Titolo: Franco Quinto. Commedia di una banca
Autore: Friedrich Dürrenmatt
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 12,00 €
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 12,00 €
Una delle banche più antiche della Svizzera è a un passo dal fallimento.
Perché arrendersi? Franco Quinto e la moglie Ottilia, eredi di una
immortale schiatta di banchieri, ne sanno una più del diavolo. Da due
secoli ingannano, falsificano, uccidono pur di far profitti e nascondere
tremende nefandezze. Tornare indietro non si può. Al diavolo scrupoli e
buoni sentimenti, chi se ne frega se si uccide il proprio miglior
amico, prostituisce un'impiegata, raggira un produttore di orologi:
Banca e Profitto vengono prima di ogni altra cosa! E per trasferire allo
Stato il buco clamoroso generato dalla pessima gestione degli ultimi
anni, i coniugi Franco sono pronti a simulare perfino la propria morte.
Ma – colpo di scena – Franco e Ottilia scoprono che al mondo c'è
qualcuno più diabolico di loro...
Una commedia farsesca, sinistramente profetica, su vergogne e drammatici segreti del mondo della finanza. Salutato da un clamoroso successo di pubblico, il rilancio di Franco Quinto ha coinciso con l'esplosione dei recenti scandali che hanno scosso le banche (e i risparmiatori) di mezzo mondo.
Una commedia farsesca, sinistramente profetica, su vergogne e drammatici segreti del mondo della finanza. Salutato da un clamoroso successo di pubblico, il rilancio di Franco Quinto ha coinciso con l'esplosione dei recenti scandali che hanno scosso le banche (e i risparmiatori) di mezzo mondo.
Abbandonata l'università dopo discontinui studi in filosofia, Dürrenmatt
si tuffò poco più che ventenne nel mondo del teatro. La messa in scena,
nel 1952, di Il matrimonio del signor Mississippi, e la contemporanea pubblicazione di Il giudice e il suo boia lo portarono alla ribalta della scena culturale svizzera. La visita della vecchia signora
e I fisici, che
risalgono alla metà degli anni Cinquanta, lo resero celebre in tutto il
mondo. I miti greci e le vicende dell'Antico Testamento, 'succhiati'
ancora bambino dal padre – pastore protestante – così come città e
cittadine della provincia elvetica, plasmano il sottofondo di gran parte delle sue
opere teatrali e narrative. Nella produzione romanzesca – quasi sempre
polizieschi di elegantissima fattura – Dürrenmatt vede e denuncia, con
piglio da cosmologo, le contraddizioni di un mondo in cui l'uomo vive in
una sorta di grottesco labirinto. Giudici e colpevoli, Tesei e
Minotauri, Bene e Male si rincorrono e si sfidano come gatti e topi.
Fisicamente, intellettualmente, moralmente.
"Il mondo è una polveriera in cui non è vietato fumare", suona uno dei suoi motti più spietati: non si fatica a dargli ragione.
"Il mondo è una polveriera in cui non è vietato fumare", suona uno dei suoi motti più spietati: non si fatica a dargli ragione.