Recensione: La cruna dell'ago (1981)

Pomeriggio ho deciso di vedere questo vecchio film. La storia è tratta dall'omonimo romanzo di Ken Follett. Il protagonista è una spia tedesca, soprannominato l'ago perchè uccide sempre utilizzando uno stiletto, che si trova a Londra con il compito di raccogliere informazioni. Il suo obiettivo è capire se gli alleati sbarcheranno in Normandia o a Calais, come vogliono far credere. L'ago riesce a capire l'imbroglio ed è pronto a lasciare il paese. La polizia inglese, dopo aver finalmente identificato il suo volto, cercherà in tutti i modi di impedirglielo. 
Per raggiungere l'u-boot, l'ago è costretto ad imbarcarsi con una vecchia barca durante la tempesta. Proprio a causa di questa la piccola barca va ad infrangersi sulle roccie dell'isola delle tempesta. L'ago riesce a salvarsi per miracolo e si reca in una casa per chiedere aiuto. Qui incontra Lucy che vive con il marito, che ha perso le gambe a causa di un incidente, e il piccolo figlio Jo. Tra i due scoppia subito una grande passione, ma intanto il tempo scorre e l'uomo deve trovare il modo di contattare l'u-boot per la fuga. Il resto dovete scoprirlo da soli guardando il film.
Sarò breve! Si tratta di una pellicola che mi sento di promuovere a pieni voti. Il ritmo è serrato e la storia scorre via bene creando grande suspance nello spettatore. La recitazione è convincente e la regia impeccabile. 
In definitiva un film da non perdere.


REGIA: Richard Marquand
SCENEGGIATURA: Stanley Mann
ATTORI: George Belbin, Philip Martin Brown, Faith Brook, Christopher Cazenove, Barbara Graley, George Lee, Stephen MacKenna, Arthur Lovegrove, Kate Nelligan, Donald Sutherland

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