Recensione: VIAGGIO NELL'ISOLA MISTERIOSA (2012)

USCITA CINEMA: 24/02/2012
GENERE: Azione, Fantasy, Avventura, Family
REGIA: Brad Peyton
SCENEGGIATURA: Brian Gunn, Mark Gunn
ATTORI: Josh Hutcherson, Dwayne Johnson, Michael Caine, Vanessa Hudgens, Kristin Davis, Anna Colwell, Michael Beasley, Luis Guzmán, Branscombe Richmond
FOTOGRAFIA: David Tattersall
MONTAGGIO: David Rennie
MUSICHE: Andrew Lockington
PRODUZIONE: Contrafilm, New Line Cinema, Walden Media
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: USA 2012
DURATA: 94 Min
FORMATO: Colore 3D
TRAMA: http://wwws.warnerbros.it/journeytothecenteroftheearth2/

TRAMA
Il giovane esploratore Sean Anderson intraprende insieme ad Hank, il compagno di sua madre, una pericolosa spedizione organizzata per ritrovare suo nonno, scomparso durante l'esplorazione di un'isola sperduta. Ad accompagnarli in questa nuova avventura ci saranno un buffo pilota di elicottero e la sua bella e peperina figlia che gli darà del filo da torcere.

RECENSIONE
Quando si esce dal cinema dopo la visione di questo film si producono due generi di considerazioni; la prima è che, probabilmente, il film contiene tutti i possibili cliché del genere (nessuno escluso); la seconda, forse ancora più grave, è che quando si realizzano delle pellicoli per un target preciso (giovanile), evidentemente la sceneggiatura non conta molto o, forse (mi viene il dubbio), non serve a nulla.
Basta, infatti, prendere un ragazzo super intelligente ma arrabbiato contro il mondo per la morte del padre (sai che novità); basta prendere un nonno (si sempre lui) che ha trascorso la vita a cercare qualcosa, in questo caso l'isola misteriosa del romanzo di Verne; basta prendere un patrigno bravo e intelligente, odiato per il suo nuovo status, ma disposto a tutto per farsi accettare; basta prendere la solita ragazzina attraente (il ragazzo da solo non bastava); basta prendere l'opportunista goffo pronto a fare qualsiasi cosa per soldi; poi basta aggiungere qualche libro, una mappa, la suggestione della natura e il gioco è fatto. Ecco a voi il viaggio nell'isola misteriosa.
Ma non bastano tutti i cliché già elencati, perchè la cosa che da davvero fastidio è la superficialità della costruzione. E' possibile che una persona ha trascorso una vita a cercare una cosa, trent'anni come dice il film, e poi con due minuti, un ragazzo e il suo patrigno palestrato, scoprono il segreto? Ma dai! Un minimo di credibilità ci vuole anche in questi casi. Per non parlare del fatto che arrivati nell'isola, dopo un giorno, il palestrato si accorge (con un'occhiata super veloce) che sta affondando, mentre il vecchio, lì da tanto tempo, non sospettava nulla. Va bene che, come diceva Antoine de Saint-Exupéry, "l'essenziale è invisibile agli occhi", ma in questo caso mi sembra un pò troppo!
Insomma la storia non sta in piedi, la sceneggiatura è scritta con i piedi e presenta una marea di banalità e luoghi comuni, e la recitazione è poco credibile e fortemente inespressiva (e sono stato fin troppo generoso). 
Che cosa si salva? La fotografia e gli effetti speciali (del film); della storia solo il romanzo di Verne, che invece vale la pena di leggere.

Del resto le immagini sono suggestive e il film è veloce (troppo direi), quindi credo che i ragazzini saranno pure contenti. Ma per gli adulti il mio consiglio è di astenervi, di risparmiare i soldi per qualcosa di più meritevole.

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