nel prosieguo della narrazione il ritmo e l'azione risultano predominanti, e l'autore non risparmia crudezze e violenze. Il susseguirsi di colpi di scena tiene incollato il lettore fino all'epilogo, anche se a mio avviso il romanzo andava chiuso un centinaio di pagine prima, dando maggior spazio (anche scientifico) al finale. I due protagonisti principali, Jamie e Mandy, funzionano abbastanza bene e risulta difficile non appassionarsi alle loro vicende, che si intrecciano anche da un punto di vista sentimentale. In realtà, i personaggi che entrano in gioco nelle oltre cinquecento pagine del libro sono tanti altri, ma questo non crea problemi nel seguire la narrazione. Tante le tematiche affrontate, tra le quali spiccano soprattutto i dubbi morali sulle terapie geniche, e in generale sulla manipolazione dei virus. Ma non mancano interessanti riflessioni sulla natura umana, in particolar modo sui concetti di etica e moralità in una società sconvolta dalla pandemia, in cui i pochi esseri umani immuni reagiscono in modo diverso alla situazione, mostrando a volte il loro lato peggiore altre vicinanza e solidarietà.
Glenn Cooper |
In sintesi, il nuovo romanzo di Glenn Cooper è un libro che si legge velocemente e con piacere, perfetto per gli amanti dell'azione e dell'intrattenimento, ideale come lettura estiva.
L'AUTORE
Glenn Cooper rappresenta uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato col massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è diventato poi sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della trilogia della Biblioteca dei Morti e dei romanzi successivi, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali.