Qualcuno si ricorderà di noi, un corto teatrale sulle figure storiche di Saffo, Erinna, Anite e Nosside

Titolo:
Qualcuno si ricorderà di noi
Autore: Alessia Pizzi
Editore: FusibiliaLibri
Pagine: 64
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 11,50 €

Io dico che un giorno qualcuno si ricorderà di noi. Con queste parole Saffo parlava alle sue allieve, conscia della fama che avrebbe avuto nei secoli a venire. Per noi, invece, Saffo è stata una mosca bianca, e non solo della letteratura greca antica, ma della letteratura in generale. Ancora Virginia Woolf, nell’Ottocento, reclamava una stanza tutta per sé per le scrittrici. Donne che dovevano scrivere di nascosto o sotto pseudonimo per essere credibili. Non esistono dunque donne geniali? Certo che esistono, ma sono finite nel cestino della storia. Questo almeno finché non è arrivato Google, che ha dato alle donne dimenticate una seconda possibilità. Oggi la conoscenza è a portata di click: tutti possono scrivere su Wikipedia, tutti possono condividere il proprio sapere. Così Alessia Pizzi, laureata in Filologia Classica con una tesi sulle voci femminili dell’antichità, torna a parlare di Erinna, Anite e Nosside, spesso chiamate dai critici “le figlie di Saffo”, dopo averle raccontate sull’Enciclopedia delle Donne online e in qualche convegno in giro per l’Italia. Perché in Italia queste poetesse non si studiano a scuola, ma sul web le persone cercano, hanno voglia di conoscerle.

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