Recensione: Spazio. The passenger. Per esploratori dell'universo

Titolo:
Spazio. The Passenger
Autore: AA.VV.
Editore: Iperborea
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 19,50 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

Ritorna l’appuntamento con Iperborea e la sua collana denominata The Passenger, dedicata allo studio approfondito di luoghi particolari e culture diverse. Questa volta la casa editrice ha deciso di regalare al lettore un viaggio attraverso le stelle, focalizzando l’attenzione sulle questioni storiche, politiche e sociali che hanno caratterizzato lo studio dello spazio, le missioni e la lotta tra le diverse potenze mondiali. Il primo articolo presente nel volume, scritto da Jo Marchant e intitolato È nata una scienza, ci racconta dell’astrobiologia e di tutto ciò che studia per trovare conferme che su Marte, come su altri pianeti dell’universo, c’è vita. E ancora, Rivka Galchen ne L’ottavo continente ci racconta del viaggio di dodici uomini sulla Luna, e di come cinquant’anni dopo, la Cina e gli Stati Uniti vogliano primeggiare nella ripresa dei satelliti e dello studio dello spazio; Primo contatto di Ross Andersen in cui ci racconta di come gli Stati Uniti abbiano abbandonato il progetto di ricerca di vite extraterrestri, mentre la Cina ha costruito il più grande radiotelescopio per questa ricerca. Troviamo poi, C’eravamo tanto odiati di Frank Westerman in cui l’autore ci racconta di come la corsa allo spazio sia cominciata dalla Guerra Fredda e di come ci si affanni a trovare posti migliori per far convivere pacificamente un’umanità che sulla Terra è in perenne lotta e contrasti. 

L’asteroide siamo noi! di Andri Snaer Magnason in cui l’autore paragona l’attività umana di distruzione all’asteroide che distrusse la vita sulla Terra 65 milioni di anni fa e focalizza l’attenzione sul fatto che la popolazione umana guarda allo spazio, ma non alla profondità del cielo e dell’universo; Paolo Giordano con L’universo sottoterra invece, ci porta nei laboratori sotterranei del Gran Sasso dove vengono studiate delle particelle importanti provenienti dall’universo. Ed infine La notte, il sonno, la morte e le stelle di Laura Groff in cui ci vengono poste domande esistenzialiste sul reale motivo che spinge l’essere umano a voler colonizzare Marte; ed Era tutto pronto di Elmo Keep che racconta del sogno di Josh di prestarsi come essere umano per la colonizzazione di Marte a cui si erano candidate duecentomila persone.

Lo stile del volume è come sempre lineare e nonostante trattino un argomento non proprio semplice, gli autori utilizzano un linguaggio facilmente comprensibile e alla portata di tutti i lettori. Personalmente, credo che questo sia un volume davvero particolare che affronta non solo le questioni burocratiche, diplomatiche e politiche che hanno mosso le più grandi potenze mondiali, ma anche tematiche di carattere esistenzialista-filosofico dietro alle scelte dell’uomo di volgere la propria attenzione alla vastità sconosciuta dell’universo, di probabili vite, e di un futuro non troppo lontano che attende l’essere umano oltre le stelle. In conclusione è un libro ben fatto che consiglio non solo agli appassionati della collana, ma anche a chi ha voglia di scoprire qualcosa in più riguardo l’universo.

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