Recensione: Zhero. Il segreto dell'acqua, di Marco Alverà

Titolo:
Zhero. Il segreto dell'acqua
Autore: Marco Alverà
Editore: Salani
Pagine: 272
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 12,90 €

Recensione a cura di Daniela

Può l'idrogeno diventare il carburante ecologico del futuro? Secondo il Professor Giuseppe Marco Galvano, detto Bepi, l'idrogeno, ottenuto da fonti rinnovabili, come sole e vento, è destinato a diventare il futuro dell'energia pulita, poiché privo di agenti inquinanti. Ma l'invenzione del professor Bepi Galvano, fa gola a molte persone, compresa Vera Haber, figlia dell'ex moglie, una donna senza scrupoli, disposta a tutto pur di mettere le mani sull'invenzione del padre, attratta dalla ricchezza che una tale scoperta può generare. Bepi Galvano, è ormai anziano, ma il suo intuito e le spiccate doti intellettive non l'hanno certo abbandonato e conscio del pericolo che la sua scoperta possa finire in mani sbagliate, organizza un'uscita di scena degna di nota, lasciando a Serafina e Giada Mattioli, sue vicine di casa, indizi, oggetti misteriosi, messaggi nascosti e codici da decifrare, confidando nelle loro eccellenti capacità deduttive, nonché nell'abilità di Serafina nel risolvere enigmi contenenti i numeri primi, quest'ultimi, molto amati dal professore. Aiutate dall'inseparabile amico Michele e da Esther, la più cara amica di Bepi, si lanceranno in un'avventura enigmatica, una vera corsa contro il tempo che ha come scenario la bellissima Venezia, alle prese, tra l'altro, con un improvviso blackout, divenendo il luogo perfetto per una caccia al tesoro, con tanto di mappa e luoghi da trovare, per attivare dei misteriosi marchingegni, dove il buio e l'affascinante sfondo lagunare, rendono ancora più intrigante la risoluzione del mistero.


Narrata in terza persona, la storia scritta da Marco Alverà, acquisisce una connotazione molto suggestiva, merito soprattutto delle accurate descrizioni su quella che è l'ambientazione perfetta per questo racconto, consegnando al lettore tutto il fascino dell'intramontabile città lagunare, le quali calli, sono il luogo perfetto per dar vita ad inseguimenti angoscianti e ad un'appassionante caccia al tesoro che tanto ricorda il famosissimo romanzo di Dan Brown, "Il Codice da Vinci", dove i protagonisti ripercorrono uno dei più grandi misteri della storia, attraverso indizi celati in importanti opere d'arte e risolvendo enigmi e codici cifrati. Come l'autore stesso racconta, il romanzo vuole essere un'esortazione ad appassionarsi alle discipline scientifiche, nonché sensibilizzare le generazioni future sulla creazione di un mondo migliore, attraverso la creazione di una nuova energia rinnovabile che ci permetterà di respirare aria più pulita.



L'AUTORE
Marco Alverà è nato a New York nel 1975. Laureato in Economia e Filosofia alla London School of Economics, lavora da vent’anni nell’energia, con esperienze in Enel ed Eni dove ha ricoperto ruoli manageriali di crescente responsabilità. Dal 2016 è amministratore delegato di Snam (www.snam.it), una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo. Snam è fortemente impegnata nella transizione energetica con nuove iniziative nel biometano, nella mobilità sostenibile, nell’efficienza energetica e nell’idrogeno. Nel 2019 la società ha sperimentato per prima in Europa l’immissione di idrogeno nella rete di trasmissione del gas naturale ed è stata l’unica azienda italiana a aderire all’Onu alla Zero Coalition perla decarbonizzazione dei trasporti via mare. Nello stesso anno ha avviato il programma Plastic Less per la progressiva eliminazione della plastica in azienda. Vive a Milano con Selvaggia e le loro due figlie Lipsi e Greta, di dieci e otto anni. Ama vogare e andare in barca a vela in laguna a Venezia, città di cui è originaria la sua famiglia.

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...