Recensione: Il figlio del mare. La saga dei Da Mar, di Davide Morosinotto

Titolo:
Il figlio del Mare. La saga dei Da Mar
Autore: Davide Morosinotto
Editore: Mondadori
Pagine: 369
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo copertina: 17,00 €

Recensione a cura di Daniela

Il figlio del Mare è la storia di un giovane guardiano di maiali, dedito al lavoro e alla famiglia. Non c'è qualcosa che Pietro non crede di sapere sul suo futuro, la sua vita si svolgerà ad Ateste, nel posto in cui è nato e morirà, l'unica incognita potrebbe riguardare il quando, la serie di sguardi fugaci, lo condurrà tra le braccia di colei che, probabilmente, diventerà la sua futura moglie. Nonostante tutto, il destino ha in serbo tutt'altro per Pietro e così invece di allevare maiali, diventa un soldato, mandato a combattere contro i temibili Unni guidati da Attila che ha deciso di dirigersi verso l'Italia per conquistarla.


Dopo la prima sanguinosa battaglia, Pietro viene fatto prigioniero e diventa, agli occhi degli invasori, una fonte di guadagno. Le circostanze che ne susseguono, legano per sempre la vita del protagonista a quella di una nobile ragazza, figlia del signore di Ateste, la quale, in circostanze normali, non avrebbe neanche potuto mettere il naso fuori dalla sua dimora, né tanto meno Pietro avrebbe potuto rivolgergli parola. Le vicissitudini che seguiranno vedranno germogliare la ricchezza di un impensabile mercante, testimone del sorgere di una nuova città, destinata a diventare una delle più famose al mondo.


Il libro si legge in maniera fulminea, complici lo stile scorrevole e una trama avvincente, se pur articolata. Con semplicità e leggerezza, l'autore affronta temi importanti, legati alle perdite, la povertà e il coraggio di rivoluzionare le proprie credenze, per cedere il passo al progresso e ad una nuova era.
Il ritmo con cui la narrazione viene portata avanti è assai variabile, accostandosi alla metamorfosi dei personaggi che, nel susseguirsi dei capitoli, subiscono una vera e propria trasmutazione, alla scoperta delle proprie pulsioni. Liberi dalle catene dell'ignoranza, che li teneva prigionieri in una realtà costruita esclusivamente sulle concezioni della società del V secolo, i personaggi sono liberi di esprimere tutto il loro essere. Il tocco magico che l'autore introduce alla storia, per mezzo di Mattina, la sorella defunta di Pietro, posa una sorta di velo fantastico, volto quasi a lenire le crudeltà che spetta narrare. Ogni capitolo è accompagnato da una serie di arazzi illustrati che mostrano quanto appena narrato, un valore aggiunto utile al lettore per immedesimarsi, se possibile, ancora più a fondo nella storia. Doverosa è l'introduzione storica che l'autore ha inserito, insinuando così la giusta atmosfera che precede la lettura di questo romanzo.

Davide Morosinotto è un autore tradotto in 25 lingue, ha vinto il Super Premio Andersen nel 2017 con Il Rinomato Catalogo Walker&Dawn (Mondadori) e lo Strega Ragazze e Ragazzi 2021 con La Più Grande (Rizzoli), titolo con cui è entrato nella IBBY Honour List 2021. Per Mondadori ha pubblicato anche La sfolgorante luce di due stelle rosse, Il fiore perduto dello sciamano di K. e L'ultimo cacciatore, finalista al premio Andersen 2022. Molti sono i suoi riconoscimenti internazionali: finalista al prestigioso Deutscher Jugendliteraturpreis e vincitore del Penzberger Urmel in Germania, ha vinto anche il Prix des Bouquineurs en Seine e il Grand Prix des Lecteurs du Journal de Mickey in Francia, il Vlag en Wimpel e lo Zilveren Griffel in Olanda, il KJV nelle Fiandre, il premio Protagonista Jove in Catalogna ed è stato nominato alla Carnegie Medal 2022 nel Regno Unito.
 

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