Emanuele Trevi
autore di
Qualcosa di scritto
Ponte alle Grazie
sarà ospite con il suo libro
di
Fabio Fazio
a Che tempo che fa, domenica 1 aprile su RAI TRE
Titolo: Qualcosa di scritto
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l’incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l’attrice di Teorema fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d’arte, eresia e provocazione.
Qualcosa di scritto racconta la linea d’ombra di questo contagio e l’inevitabile congedo da esso – un congedo dall’adolescenza e da un’intera epoca; ma racconta anche un’altra vicenda, quella di un’iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in Petrolio, il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un’interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il grandioso libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca – in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI
Autore: Emanuele Trevi
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 248
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,80 €
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 248
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,80 €
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l’incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l’attrice di Teorema fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d’arte, eresia e provocazione.
Qualcosa di scritto racconta la linea d’ombra di questo contagio e l’inevitabile congedo da esso – un congedo dall’adolescenza e da un’intera epoca; ma racconta anche un’altra vicenda, quella di un’iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in Petrolio, il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un’interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il grandioso libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca – in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
Emanuele Trevi (Roma, 1964)
è scrittore e critico letterario.
Ha esordito come autore di narrativa
con I cani del nulla (Einaudi, 2003)
e ha pubblicato per la collana
Contromano di Laterza Senza verso
(2005) e L’onda del porto (2005). Il suo
ultimo romanzo è Il libro della gioia
perpetua(Rizzoli, 2010). È autore
di numerose curatele e saggi: fra questi,
i volumi Istruzioni per l’uso del lupo
(Castelvecchi, 1994) e Musica distante
(Mondadori, 1997). Ha inoltre
pubblicato i libri-intervista Invasioni
controllate (con Mario Trevi,
Castelvecchi, 2007) e Letteratura e libertà
(con Raffaele La Capria, Fandango,
2009). Collabora con la Repubblica,
il manifesto, Il Messaggero e Il Foglio.
È conduttore di programmi radiofonici
per Rai Radio 3.
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